Stalin e antisemitismo: differenze tra le versioni
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In qualità di commissario del popolo per le nazionalità, Stalin fu il membro del gabinetto responsabile degli affari delle minoranze. Nel 1922 fu eletto il primo [[Segretario generale del PCUS|segretario generale del partito]], un incarico non ancora considerato il più alto nel governo sovietico.
Lenin iniziò a criticare Stalin poco dopo. Nelle sue lettere del dicembre 1922, pubblicate nel [[Testamento di Lenin|Testamento]], l'ormai malato Lenin (la cui salute precipitò nel 1923-1924) criticò Stalin e [[Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij|Dzeržinskij]] per il loro atteggiamento sciovinista nei confronti della nazione georgiana durante l'[[
Dopo la morte di Lenin il 21 gennaio 1924, il partito mantenne ufficialmente il principio della leadership collettiva, ma Stalin superò presto i suoi rivali nel [[Politbüro]] del Comitato Centrale; collaborando inizialmente con [[Grigory Zinoviev|Grigòry Zinòviev]] e [[Lev Kamenev|Lev Kàmenev]], riuscì a emarginare il rivale [[Leon Trotsky|Leòn Tròtsky]]. Nel 1929 emarginò di fatto anche Zinoviev e Kamenev, costringendoli entrambi a sottomettersi alla sua autorità, mentre l'intransigente Trotsky fu costretto all'esilio.
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