Tolleranza zero: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Annullato Modifica visuale |
m Annullata la modifica di 151.18.121.209 (discussione), riportata alla versione precedente di Friniate Etichette: Rollback Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 1:
{{Nota disambigua|il romanzo di [[Irvine Welsh]]|Tolleranza zero (romanzo)}}
L'espressione
▲Applicato per la prima volta da [[Rudolph Giuliani]], [[Sindaci di New York|sindaco]] di [[New York]] dal 1° gennaio 1994 al 1° gennaio 2002, questo modello politico intendeva punire aspramente non solo [[Crimine|crimini]] che violavano la [[legge]], ma anche atti devianti che violavano semplici norme sociali; Giuliani si prese poi il merito di aver fatto scendere il tasso di criminalità di New York al di sotto della media nazionale.
==Storia==
Riga 13 ⟶ 12:
A parte questa genesi, ''tolleranza zero'', da [[Parola d'autore|modo di dire]] per manifestare la propria fermezza, è diventato un sintagma che designa una linea di politica criminale (o comunque disciplinare), in riferimento a una particolare categoria di trasgressioni come ad esempio nei confronti del fumo. La tolleranza zero viene tipicamente applicata dalle scuole, relativamente a certi ambiti quali la detenzione e l'utilizzo di droghe o di armi. Per esempio, uno studente trovato in possesso di droga o di armi in una scuola che applica la tolleranza-zero incorrerà immediatamente nella massima sanzione prevista. È chiaro che una tale politica richiede una normativa estremamente esplicita; una normativa confusa o generica potrebbe provocare altrimenti grosse conseguenze.
===In Italia===
In Italia, l'espressione tolleranza zero è stata utilizzata in accezioni diverse, da diverse parti politiche, spesso perdendo ogni relazione con la teoria che ne è alla base formale: numerosi Governi hanno voluto interpretare questa politica varando diversi "pacchetti sicurezza" basati sul generico inasprimento delle sanzioni, dei divieti e delle pene detentive; alcuni sindaci<ref>L'ex sindaco di [[Salerno]] [[Vincenzo De Luca]] ha cercato di attuare nella propria città, la politica della tolleranza zero. Anche a [[Treviso]] l'ex sindaco [[Giancarlo Gentilini]], soprannominato "Lo Sceriffo", ha attuato una politica di tolleranza zero.</ref> invece l'hanno intesa come un'azione di repressione contro attività ritenute sgradevoli e/o indecorose come l'accattonaggio e la prostituzione. Tuttavia non essendo reati, la repressione verso queste attività è avvenuta per vie traverse, come ad esempio le multe agli automobilisti che si fermavano accanto alle prostitute; la [[Lega Nord]] ha applicato questa politica facendo approvare al Parlamento la [[Legge Bossi-Fini]] e successivamente il [[Immigrazione illegale|reato di clandestinità]], entrambi con l'obiettivo di contrastare l'immigrazione clandestina.
|