Augusto Del Noce: differenze tra le versioni

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Argomentò l'incompatibilità di [[marxismo]], (da intendere: bolscevismo post/bolscevismi)
[[umanesimo]], ed altri sistemi di pensiero che propugnavano la liberazione secolare dell'uomo, con la [[dottrina cristiana]].<ref>{{senza fonte|Affermava_ che «solo il [[Redentore]] può emancipare»}}.</ref> Sostenne tenacemente, per tali motivi, l'impossibilità del dialogo tra cattolici e comunisti
( da intendere: bolscevismo post/bolscevismi) e previde il "suicidio della rivoluzione" (1978). Studioso del [[fascismo]], sostenne che tale ideologia fosse peraltro in continuità con il [[comunismo]] ( da intendere: bolscevismo post/bolscevismi) e fosse anch'esso un momento della [[secolarizzazione]] della modernità. Sostenne, inoltre, l'esistenza di molti punti di contatto tra il [[fascismo]] e il pensiero dei ''[[Sessantotto|sessantottini]]''.
 
[[Filosofia politica|Filosofo della politica]], preconizzò la crisi del [[socialismo reale]] cioè delle società bolsceviche post-bolsceviche, mentre esso viveva la sua massima espansione a livello mondiale. Argomentò che tale sistema, da una parte applicava coerentemente una parte delle prospettive socialiste, ma dall'altra negava le premesse di queste: ciò in quanto - mostrava Del Noce - lo stesso sistema di Marx si basava sulla contraddizione tra [[dialettica]] e [[materialismo storico]]. Ribadiva infine la necessità dei valori di verità e di [[morale|moralità]].