Monoi: differenze tra le versioni

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Il termine di uso internazionale "Monoi" deriva dal tahitiano '''''{{IPA|Mono‘i|tahitiano}}''''' , pronunciato con un arresto glottale prima della "i", con il significato di olio sacro o olio profumato.<ref>{{Cita web|url=http://www.farevanaa.pf/v2/index.php|titolo=Académie Tahitienne - Fare Vāna'a|accesso=2021-04-26}}</ref>
 
Il lemma è stato traslitterato nel dizionario francese in '''''Monoï''''' e successivamente inglesizzato, per un più semplice utilizzo internazionale, in "Monoi".<ref name=":4">{{Cita pubblicazione|nome=Kate|cognome=Stevens|data=2018|titolo=Repackaging Tradition in Tahiti?: Mono'i and Labels of Origin in French Polynesia|rivista=The Contemporary Pacific|volume=30|numero=1|pp=70–10670-106|accesso=2021-04-26|doi=10.1353/cp.2018.0004|url=http://dx.doi.org/10.1353/cp.2018.0004}}</ref>
 
Il decreto territoriale francese 350 del 7 aprile 1988<ref name=":1">{{Cita web|url=http://lexpol.cloud.pf/LexpolAfficheTexte.php?texte=134349|titolo=Lexpol - Arrêté n° 350 CM du 07/04/1988|sito=lexpol.cloud.pf|accesso=2021-04-26|dataarchivio=26 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210426071704/http://lexpol.cloud.pf/LexpolAfficheTexte.php?texte=134349|urlmorto=sì}}</ref> definisce: '''Monoi tradizionale''' un olio profumato prodotto mediante macerazione e decantazione al sole di semi di cocco freschi o germinati (in particolare l'endosperma bianco chiamato anche albume) grattugiati e una o più piante polinesiane. Al contrario, "'''Monoi'''" senza qualificazioni è un olio profumato ottenuto da almeno il 90% di olio di [[copra]] raffinato, prodotto all'interno del territorio dalla Polinesia francese da noci di cocco e piante polinesiane. Il decreto francese del 1988 prevede l'aggiunta di profumi, coloranti cosmetici, [[Conservanti (cosmetica)|conservanti]], antiossidanti e [[Filtro solare (cosmetica)|filtri ultravioletti]] se necessari per garantire un buon prodotto.
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Le componenti volatili del Monoi sono miscele complesse, spesso di centinaia di sostanze diverse, che caratterizzano uno specifico profumo naturale.
 
Il più noto Monoi Tiaré contiene come principali composti volatili trasferiti dai fiori all'olio<ref name=":2" /><ref name=":5">{{Cita pubblicazione|nome=Angélina|cognome=Claude-Lafontaine|nome2=Phila|cognome2=Raharivelomanana|nome3=Jean-Pierre|cognome3=Bianchini|data=1992-07-01|titolo=Volatile Constituents of the Flower Concrete of Gardenia taitensis DC|rivista=Journal of Essential Oil Research|volume=4|numero=4|pp=335–343335-343|accesso=2021-04-26|doi=10.1080/10412905.1992.9698082|url=https://doi.org/10.1080/10412905.1992.9698082}}</ref>: linalolo, metil salicilato, etil benzoato, cis-3-esanil benzoato, feniletil alcol, cis-3-esanolo, fenilacetaldeide, ecc. La concentrazione totale di composti volatili trasferiti dai fiori di Tiaré all'olio di cocco varia in funzione del numero di fiori per litro di olio e del processo/tempo di macerazione.
 
== Usi comuni ==