Protoscaphirhynchus: differenze tra le versioni
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== Descrizione ==
Il materiale fossile di ''Protoscaphirhynchus squamosus'' è molto incompleto, e gran parte dello scheletro non si è preservato, il che rende difficile fornire una diagnosi dettagliata. Wilimovsky (1956) descrisse il genere basandosi sulla presenza di scaglie lungo tutto il corpo e su una testa relativamente corta, caratteristiche considerate uniche tra gli acipenseridi.<ref name="Wilimovsky, N. J 1956">Wilimovsky, N. J. 1956. Protoscaphirhynchus squamosus, a new stur-geon from the Upper Cretaceous of Montana. Journal of Paleontology,30:1205–1208</ref> Tuttavia, la scarsa conservazione del reperto ha reso in seguito queste osservazioni difficilmente verificabili.<ref name="Hilton, Eric J. 2006">Hilton, Eric J.; Grande, Lance (2006). "Review of the Fossil Record of Sturgeons, Family Acipenseridae (Actinopterygii: Acipenseriformes), from North America". Journal of Paleontology. 80 (4): 672–683.</ref>
L’esemplare noto ha una lunghezza stimata tra i 60 e i 70 centimetri. Le poche caratteristiche morfologiche identificabili includono una robusta spina della pinna pettorale, uno scudo cardiaco formato da espansioni ventrali delle ossa cleitrali e una regione peduncolare caudale simile a quella del genere vivente ''[[Scaphirhynchus]]''. Tali elementi confermano l’appartenenza di questo genere agli Acipenseridae.<ref
== Contesto paleoambientale ==
''Protoscaphirhynchus'' è stato scoperto insieme ad altri pesci fossili come ''[[Paleopsephurus]] wilsoni'', all’interno dei sedimenti che contenevano anche un esemplare di dinosauro adrosauride. Questo ritrovamento congiunto suggerisce l'esistenza di ambienti fluviali ricchi di biodiversità nel tardo Cretaceo nordamericano.<ref
== Stato tassonomico ==
''Protoscaphirhynchus squamosus'' venne descritto per la prima volta da Wilimovsky nel 1956.<ref
== Note ==
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