Ermes: differenze tra le versioni

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Il dio Ermes possedeva il ruolo di [[psicopompo]], cioè accompagnatore dello spirito dei morti: aiutava a trovare la via per il mondo sotterraneo dell'aldilà, ed era uno dei pochi ad avere il permesso di frequentare gli inferi. Nell'[[Inni omerici|Inno omerico]] a [[Demetra]], Ermes riporta [[Persefone]] sana e salva da sua madre Demetra. Ermes accompagna nell'oltretomba le anime dei pretendenti di Penelope uccisi da [[Odisseo]]<ref name="Ermes Odissea">[[Omero]], ''[[Odissea]]'' Libro XXIV vv. 1-10.</ref> e anche lo spettro di [[Dario I di Persia]] nella tragedia ''[[I Persiani]]''<ref>[[Eschilo]], ''[[I Persiani]]''.</ref>.
 
Per gli antichi Greci, infatti, in Ermes si incarnava principalmente lo [[Rito di passaggio|spirito del passaggio]] e dell'attraversamento: ritenevano che il dio si manifestasse in qualsiasi tipo di scambio, trasferimento, violazione, superamento, mutamento, transito, tutti concetti che rimandano in qualche modo a un passaggio da un luogo, o da uno stato, all'altro. Questo spiega il suo essere messo in relazione con i cambiamenti della sorte dell'uomo, con lo scambio di beni, con i colloqui e lo scambio di informazioni consueti nel commercio nonché, ovviamente, con il passaggio dalla vita a ciò che viene dopo di essa.
 
L'Inno omerico a Hermes lo invoca come: «dalle molte risorse (''polýtropos''), gentilmente astuto, predone, guida di mandrie, apportatore di sogni, osservatore notturno, ladro ai cancelli, che fece in fretta a mostrare le sue imprese tra le dee immortali».<ref>"''Inno ad Hermes''" 13. La parola ''polùtropos'' (dalle molte risorse, ingegnoso, abile a trovare stratagemmi) è usata anche per descrivere [[Odisseo]] nel primo verso dell'[[Odissea]].</ref> Hermes funge anche da interprete, svolgendo il ruolo di ''[[angelo#Origine del termine e suo significato|ánghelos]]'' ({{greco|ἄγγελος}}, "messaggero degli dèi"), un compito che divide con [[Iride (divinità)|Iris]]. In epoca tardo antica avviene la fusione sincretica del culto di Hermes e del dio egizio [[Thot]], deriva la figura leggendaria del sapiente profeta [[Ermete Trismegisto]], autore del [[Corpus Hermeticum]]. Da questo aspetto di Hermes derivano l'aggettivo ermetico (oscuro, nascosto) e la parola [[ermeneutica]], ovvero l'arte di interpretare i significati nascosti. In greco un uomo fortunato veniva chiamato "''hermaion''".