British Humanities Index: differenze tra le versioni
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== Accoglienza ==
Il volume ''The Oxford guide to library research'' lo recensì positivamente come una risorsa particolarmente buona per i contenuti di origine britannica.<ref name=mann98>
{{Cita libro|cognome=Mann |nome=Thomas |anno=1998 |titolo=The Oxford guide to library research |p=[https://archive.org/details/oxfordguidetolib00mann/page/67 67] |editore=
Nel 1985, Walford dichiarò che la banca dati era qualcosa di anomalo, poiché presentava 68 titoli come ''c375'' nell'ambito delle scienze sociali, con una "spolverata" di periodici australiani, canadesi e neozelandesi.<ref name=walford85>
{{Cita libro|cognome=Walford |nome=Albert John|autore2=Joan M. Harvey |anno=1985|titolo=Walford's guide to current British periodicals in the humanities and social sciences |url=https://books.google.com/books?id=g3UWAQAAIAAJ&q=%22British+Humanities+Index%22+misnomer|p=1 |editore=Chartered Institute of Library and Information Professionals|isbn=978-0-85365-676-0}}</ref> Il BHI è stato anche recensito come un buon strumento per reperire testi che citano articoli scientifici di interesse generale.<ref name=white91>{{Cita libro|cognome=White |nome=Brian |anno=1991 |titolo=Studying for science: a guide to information, communication and study techniques |url=https://books.google.com/books?id=p0yEQKiK8Q0C&pg=PA30&q=%22British+Humanities+Index%22+put+you+off#v=onepage&f=false |p=30 |editore=
== Note ==
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