Franz Jacob: differenze tra le versioni
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←Nuova pagina: {{Carica pubblica |nome = Franz Jacob |immagine = |didascalia = |carica = Parlamento di Amburgo |mandatoinizio = 1932 |mandatofine = 1933 |mandato = |vice di = |contitolare = |capo di stato = |monarca = |presidente = |vicepresidente = |primoministro = |viceprimoministro = |vice = |predecessore = |successore = |legislatura = |gruppo parlamentare = |coalizione = |circoscrizione = |collegio = |tipo nomina = |incarichi = |sito = |prefisso o... |
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=== Carriera ===
==== Gli anni ad Amburgo ====
Le elezioni del marzo 1933 sancirono l'ascesa al potere dei [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|nazionalsocialisti]], sia a livello statale che nazionale. Il 27 febbraio 1933, sei giorni prima delle elezioni, il [[incendio del Reichstag|Reichstag fu incendiato]], evento strumentalmente attribuito ai comunisti. Con i nazisti insediati nel governo, [[Adolf Hitler]] fu in grado di far approvare il [[decreto
Un anno dopo, a metà agosto 1933, fu arrestato a Berlino dai nazisti e incarcerato. Durante la detenzione, fu sottoposto a torture nelle prigioni della [[Gestapo]], la
Dopo il rilascio, si recò immediatamente ad Amburgo, dove trovò lavoro in un cantiere navale e riprese i contatti con gli amici [[Bernhard Bästlein]] e [[Robert Abshagen]]. Con loro formò il gruppo di resistenza comunista, meglio noto come [[Gruppo Bästlein-Jacob-Abshagen]]. Anche in questo caso si occupò di agitazione e propaganda, producendo volantini e altre pubblicazioni. Iniziò anche a creare un archivio per il gruppo, che nascose con l'aiuto dell'amico Otto Gröllmann, scenografo al Thalia Theater di Amburgo, e andato perduto.<ref name="stolper" /><ref name="uni-hh">{{Cita web |url=http://www1.uni-hamburg.de/rz3a035//raboisen.html |titolo=Buildings Integral to the Former Life and/or Persecution of Jews in Hamburg - Neustadt/St. Pauli — Thalia Theater |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080316155409/http://www1.uni-hamburg.de/rz3a035/ |accesso=22 marzo 2010}}</ref>
==== Gli anni a Berlino ====
Dopo l'ondata di arresti ad Amburgo nell'ottobre 1942, che coinvolse anche Bästlein e Abshagen, Jacob fuggì e si recò a Berlino, dove continuò la sua attività clandestina. Nel 1943 costituì un altro gruppo di resistenza, questa volta con [[Anton Saefkow]]. Bästlein riuscì a fuggire dal carcere durante un bombardamento nel 1944 e incontrò casualmente Jacob, unendosi a loro per formare l'[[Organizzazione Saefkow-Jacob-Bästlein]],<ref name="kauperts" /> denominata anche "Direzione operativa del Partito Comunista in Germania". Questo nuovo gruppo rappresentò uno dei più grandi gruppi di resistenza in Germania.<ref name="Benz" /><ref name="neumann">{{Cita web |autore=Annette Neumann |url=http://netkey40.igmetall.de/homepages/vst_berlin_neu/hochgeladenedateien/Dokumente/News/News%2021.1.09/02_Vortrag-Dr.Neumann.pdf |titolo=Lecture on Saefkow-Jacob-Bästlein Organization |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120304083827/http://netkey40.igmetall.de/homepages/vst_berlin_neu/hochgeladenedateien/Dokumente/News/News%2021.1.09/02_Vortrag-Dr.Neumann.pdf |formato=PDF |sito=[[IG Metall]] |accesso=15 marzo 2010 |lingua=de}}</ref> Il loro impegno principale consisteva nella diffusione di informazioni ottenute dai giornali stranieri e dalle trasmissioni radiofoniche da Mosca.
Organizzarono anche il
Jacob visse in clandestinità a Berlino per quasi due anni, spostandosi frequentemente (circa 30 volte in 18 mesi)<ref name="uz-hf" /> e mantenendo un comportamento molto silenzioso durante il giorno per non essere scoperto. La clandestinità lo costrinse anche a stare lontano dai bombardamenti e a non cercare rifugio nei bunker.<ref name="stolper" />
Nell'aprile 1944, i socialdemocratici [[Adolf Reichwein]] e [[Julius Leber]], membri del [[Circolo di Kreisau]], presero contatto con Saefkow e Jacob per discutere la partecipazione nella loro organizzazione comunista per il [[complotto del 20 luglio]] per l'assassinio di Adolf Hitler.<ref name="gdw" /> Ciò avvenne con la conoscenza e l'accordo di [[Claus von Stauffenberg]]:<ref name="stolper" /> ci fu un incontro con Reichwein e Leber il 22 giugno 1944<ref>{{Cita libro |autore=Hans Rothfels |url=https://books.google.com/books?id=qzee-z_DUs8C |titolo=The German Opposition to Hitler |editore=Garden City Press |città=Letchworth |anno=1962}}</ref> nell'appartamento del dottor Rudolf Schmid. Successivamente, Jacob e Leber, che si erano conosciuti a Sachsenhausen e avevano instaurato un buon rapporto di fiducia reciproca, si incontrarono nuovamente. Secondo lo storico Peter Steinbach, erano consapevoli che questa resistenza militare era uno sforzo senza un'ampia base di sostegno e che i leader dello SPD e del KPD, così come i sindacati, possedevano i contatti necessari per trasformarla in un atto di resistenza con un sostegno più solido.{{cn}}
Il 4 luglio 1944 fu programmato un ulteriore incontro per discutere di misure concrete. Tuttavia, furono denunciati da un informatore e, all'arrivo di Jacob, Saefkow e Reichwein sul luogo stabilito, la Gestapo li arrestò tutti. Leber fu arrestato pochi giorni dopo. Jacob fu condannato a morte dal
== Famiglia ==
[[File:Stamps of Germany (DDR) 1964, MiNr 1015.jpg|miniatura|Stamps of Germany (DDR) 1964, MiNr 1015]]
Jacob conobbe [[Katharina Jacob|Katharina Hochmuth]] (nata Emmermann) nella Lega dei Giovani Comunisti e la sposò. Si trasferì a vivere con lei e la figlia Ursel. Anche Katharina era politicamente attiva, era già stata più volte nei campi di concentramento e aveva scontato un anno di prigione. Aiutò Jacob nella raccolta di informazioni per i suoi volantini, che venivano trasportati a Berlino dal corriere Charlotte Groß.{{cn}}
Dopo che Jacob fu costretto a fuggire a Berlino nell'ottobre 1942, fu Charlotte Groß a portargli la notizia della nascita della figlia Ilse, avvenuta il 9 novembre 1942. Jacob vide la figlia solo una volta, in occasione di un viaggio di Katharina e dei suoi figli, durante il ritorno a casa trascorse segretamente una notte a Berlino.{{cn}}
La moglie di Jacob sopravvisse alla guerra e si impegnò attivamente nell'
{{citazione|55 milioni di persone in Germania e in Europa furono annientate; gasate, cadute al fronte, morte nei luoghi in cui vivevano. Non ci si dovrebbe forse chiedere se le loro morti abbiano avuto uno scopo? [...] I combattenti della Resistenza misero a repentaglio la propria vita per l'umanità e la pace. Mio marito cadde su questo fronte. Anch'io seguii la mia coscienza e le mie convinzioni. La decisione non fu facile. Ma vedere il male e non fare nulla? Dovevo essere in grado di guardarmi allo specchio e guardare i miei figli.|Katharina Jacob|55 million people in Germany and Europe were wiped out; gassed, fallen on the front lines, died where they lived. Should one not ask here if their deaths had any purpose? ... The Resistance fighters put their lives on the line for humanity and peace. My husband fell on this front. I also followed my conscience and convictions. The decision was not easy. But to see wrong and do nothing about it? I had to be able to face myself and my children.|en}}
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== Memoria ==
Nel 1975 il quartiere Lichtenberg di Berlino ha dedicato una strada a Franz Jacob.<ref>{{Cita web |url=https://maps.google.com/maps?f=q&source=s_q&hl=en&geocode=&q=franz-jacob-str.,+berlin,+germany&sll=52.528631,13.481037&sspn=0.011918,0.01884&ie=UTF8&hq=&hnear=Franz-Jacob-Stra%C3%9Fe,+Lichtenberg+10369+Berlin,+Germany&ll=52.528206,13.466771&spn=0.011919,0.01884&t=h&z=16 |titolo=Map link to Franz-Jacob-Str., Berlin. |sito=Google Maps |accesso=22 marzo 2010}}</ref> Anche la città di Rostock ha intitolato una strada a Jacob.<ref>{{Cita web |url=https://maps.google.com/maps?hl=en&q=rostock+%22franz-jacob-strasse&ie=UTF8&hq=&hnear=Franz-Jacob-Stra%C3%9Fe,+Reutershagen+18069+Rostock,+Mecklenburg-Vorpommern,+Germany&t=h&z=16 |titolo=Map link to Franz-Jacob-Straße, Rostock. |sito=Google Maps |accesso=30 marzo 2010}}</ref> Ad Amburgo è stata posta una [[stolperstein]] in Jarrestraße 21 in sua memoria, luogo dove visse con la moglie e la famiglia.<ref name="stolper" />
== Note ==
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