Striano: differenze tra le versioni
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Nel [[III secolo|III]] - [[IV secolo]] la vita riprese; le ville rustiche ripresero la loro attività. Queste ville tardo-imperiali erano fornite di una ''pars dominica'', diretto possesso del proprietario e una ''pars massaricia'' assegnata ai coloni-[[Servitù della gleba|servi della gleba]].
Nel [[1066]] viene eretta la [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno|
L'inizio di una vera e propria ripresa di vita si ebbe solamente dal [[1123]] con la donazione fatta ai monaci benedettini del [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio|
Grazie all'opera dei
Nel [[1188]] il [[Conti di Caserta|Conte di Caserta Guglielmo di Lauro]] e il figlio Roberto,
Si formò così il vero e proprio centro abitato di Striano.
[[File:Ingresso Villa De Sparano Pisani Striano.jpg|thumb|304x304px|Ingresso della villa ''De' Sparano - Pisani'', già ''palazzo baronale'']]
Nel [[1225]] il territorio di Striano che da un secolo faceva parte della
In epoca angioina, nel [[1270]], fu eretta la [[Chiesa di San Severino abate (Striano)|chiesa regia di San Severino Abate]] e nominato rettore [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|don Simone de Foresta]]. Dal [[1200]] al [[1400]] Striano è appartenuto a diversi feudi e contee. Sotto gli [[Orsini]] il borgo fu cinto di mura munite di due porte di accesso: la [[Porta civica di San Nicola]], unica superstite, e la Porta civica di Minicone.
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Nasce tra il [[1400]] e il [[1500]] l'Università della Terra di Striano, una comunità autonoma simile al moderno comune, con a capo un Sindaco e due eletti. Tale comunità si basava su di uno [[Statuto comunale|statuto municipale]] del [[XV secolo]].
Nel [[1520]] Striano passò al
Nel [[1698]] Striano diviene possesso della famiglia
La città è stata travolta nel [[1707]] dalla caduta abbondante di [[Piroclasto|piroclasti]] insieme ai comuni di [[Scafati]], [[Torre del Greco]] e [[Boscotrecase]]. Danni alle coltivazioni, centinaia di feriti.
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Il 12 febbraio [[1718]] il feudo della famiglia Marino si fregia del titolo di Principato.
Nel [[1799]] il
Nel [[1806]], con l'abolizione della [[Feudalesimo|feudalità]] e la creazione dei [[Comuni d'Italia|comuni]], sotto il regno di [[Giuseppe Bonaparte]], l'Università di Striano viene divisa in due comuni Striano e [[Poggiomarino]], suo antico casale nato nel [[1600]]. Nel [[1808]] i due comuni vengono unificati e Poggiomarino da antico casale diviene capoluogo. L'anno successivo Striano si rese autonomo da Poggiomarino.
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=== Simboli ===
[[File:Sanseverinoabate-crivelli-striano.jpg|thumb|273x273px|''[[Severino (abate)|San Severino abate]] e [[Stemma|scudo comunale]]'', particolare della [[Madonna col Bambino in trono tra San Severino Abate e San Sossio Levita e Martire|pala d'altare di Protasio Crivelli, datata]] [[1506]], conservata presso la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|
L'Università di Striano, come tutte le altre del [[Regno di Napoli]], fin dalla sua nascita ebbe un simbolo che rappresentò la comunità. Lo stemma è raffigurato sulla [[Madonna col Bambino in trono tra San Severino Abate e San Sossio Levita e Martire|pala d'altare del pittore milanese Protasio Crivelli]], dono del barone di Striano Luigi di [[Casalnuovo di Napoli|Casalnuovo]], datata [[1506]], conservata attualmente presso la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|chiesa matrice parrocchiale di San Giovanni Battista]]. Al centro della pala è raffigurata la [[Maestà (arte)|Maestà della Vergine]], seduta su un trono marmoreo con il [[Bambino Gesù|Bambino]], ai lati sono raffigurati [[Severino (abate)|san Severino]] a destra, [[Santo patrono|patrono]] della città, e [[Sossio di Miseno|san Sossio]] a sinistra.<ref name="Comune"/> Nel fondo della tavola è riprodotto lo scudo che si presenta ''d'argento, a tre bande di rosso, al [[Crescente (araldica)|crescente di luna]] montante d'oro''.
{{Vedi anche|Madonna col Bambino in trono tra San Severino Abate e San Sossio Levita e Martire}}
Lo stemma attualmente in uso deriva dai sigilli del
{{Citazione|Arma d'argento, a tre bande di rosso, al [[Gallo (araldica)|gallo]] [[Attributi araldici di azione#Ardito|ardito]] d'oro, attraversante.<ref>{{cita testo|autore= Comune di Striano |titolo= Statuto comunale |url= https://www.comune.striano.na.it/sites/default/files/Statuto%20Comune%20di%20Striano.pdf |posizione= Art. 5 ''Gonfalone e stemma'' }}</ref>}}
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