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Laura Towne Merrick (Hallowell, 18 settembre 1840 – Firenze, 4 luglio 1926) è stata una filantropa americana, vissuta in provincia di Pistoia dalla fine dell'Ottocento.
== '''Gli anni negli Stati Uniti d'America''' ==
'''''Origini familiari'''''▼
▲=== '''''Origini familiari''''' ===
Laura, figlia di Samuel Vaughan Merrick e Sarah Thomas, nacque ad Hallowell (Maine) il 18 settembre 1842 e visse a Philadelphia, nel sobborgo di Germantown, fino alla fine degli anni Ottanta del XIX secolo.
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Possiamo far ricondurre il secondo cognome di Laura, Towne, a un socio del padre.
=== '''''I primi anni''''' ===
Non abbiamo notizie sull'istruzione di Laura e neppure sugli anni che trascorse in America.
Sul frontespizio di un libro conservato nella biblioteca di Papiano c'è un' annotazione del 1856, che fa riferimento all'ultimo anno della sua carriera scolastica.
=== '''''Laura e le scuole di ricamo a Philadelphia''''' ===
Coinvolgimento della Merrick all'interno di due corsi di ricamo sorti nella città di Philadelphia tra il 1876 e il 1880.
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I principi che costituivano le basi della scuola nata a Londra, prima, e a Philadelphia, poi, si ritrovano, sostanzialmente, nel regolamento della scuola che Laura fondò successivamente a Lamporecchio.
== '''L'Europa, il Grand Tour e l'Italia''' ==
I primi viaggi di Laura in Europa risalgono alla fine degli anni Sessanta dell'Ottocento.
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Quasi sicuramente si riferiscono al percorso dell'Orient Express, l'unico treno transnazionale presente in Europa nel 1886. In tal caso la tratta prevedeva la partenza da Parigi, fermate a Monaco, Vienna, Belgrado e la traversata del Danubio con il traghetto in direzione di Costantinopoli.
=== '''Gli anni alla Villa di Papiano, Lamporecchio''' ===
Laura conobbe Emilio Torrigiani a Parigi, intorno agli anni Ottanta dell'Ottocento.
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Quando decise di acquistare una propria residenza fuori città si affidò a Emilio Torrigiani, che la indirizzò verso un antico casale vicino al suo paese di origine: Papiano.
==== '''''La Villa di Papiano, detta la Villa "dell'Americana"''''' ====
Durante l'arco dell'Ottocento il casone di Papiano e i poderi annessi erano proprietà di un ramo della famiglia Torrigiani distinto da quello di Emilio.
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Nel 1955 un erede di Laura, J. V. Merrick III, vendette la proprietà a Mauro Venturini, figlio di Liberina Torrigiani e nipote di Alessandro. Con una clausola del contratto, l’erede della Merrick e le sorelle Polly e Catherine si riservarono soltanto il diritto di abitazione nel piano nobile per venti anni. Infatti, fino ai primi anni Settanta, i discendenti di Laura hanno continuato a trascorrere soggiorni più o meno lunghi a Papiano.
=== '''Filantropia''' ===
La signorina Merrick ricoprì un ruolo di rilievo nel paese di Lamporecchio, sia dal punto di vista culturale che sociale. Fu una importante filantropa: dette lavoro ad artigiani, operai e domestiche; sosteneva economicamente chi si trovava in situazioni di indigenza; sostenne la filarmonica comunale e la filodramatica; fondò una scuola femminile di ricamo nei primi anni del 1900.
== '''''La scuola di merletti e lavori femminili di Lamporecchio''''' ==
Nel primo decennio del Novecento, Laura Towne Merrick istituì una scuola di ricamo, la “Scuola di merletti e lavori femminili di Lamporecchio”, della quale si è conservato il regolamento stampato nel 1911.
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Fino agli anni Sessanta, le ordinazioni dall’America arrivavano a Papiano direttamente a Virginia Torrigiani, la dama di compagnia della Merrick; Virginia, che ricamava ma non il punto Lamporecchio, le trasmetteva alle ricamatrici che in quel momento erano disponibili. La stoffa veniva acquistata a Pistoia "sulla Sala", dal Camici, uno storico commerciante di tessuti che faceva da capofila per tutte le ricamatrici. La ditta “Camici Leone e figlio” esiste ancora oggi e si trova al numero 11 di via Fabbri.
=== '''''Rapporti con la banda comunale''''' ===
La Filarmonica di Lamporecchio, che era nata agli inizi dell’Ottocento, visse il periodo di massimo splendore nei decenni compresi tra la fine del secolo e l’ inizio di quello successivo.
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La nuova divisa era completa di sciabole, indossata dai musicisti in una fotografia di gruppo scattata agli inizi del Novecentok. L'immagine è in bianco e nero, ma la memoria orale qualcuno ricorda ancora come si presentasse la divisa. I pantaloni erano azzurri, decorati lateralmente da una striscia verticale rossa. Le giacche avevano i bottoni dorati, le cordicelle ornamentali sulle spalle. I cappelli somigliavano a quelli della legione straniera, con il pennacchio. Il decoro più inusuale, e probabilmente più prezioso, erano però le sciabole che i musicisti portavano appese alla cintura. Non si trattava di pezzi ornamentali, ma di vere e proprie armi.
=== '''''Finanziamenti alle società sportive locali''''' ===
Filantropa e benefattrice, Laura Towne Merrick ha generosamente sostenuto attività, enti e privati nel corso degli anni di cittadinanza lamporecchiana. I suoi finanziamenti percorsero le più svariate destinazioni; non mancarono nemmeno le società calcistiche.
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Nell'archivio privato della villa sono conservate, in una busta che recita "Contiene n°10 azioni di £25 ciascuna della Società Sportiva Lampo di Lamporecchio", le azioni acquistate nel giugno 1925 "pro Campo Sportivo", come si legge a sinistra. In calce, la firma del Segretario (?), del Cassiere (A. Lassi) e del Presidente (Manni).
=== '''''L. Merrick in rapporto alla realtà sociale di Lamporecchio: la Società Operaia di Mutuo Soccorso, le donazioni''''' ===
La comunità di Lamporecchio provava nei confronti di Laura Merrick una profonda riconoscenza. Grazie al suo interessamento e alla sua generosità poterono affermarsi in paese alcune associazioni a carattere sociale ed educativo che segnarono positivamente i primi decenni del Novecento.
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Altre lettere documentano una specifica richiesta da parte della Società Sportiva Libertas di Porciano: desiderando vestire in costume la squadra locale di calcio, ma non avendo le risorse finanziarie necessarie per farlo, si rivolse alla signora per far fronte alla spesa.
=== '''''Firenze''''' ===
La prima residenza in Toscana della quale siamo a conoscenza è un appartamento preso in affitto a Firenze sul Lungarno Corsini, preso in affitto negli anni fra il 1891 e il 1893 circa.
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Con il passare degli anni e il sopraggiungere di problemi di salute diversi da quelli oculistici che l'avevano avvicinata alla campagna, la casa in città si dimostrò la residenza più adeguata; il suo decesso, nel 1926, avvenne qui.
=== '''''Laura Merrick a Roma''''' ===
La sua prima residenza risulta essere stata al numero tre di via Balbo; le ricevute di pagamento di affitto coprono il periodo compreso tra il mese di aprile del 1902 e quello di marzo del 1904; la proprietaria del villino era la signora Anna Tommasi Crudeli.
Nel maggio 1905, infine, la Merrick acquistò dal signor Franzosini una palazzina dotata di giardino al numero quarantuno della via Sallustiana e la vendette nel 1911.
== '''''Morte e sepoltura''''' ==
Laura Merrick è deceduta a Firenze il 4 luglio del 1926, nella sua villetta al numero 57 del viale Milton, a Firenze.
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Temporaneamente la salma venne tumulata all’interno del Cimitero degli Allori, sulla via Senese, in attesa della decisione dei parenti come disposizione definitiva. Per quanto riguarda lo spostamento della salma, non sono stati reperiti ancora dati certi, ma è stata rintracciata la sua tomba a Philadelphia: Laura fu sepolta il 1° settembre al Laurel Hill Cemetery, un cimitero monumentale situato nella parte Nord della città. La sua tomba è realizzata in pietra grigia e ha la forma di una croce celtica. Sul basamento a colonna sono incisi il suo nome, l'anno di nascita e quello di morte.
=== '''''La Villa di Papiano dopo la morte di Laura T. Merrick''''' ===
Nell'appartamento di Laura sono conservati la sua corrispondenza privata, vestiti e oggetti personali.
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La villa è inserita nel circuito delle Case della Memoria, e Case di Cittadini Illustri.
== '''Bibliografia''' ==
Michela Cammilli, ''Laura Towne Merrick a Papiano. La cultura anglo-americana nella Toscana di fine Ottocento'', Lamporecchio, Associazione Culturale Orizzonti, 2012
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