Elizabeth Short: differenze tra le versioni
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[[File:ElizabethShortGrave.jpg|thumb|La tomba di Elizabeth Short]]
Elizabeth Short nacque nel [[quartiere]] di [[Hyde Park (Massachusetts)|Hyde Park]] a [[Boston]]. Dopo che suo padre nell'ottobre [[1930]] abbandonò la famiglia, la [[madre]] Phoebe Mae si trasferì a [[Medford (Massachusetts)|Medford]] ([[Massachusetts]]) con le sue cinque figlie.
Mentre era ricoverato in un ospedale militare in [[India]]. Gordon, che si era particolarmente distinto in servizio, scrisse ad Elizabeth chiedendole di sposarlo. La giovane accettò, ma Gordon morì il 10 agosto [[1945]] in un incidente aereo. Betty lasciò quindi la Florida, e tornò in California, nel luglio [[1946]], dove incontrò Gordon Fickling, una sua vecchia fiamma, [[tenente]] dell'aviazione di stanza a [[Long Beach (California)|Long Beach]]. Durante la sua permanenza in California fu soprannominata ''Dalia Nera'' a causa della sua passione per il [[film]] ''[[La dalia azzurra]]'' e l'abitudine di vestirsi in nero.
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[[File:Black Dahlia Mugshot.jpg|thumb|left|Foto segnaletica di Elizabeth Short scattata dopo l'arresto per aver bevuto alcolici quando la sua età non lo avrebbe legalmente consentito]]
Il 15 gennaio il cadavere di Elizabeth Short fu trovato a [[Leimert Park]], un quartiere periferico di Los Angeles, abbandonato in un terreno spoglio sul lato ovest della
Il 25 gennaio fu sepolta nel [[Mountain View Cemetery (Oakland, California)|Mountain View Cemetery]] ad [[Oakland]], California, e non a Medford, la città da cui proveniva, per rispettare l'amore che aveva sempre dimostrato per la California. Il delitto resta tuttora irrisolto. Molte furono le ipotesi e le speculazioni, anche sul conto della vittima. Nonostante corresse voce che fosse una [[prostituta|ragazza-squillo]] per il suo atteggiamento all'apparenza ambiguo, le indagini non lo confermarono affatto.
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== Il delitto ==
=== Le indagini ===
Le indagini sul "delitto della Dalia Nera"
Secondo alcuni le indagini non furono svolte correttamente, dato che ufficialmente non furono mai ritrovate impronte di macchine o di scarpe. La polizia non raccolse neanche le fibre nel campo. Se lo avesse fatto avrebbe potuto trovare il numero di scarpa dell'assassino o, se fossero state trovate impronte di pneumatici, capire quali erano e cercare riscontri con le auto dei sospettati. Dell'[[omicidio]] furono accusate o si auto-accusarono almeno 60 persone, di cui la maggior parte uomini. Dai documenti ufficiali degli investigatori della Polizia di Los Angeles risultarono 22 sospettati "principali".
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==== Le accuse di Janice Knowlton ====
Nel [[1995]] Janice Knowlton scrive assieme a [[Michael Newton]], al cui attivo figurano varie inchieste su crimini e criminali, il libro ''[[Daddy Was the Black Dahlia Killer]]'', in cui appunto afferma che fu suo padre George a uccidere Elizabeth Short. La Knowlton sostiene nel libro che il padre e la Short avevano una relazione. Afferma che la Short sarebbe stata ospite a casa sua, e che per lei sarebbe stata ricavata una improvvisata stanzetta nel garage. Lì avrebbe patito un [[aborto]] e la
Janice Knowlton diventerà in seguito molto conosciuta nei vari ''[[newsgroup]]s'' di [[Internet]] che parlano del delitto della "Dalia Nera". Le sue accuse riguardano, e si collegano,
Nel [[1998]] invia un messaggio in un gruppo [[Usenet]] dove nomina il dottor George Hodel additandolo come uno dei sospetti. Poco tempo dopo nascerà una lunga corrispondenza via [[e-mail]] fra Janice Knowlton e Tamara Hodel, figlia del dottor George Hodel. Nel [[1999]] dichiarerà invece su vari [[forum (Internet)|forum]] tematici, che anche l'editore del ''Los Angeles Times'' Norman Chandler ha partecipato alle operazioni di "insabbiamento".
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==== Jack Anderson Wilson ====
Jack Anderson Wilson, anche conosciuto come Arnold Smith, era un ladruncolo alcolizzato intervistato dallo scrittore [[John Gilmore (scrittore)|John Gilmore]] per il suo libro ''Severed''. Dopo la morte di Wilson, Gilmore fa il nome del suddetti come possibile assassino, per la conoscenza che era intercorsa tra lui
In ''Severed'' l'autore sostiene che il detective John St. John, incaricato al tempo del caso, era quasi arrivato ad incastrare Wilson. Il detective chiamato in causa dicharò al ''[[Los Angeles Herald-Examiner]]'' di essere impegnato nella risoluzione di altri delitti, e che avrebbe preso in considerazione le ipotesi di Gilmore quando avrebbe avuto «un po' di tempo». Successivamente, una volta resi pubblici il rapporto dell'[[FBI]] e della Procura distrettuale di [[Los Angeles]], le affermazioni contenute nel libro di John Gilmore che accusavano Wilson dell'[[omicidio]] della "Dalia Nera" si rivelarono infondate.
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