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Parallelamente alla crescita della loro carriera criminosa, i gemelli vollero intraprendere un’ambiziosa carriera attoriale, venendo di poco scartati dal cast di ''[[Gomorra - La serie]]'', al quale avrebbero voluto unirsi per avere l’opportunità di seguire gli ordini del loro boss [[Matteo Messina Denaro]], che aveva dato loro il compito di uccidere [[Roberto Saviano]]. Pur fallendo questa missione, i gemelli si innamorarono del mondo del cinema e della televisione, comparendo finalmente nella [[miniserie televisiva]] della [[RAI]] ''[[Questo nostro amore]]'', che valse loro fama nazionale ed internazionale.
 
Pur essendo brillantemente avviati verso una fulgente carriera cinematografica, il capo dei capi Messina Denaro ordinò ai gemelli di scoprire l’identità di [[Elena Ferrante]], così da ricattare l’''élite'' letteraria italiana. I due intrapresero quindi la carriera da scrittori, che portò Bartolo a vincere il prestigioso [[Premio Campiello|Premio Campiello Giovani]] e a scoprire l’identità della Ferrante nella giovane scrittrice [[Michela Panichi]], appena immatricolatasi all’[[Università di Bologna]].
 
I due quindi decisero di seguirla assumendo le innocenti personalità di due studenti di lettere, riuscendo ad arrivare clandestinamente in [[Italia]] con un barcone che si arenò a [[Villa San Giovanni]]. Dopo alcune difficoltà a trovare una sistemazione nella città felsinea, i gemelli furono soccorsi da [[Tommaso D’Aloia]], esponente della [[Sacra Corona Unita]], da sempre alleata della Mafia siciliana. Trovata una casa grazie a questa intercessione, i due camuffarono ulteriormente le loro identità fingendosi palermitani e grandi tifosi dell’odiato [[Palermo Football Club]].