Qualità del software: differenze tra le versioni

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Un programma o sistema software si dice '''corretto''' se si comporta esattamente secondo quanto previsto dalla sua [[specifica dei requisiti]]. In termini più informali, un sistema è corretto se fa esattamente quello che è stato progettato per fare. Nell'ingegneria del software "classica" ([[anni 1960|anni sessanta]]-[[anni 1970|anni settanta]]), lo sviluppo di software corretto veniva universalmente considerato l'obiettivo ''predominante'', a cui praticamente tutti gli altri parametri di qualità erano finalizzati. Molti moderni [[Modello di sviluppo del software|modelli di sviluppo software]], viceversa, escludono la possibilità di sviluppare rispetto a una ''specifica'' stabilita a priori in modo definitivo e non ambiguo, e quindi, indirettamente, negano alla ''correttezza'' un valore pratico significativo. In ogni caso, la correttezza è una qualità ''assoluta'' (un sistema ''è'' corretto o ''non lo è'') e sostanzialmente impossibile da misurare (verificare); non è possibile ''stabilire con certezza'' che un sistema sia corretto.
 
Nelle metodologie di sviluppo e progettazione agili, si parla piuttosto di "[[soddisfazione del cliente]]", intendendo con questo che i requisiti iniziali potrebbero essere stati modificati, ma con il consenso e a piena soddisfazione del committente.
 
====Affidabilità====