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Personaggi: aggiunto Gildo, compare di Cerbottana
Personaggi: Aggiunto dettagli sul Pastore Abruzzese, Catenacci e Bozambo.
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|''Ermanno Catenacci''
|Inizialmente «Castellacci»; ex federale fascista, racconta con fervore inverosimili episodi del Ventennio e improbabili retroscena della vita di Mussolini. In qualità di CapoManipolo, ha avuto il privilegio di assistere personalmente ad eclatanti gesta del dittatore, sfuggite all'attenzione degli storici, ma circostanziate con orgoglioso trasporto e roboante enfasi dallo stesso Catenacci, il quale spesso cita come proprio sodale il gerarca ''Pavanati'', focoso avanguardista dal manganello facile.
|Giorgio Bracardi
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|''Bozambo''
|ServitoreAnnunciato dalla sua tipica cantilena, ''Yo Bamba-Yo'', è il servitore personale africano didel «''badroneBadrone doddorDoddor gosdanzo»Gosdanzo'' ([[Maurizio Costanzo]]), al quale spesso prepara la colazione, a base di robusti cubetti di mortadella.
|Giorgio Bracardi
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|''Pastore abruzzese''
|ReclamaSceso dai monti della Marsica agli studi di Via Asiago, reclama invano le sue pecore, che ha smarrito dopo averle incautamente messe a disposizione per un presepe vivente allestito dalla Rai. Va ripetendo: il suo lamentoso «Li pècuri! Li pècuri!» in maniera improvvisa ed estemporanea, durante l'intera durata del programma, sigla compresa: come accorato monologo, nelle pause tra uno sketch e l'altro; a sorpresa, dopo l'annuncio di un brano o la citazione di un gruppo musicale; o ancora, a corollario dell'intervento di altri personaggi. A volte i conduttori lo incoraggiano ad inserirsi come seconda voce di qualche canzone malinconicamente ispirata, in altri casi è lui che esagera, reiterando troppo spavaldamente il suo motto, fino a suscitare severi rimproveri, soprattutto da parte di Boncompagni.
|Giorgio Bracardi
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|''Maestro Ennio Torvajanica''
|Etnomusicologo, ha raccolto «''circa'' 1.542.703 canti popolari», di gruppi etnici poco noti, come «i ''Porcoti'' della Porcozia»Porcòzia o «gli uomini''Uomini-talpaTalpa'' della Malgaccia Superiore». Durante lunghe esplorazioni nei luoghi più remoti ed inospitali della Terra, il Maestro ha incontrato tribù selvagge e bellicose, spesso dedite all'antropofagia, le quali hanno puntualmente trucidato i suoi collaboratori nei modì più cruenti ed efferati, accompagnando tali eccidi con rudimentali canti di ringraziamento, che Torvajanica reinterpreta in studio.
|Giorgio Bracardi
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