Richard Wagner: differenze tra le versioni

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1861-1864: Mosca, Vienna e Stoccarda: omosessualità del Re di Baviera
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{{Citazione|A cinquant'anni devo sapere di che vivrò. Guardo innanzi a me e sono profondamente stanco di vivere. Una lieve spinta e tutto è finito!….<ref name="Epistolario di Wagner"/>}}
 
Non gli rimase che la fuga in [[Svizzera]], per evitare l'arresto per indebitamento. Per calmare i creditori, lo zio di [[Franz Liszt|Liszt]] – noto [[avvocato]] – vendette i mobili della casa di Vienna a sua insaputa, così che si ritrovò di colpo senza alloggio. Scrisse a Wesendonck sperando che lo accogliesse ancora a [[Zurigo]], ma ricevette risposta negativa. Si presentò allora a casa di un amico di Marafield, disperato e senza essere atteso, ma poco dopo fu invitato a ripartire. Erano i primi mesi del 1864: [[Ludovico II di Baviera|Ludovico II]] era appena salito sul trono di [[Baviera]]. Di passaggio a [[Monaco di Baviera|Monaco]] Wagner osservò in un ritratto il volto del sovrano, mentre correva a [[Stoccarda]] per convincere il direttore d'orchestra Eckert a rappresentargli il ''Tristano'': era il suo capolavoro che ammuffiva nel cassetto da cinque anni. Stavano dunque decidendo la questione quando, la sera del 3 maggio, il segretario del re di Baviera si presentò chiedendo di parlare con Wagner; questi, credendosi ricercato dalla polizia, fece rispondere di non essere in casa. L'indomani mattina, il misterioso personaggio raggiunse il musicista in albergo, dove gli consegnò un anello e una foto del giovane re: Ludwig, follemente innamorato, lo chiamava a Monaco presso di sé.<ref>{{Cita web|url=http://rictornorton.co.uk/ludwig.htm|titolo=Gay Love Letters through the Centuries: Ludwig II to Richard Wagner|sito=rictornorton.co.uk|accesso=2024-07-17}}</ref>
 
[[File:Fritz Luckhardt - Richard y Cosima Wagner (9 de mayo de 1872, Viena).jpg|thumb|Richard e [[Cosima Wagner]]]]