Utente:Peppermania00/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bot Bozze (discussione | contributi)
m Bot: disattivo categorie
Riga 87:
L'amore secondo il letterato non deriva dalla concezione platonica di anime separate rispetto alla loro essenza nell'[[iperuranio]], come sostenevano altri suoi contemporanei, ma è invece una forza inarrestabile che deriva solo dall''''affinità delle anime'''. Mentre la nascita dell'amore deriva dalla '''bellezza''', ma non tanto quella esteriore, bensì dell''''anima''', proprio per questo motivo le cause dell'amore possono essere studiate solo tramite la [[metafisica]]<ref>{{Cita|Lopez Pita|p.78}}</ref>.
 
Interessante vedere quali sono i segni dell'amore sul poeta, rapportabili alla concezione cortese e ancora [[Stil Novo|stilnovista]] dell'amore:
 
{{Citazione|Vorrei squarciare il mio cuore con un coltello, metterti dentro e poi richiudere il mio petto, perché tu possa stare in esso e non abitare in nessun altro, fino al giorno della resurrezione e del giudizio...|Ibn Hazm|Il collare della colomba}}
Si passa poi per i segni con cui si comunica l'amore. L'autore tratta poi delle gioie e delle pene dell'amore. Nel suo esposto egli rispetta per quanto possibile il processo naturale dello sviluppo del sentimento amoroso, opponendo le qualità contrarie le une alle altre. Seguono i motivi per cui l'amore può terminare quali l'oblìo, la morte degli amanti, il tradimento.
 
Un altro punto di unione è l'importanza del '''ruolo degli occhi'''. Essi sono usati come messaggeri e servono a trasmettere nella maniera più efficace l'amore. Un intero capitolo, l'ottavo, viene dedicato proprio all'innamoramento tramite gli occhi<ref>{{Cita|Lopez Pita|p.81}}</ref>:
L'opera si conclude con due capitoli morali: sulla turpitudine del peccato e sugli alti meriti della [[castità]], dove ci si rivelano brillantemente il teologo, il giurista eminente e il futuro polemista<ref name=Lopez1>{{Cita|Lopez Pita|pp.75-77}}</ref>.
 
{{Citazione|I miei occhi si fermano solo dove sei tu. Devi avere le proprietà che dicono del magnete. Le prendo dove vai e come ti muovi, come nella grammatica l'attributo segue il sostantivo|Ibn Hazm|Il collare della colomba}}
Nonostante questa scansione che può sembrare molto rigorosa, Ibn Hazm all'interno dei singoli capitoli porta avanti digressioni sulla sua personale esperienza, ma gli stessi temi si mescolano. Spesso nei singoli capitoli sono presenti esempi di abitanti della [[Cordova]] contemporanea allo scrittore.
 
Si passa poi per i segni con cui si comunica l'amore. L'autore tratta poi delle gioie e delle pene dell'amore. Nel suo esposto egli rispetta per quanto possibile il processo naturale dello sviluppo del sentimento amoroso, opponendo le qualità contrarie le une alle altre. L'amore è '''impossibile da nascondere''', infatti, risulta talmente evidente che neppure continue menzogne e possono mascherarlo. Il desiderio di occultamento nasce dal fatto che spesso l'amata o l'amante erano già all'interno di una relazione matrimoniale, il rapporto di amore supera questi confini. Un altro motivo è il timore dell'amante di rivelare il proprio segreto a causa dell'alto lignaggio dell'amata<ref name=Lopez2>{{Cita|Lopez Pita|p.83-84}}</ref>.
 
Seguono i motivi per cui l'amore può terminare quali l'oblìo, la morte degli amanti, il tradimento. Al tempo stesso queste azioni possono essere causate dall'amore: le malattie d'amore sono frequenti tra gli amanti che non riescono a godere della loro unione amorosa. L'amore a quel punto diventa una forza negativa che offusca la mente dell'amante portandolo alla completa follia. Lo scrittore porta persino degli esempi di personaggi in cui il dolore e il delirio per l'amore hanno causato la morte, come: Ibn Al-Tubni o Ibn Quzman<ref name=Lopez2/>.
 
L'opera si conclude con due capitoli morali: sulla turpitudine del peccato e sugli alti meriti della [[castità]], dove ci si rivelano brillantemente il teologo, il giurista eminente e il futuro polemista<ref name=Lopez1>{{Cita|Lopez Pita|pp.75-77}}</ref>. Secondo Ibn Hazm uomo e donna sono stati creati uguali da Dio nell'inclinazione verso il [[peccato]], entrambi sono guidati dalla ragione e dalla [[concupiscenza]]. All'interno dei peccati presta particolare attenzione all'[[adulterio]] e alle relazioni illecite che vengono condannate<ref name=Lopez2>{{Cita|Lopez Pita|p.85-86}}</ref>.
 
Nonostante questa scansione che può sembrare molto rigorosa, Ibn Hazm all'interno dei singoli capitoli porta avanti digressioni sulla sua personale esperienza, ma gli stessi temi si mescolano. Spesso nei singoli capitoli sono presenti esempi di abitanti della [[Cordova]] contemporanea allo scrittore<ref name=Lopez1>{{Cita|Lopez Pita|pp.70}}</ref>.
 
== Note ==