Roberto Calvi: differenze tra le versioni
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Nel [[1972]] Calvi partecipò alla [[truffa]] sulla vendita delle [[Azione (finanza)|azioni]] della Pacchetti S.p.A., cedute da Sindona alla [[holding]] [[Lussemburgo|lussemburghese]] "Zitropo" legata al Banco Ambrosiano ad un prezzo maggiore di quello di mercato: infatti, come scoprì il commissario liquidatore [[Giorgio Ambrosoli]] nel [[1978]], Sindona pagò a Calvi e all'arcivescovo [[Paul Marcinkus]] (presidente dello IOR) una tangente di 10 milioni di [[Dollaro|dollari]] per concludere quell'affare e il banchiere milanese avrebbe utilizzato la sua parte per dare la scalata alle posizioni di controllo dell'Ambrosiano<ref name=":10" /><ref name=":0232">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1982/04/28/page_003.pdf|titolo=Il Banco Ambrosiano tra gli intrighi dell'alta finanza e la cronaca nera|editore=L'Unità|data=28 aprile 1982}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/12/11/enigma-pacchetti.html|titolo=L' ENIGMA PACCHETTI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=11 dicembre 1987|lingua=it|accesso=22 dicembre 2022}}</ref><ref>[[David Yallop]], ''[[In nome di Dio|In nome di Dio. La morte di Papa Luciani]]'', Napoli, [[Pironti Editore|Tullio Pironti Editore]], 1997.</ref>.
In poco tempo divenne infatti uno dei finanzieri più aggressivi: acquistò la svizzera [[Banca del Gottardo]], fondò una [[società finanziaria]] in [[Lussemburgo]], la Banco Ambrosiano Holding, aprì [[Società consociata|consociate]] del Banco Ambrosiano in [[Sudamerica]] (il Banco Ambrosiano Andino di [[Lima (Perù)|Lima]] e il Banco Ambrosiano Group Comercial di [[Managua]]) e, insieme all'arcivescovo [[Paul Marcinkus|Marcinkus]] e a Sindona, fondò la Cisalpine Overseas Bank (poi rinominata Banco Ambrosiano Overseas) a [[Nassau]] ([[Bahamas]])<ref name=":023" /><ref name=":1">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/02/26/ricercati-gli-uomini-oro-dello-ior.html|titolo=RICERCATI GLI UOMINI D'ORO DELLO IOR - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=26 febbraio 1987|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/marcinkus/marcinkus/marcinkus.html|titolo=Repubblica.it » esteri » È morto Marcinkus il "banchiere di Dio"|sito=www.repubblica.it|data=21 febbraio 2006|lingua=it|accesso=29 dicembre 2022}}</ref>. Sempre insieme allo IOR, creò una fitta rete di [[società offshore]] in [[Paradiso fiscale|paradisi fiscali]] come il [[Lussemburgo]], [[Panama]] o il [[Liechtenstein]]<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/08_Agosto/06/ambrosiano_crac_draghi.html|titolo=Corriere della Sera - La lezione del crac Ambrosiano|sito=www.corriere.it|data=6 agosto 2007|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref><ref>{{cita libro|autore=[[Ferruccio Pinotti]]|titolo=Poteri forti|editore=Editore Biblioteca Universale Rizzoli|citazione=È la galassia delle società panamensi – Astolfine, Bellatrix, Belrosa, Erin, Laramie, Starfiled -, registrate nel più accogliente dei paradisi fiscali mondiali e gestite dagli uomini di fiducia di Pierre Siegenthaler. Lo scopo era quello di riempire le scatole vuote di Panama con i soldi scippati al Banco Ambrosiano. Costituire una società a Panama era ancora più semplice che a Nassau. Il costo da sostenere era di soli 285 dollari. Con un capitale minimo queste società potevano indebitarsi per milioni di dollari}}</ref> finanziate con centinaia di miliardi di lire dalle consociate estere del Banco Ambrosiano, che lo portarono in pochi anni in crisi di [[liquidità]]<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/15/sindona-calvi-finanza-intrighi.html|titolo=SINDONA E CALVI, FINANZA E INTRIGHI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=15 marzo 1991|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/14/provata-la-complicita-di-marcinkus-con.html|titolo=E' PROVATA LA COMPLICITA' DI MARCINKUS CON CALVI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=14 aprile 1987|lingua=it|accesso=18 dicembre 2022}}</ref>: a loro volta, queste società mossero il denaro verso destinazioni che ancora oggi sono sconosciute<ref name=":9">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/04/17/liquidatori-danno-la-caccia-700-miliardi.html|titolo=I LIQUIDATORI DANNO LA CACCIA A 700 MILIARDI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=17 aprile 1992|lingua=it|accesso=19 dicembre 2022}}</ref> e probabilmente servì a finanziare in maniera occulta «''paesi e associazioni politico-religiose''» volte a contrastare movimenti [[Marxismo|filomarxisti]] in [[America Latina]] (ad esempio [[Anastasio Somoza Debayle|Anastasio Somoza]], il dittatore del [[Nicaragua]]<ref name="gaggi">{{Cita news|autore=Massimo Gaggi|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/22/morte_Paul_Marcinkus_banchiere_Dio_co_9_060222028.shtml|titolo=La morte di Paul Marcinkus «banchiere di Dio» in esilio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=22 febbraio 2006|lingua=it|accesso=14 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090521230946/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/22/morte_Paul_Marcinkus_banchiere_Dio_co_9_060222028.shtml|urlmorto=sì|giorno=22|mese=02|anno=2006}}</ref>) ed i regimi comunisti dell'[[Europa orientale]]<ref name=":6">In una lettera del 5 giugno [[1982]] pubblicata nel libro di [[Ferruccio Pinotti]] ''Poteri forti'' (Bur, 2005) ma ritenuta non autentica dal Vaticano, Calvi scriveva a [[Giovanni Paolo II]]: «Santità, sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello IOR, comprese le malefatte di Sindona; [...] sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti Paesi e associazioni politico-religiose dell'Est e dell'Ovest; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l'espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato [...]». Vedi anteprima limitata su books.google: {{Cita libro|autore=Ferruccio Pinotti|titolo=Poteri forti|url=https://books.google.it/books?id=-L3M-7_Ym5EC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_atb#v=onepage&q=%22Santit%C3%A0%2C%20sono%20stato%20io%22&f=false|accesso=24 dicembre 2019|editore=
Sulla posizione del Vaticano circa l'attendibilità della lettera, vedi l'articolo del quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 22 aprile [[1992]]: {{Cita libro|autore=|titolo='Quella lettera non arrivò mai'|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/04/22/quella-lettera-non-arrivo-mai.html|data=22 aprile 1992|accesso=22 dicembre 2022|editore=
La consacrazione come membro del cosiddetto "''salotto buono della finanza italiana''" si concretizzò con il suo ingresso nel consiglio di amministrazione della [[Università Bocconi|Bocconi]], in qualità di vicepresidente di [[Giovanni Spadolini]], il quale era molto insofferente della sua presenza. Risalgono a questo periodo ([[1979]]-[[1982]]) donazioni di centinaia di milioni di lire del Banco Ambrosiano, per mezzo di sue controllate ([[Banca Cattolica del Veneto]] e [[Credito Varesino]]), all'università<ref>{{Cita libro|nome=Mario|cognome=Pisani|titolo=Roberto Calvi e il Banco ambrosiano: da un'arringa di parte civile|url=https://books.google.it/books?id=4WdxquFnGJUC&pg=PA35&lpg=PA35&dq=bocconi+roberto+calvi&source=bl&ots=9KYhJeYgrM&sig=Nlq8CEr_o1duR1DeuDgtl6W6x-8&hl=en&sa=X&ei=n7RLT4XfMoGfOorSkfII&redir_esc=y|accesso=17 giugno 2019|data=2010|editore=CEDAM|lingua=it|ISBN=9788813298975|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181128210831/https://books.google.it/books?id=4WdxquFnGJUC&pg=PA35&lpg=PA35&dq=bocconi+roberto+calvi&source=bl&ots=9KYhJeYgrM&sig=Nlq8CEr_o1duR1DeuDgtl6W6x-8&hl=en&sa=X&ei=n7RLT4XfMoGfOorSkfII&redir_esc=y|dataarchivio=28 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Tali rapporti con l'ateneo italiano suscitarono polemiche e un'[[interrogazione parlamentare]] da parte dei [[Partito Radicale (Italia)|Radicali]] nel [[1982]]<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/exagora/calvi-e-luniversita-bocconi-0|titolo=L'interrogazione parlamentare|accesso=27 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222150321/http://www.radioradicale.it/exagora/calvi-e-luniversita-bocconi-0|dataarchivio=22 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
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{{Vedi anche|Sparizione di Emanuela Orlandi}}
Nel 2006 e nel 2009 Sabrina Minardi, ex moglie del calciatore [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]] e amante di [[Enrico De Pedis]] (boss della [[Banda della Magliana]] assassinato nel 1990) nonché abituale consumatrice di [[cocaina]], intervistata dalla giornalista Raffaella Notariale della redazione di ''[[Chi l'ha visto?]]'', ha raccontato di aver conosciuto Roberto Calvi e [[Paul Marcinkus]] a casa di [[Flavio Carboni]], che aveva conosciuto a sua volta in un ristorante a [[Trastevere]] nel 1981, di essere stata lei a presentarli a De Pedis e soprattutto di essere stata, poco prima della sua morte, l’amante dello stesso Calvi che le avrebbe intestato una villa a [[Monte Carlo]], poi rivenduta dalla donna, e le avrebbe prestato il suo aereo privato per portare la madre a [[Parigi]] per la chemioterapia<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/orlandi-contraddizioni-superteste.html|titolo=Orlandi, le contraddizioni della superteste|sito=ilGiornale.it|data=2008-06-24|lingua=it|accesso=2023-09-17}}</ref>. La Minardi riferì inoltre che il sequestro della giovane [[Emanuela Orlandi]] (figlia di un commesso della [[Prefettura della casa pontificia]], misteriosamente scomparsa nel nulla nel giugno [[1983]], ad un anno dalla morte di Calvi) sarebbe stato effettuato da De Pedis su ordine di Marcinkus «''per mandare un messaggio a qualcuno sopra di loro''» come parte di un «''gioco di potere''» e per il rapimento sarebbe stata utilizzata una [[BMW]] appartenuta a Carboni e guidata dalla Minardi stessa.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/emanuela-orlandi/emanuela-orlandi/emanuela-orlandi.html|titolo=Caso Orlandi, parla la superteste
"Rapita per ordine di Marcinkus"|autore=Marino Bisso|autore2=Giovanni Gagliardi|data=23 giugno 2008}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Fabrizio Caccia|url=http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_14/sequestro_orlandi_3ce7cffe-69ce-11dd-af27-00144f02aabc.shtml|titolo=«Sequestro Orlandi, ecco l'auto». Parcheggiata da 13 anni|accesso=15 agosto 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080816074014/http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_14/sequestro_orlandi_3ce7cffe-69ce-11dd-af27-00144f02aabc.shtml|urlmorto=no|giorno=14|mese=8|anno=2008}}</ref> Carboni in un’intervista ha detto che la Minardi ha mentito e di non ricordare di averla mai conosciuta. In risposta la Minardi ha descritto nel dettaglio alcuni appartamenti di Carboni al [[Collina Fleming|Fleming]] e ai [[Parioli]].<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Raffaella | autore-capitolo-cognome=Notarile | capitolo=Il servitore di qualcuno| titolo=Segreto criminale| url=https://archive.org/details/segretocriminale0000nota | curatore= | anno=2010 | editore=
Secondo la versione riportata in diverse interviste da due collaboratori di giustizia un tempo appartenenti alla [[Banda della Magliana]], [[Antonio Mancini (criminale)|Antonio Mancini]] e [[Maurizio Abbatino]], la criminalità organizzata avrebbe prima ucciso Calvi e poi avrebbe rapito la Orlandi per ricattare il Vaticano al fine di riavere indietro i soldi perduti nel crack del [[Banco Ambrosiano]]:{{Citazione|Per i soldi che aveva dato a personaggi del Vaticano. Soldi finiti nelle casse dello [[Istituto per le opere di religione|IOR]] e mai restituiti. E non c'erano solo i miliardi dei Testaccini ma pure i soldi della mafia. L'omicidio di [[Michele Sindona]] e quello di Roberto Calvi sono legati al sequestro Orlandi. Se non si risolve il primo non si arriverà mai alla verità sul presunto suicidio di Calvi e sulla scomparsa della ragazza. Secondo me non fu un ordine [della mafia, ndr] ma una cosa fatta in accordo. So dei rapporti di ''Renatino'' [De Pedis, ndr] con monsignor [[Agostino Casaroli|Casaroli]]. Posso confermare i rapporti della banda con il Vaticano. Ma non ho mai conosciuto don Vergari. Può anche aver fatto beneficenza ma sicuramente non era cattolico, Renato era buddhista. I rapporti tra Vaticano e banda della Magliana risalgono a quegli anni lì [almeno al 1976, ndr]. E si devono alle amicizie di [[Franco Giuseppucci|Franco]] [Giuseppucci, ndr]. C'era un ragazzo omosessuale, si chiamava Nando. Fu lui a portare Franco da Casaroli. Di Casaroli si sapeva. Giuseppucci lo conosceva. E so che poi questa amicizia fu "ereditata" da ''Renatino''|Maurizio Abbatino intervistato dalla giornalista Raffaella Fanelli nel 2018<ref>{{cita libro| nome=Raffaella | cognome=Fanelli | titolo=La verità del Freddo| anno=2018 | editore=
Va specificato che al di là delle dichiarazioni di Mancini e Abbatino, i quali all'epoca dei fatti erano rispettivamente uno in carcere e l'altro avversario di De Pedis, l'ipotesi del ricatto economico della Banda della Magliana ai danni dello IOR non è mai stata supportata da alcun riscontro e alcuna prova. Inoltre questa ipotesi che vedrebbe lo IOR di Marcinkus come vittima del ricatto entrerebbe in contraddizione con le dichiarazioni di Sabrina Minardi secondo cui Marcinkus sarebbe stato il mandante del sequestro, dichiarazioni che, a loro volta, sono prive di riscontri in quanto contraddistinte da ''«contraddizioni e inverosimiglianze»'' (anche a causa dell'abbondante uso di cocaina da parte della donna in passato), come scrisse il [[Giudice per le indagini preliminari|GIP]] del Tribunale di Roma, Giovanni Giorgianni, nell’ottobre 2015 nella richiesta d'archiviazione del caso Orlandi.<ref>{{Cita web|url=http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_20/caso-orlandi-gregori-gip-decide-l-archiviazione-tutti-sei-indagati-2ece9b74-7712-11e5-be66-1fe1580f106c.shtml|titolo=Emanuela Orlandi, il gip decide l’archiviazione per tutti e sei gli indagati|sito=Corriere della Sera|data=2015-10-20|lingua=it|accesso=2023-09-17}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/archiviato-caso-emanuela-orlandi|titolo=Scomparve nel 1983. Emanuela Orlandi, archiviata l'inchiesta|sito=www.avvenire.it|data=2015-10-20|lingua=it|accesso=2023-09-17}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2015/10/20/news/caso-orlandi-il-gip-archivia-l-inchiesta-1.35216881/|titolo=Caso Orlandi, il gip archivia l’inchiesta|sito=La Stampa|data=2015-10-20|lingua=it|accesso=2023-09-17}}</ref>
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