Utente:NoemiMcc/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiunto contenuto + Note
m Inserito note, rivisto contenuto
Riga 39:
In questo periodo, durante il quale si intensificarono le iniziative del movimento emancipazionista a sostegno del suffragio femminile, il suo impegno si orientò verso la promozione dell'istruzione sociale e politica delle donne. Nel 1906 fondò il circolo "L’Alleanza Femminile", da cui prese vita pochi mesi dopo il settimanale ''L’Alleanza: Giornale settimanale politico letterario per l’istruzione sociale e politica della donna'', uno dei periodici emancipazionisti più completi e "tra i più longevi dell’età giolittiana".<ref>{{Cita libro|autore=Annarita Buttafuoco|titolo=Cronache femminili. Temi e momenti della stampa emancipazionista in Italia dall’Unità al Fascismo|anno=1988|editore=Dipartimento di Studi Storico-Sociali e Filosofici Università degli Studi di Siena,|città=Siena|p=113}}</ref> Diretto da Baricelli e pubblicato dal 1906 al 1911, ebbe tra le collaboratrici numerose figure di punta del femminismo italiano, tra cui [[Linda Malnati]], [[Emilia Mariani]], [[Maria Pasolini Ponti|Maria Pasolini]], [[Paolina Schiff]], [[Teresa Labriola]], [[Giselda Brebbia]], [[Bice Sacchi]], [[Anna Franchi]].<ref>{{Cita|Telli|p. 54}}</ref>
 
Nel 1910 il settimanale si divise in due sedi, una a Pavia, sotto la sua guida, e una a Milano, diretta da [[Abigaille Zanetta]]. Tra le due anime del progetto emersero divergenze significative: Baricelli, sostenevasostenitrice di una linea inclusiva, rivolta a tutte le donne indipendentemente dall'appartenenza politica, mentrevoleva fare del giornale il punto di riferimento per le donne delle diverse correnti del movimento e dei vari comitati pro suffragio; Zanetta, più vicina alle posizioni di Anna Kuliscioff, propendeva per una netta separazione dal suffragismo di matrice borghese. Queste tensioni riflettevano un più ampio dibattito interno al movimento femminile e al socialismo italiano e contribuirono a un progressivo distacco di Baricelli dal Partito Socialista.<ref>{{Cita namepubblicazione|autore="Perry Willson|anno=2019|titolo=Confusione terminologica:1 "femminismo” ed “emancipazionismo” nell’Italia liberale|rivista=Italia Contemporanea|editore=|numero=290|p=213|cid=Willson}}</ref>
 
Già da tempo critica nei confronti di quello che definiva il "maschilismo" socialista, Baricelli si era espressa pubblicamente contro l'atteggiamento di Filippo Turati, che l’8 aprile 1910 aveva definito le donne "prive di mentalità politica". In un articolo di risposta, l'insegnante cremonese attribuì tale condizione non a una mancanza naturale, ma alla responsabilità degli stessi socialisti, accusati di non impegnarsi attivamente per superare i pregiudizi esistenti.
Riga 50:
Durante l'esperienza padovana condusse un'indagine sulle condizioni del lavoro femminile nella provincia, pubblicando dati sul numero delle operaie occupate, su salari, orari, multe e tipologie di impiego. Le sue conclusioni denunciarono una situazione sconfortante, caratterizzata dall’assenza di forme di previdenza e dalle difficoltà nell’organizzazione sindacale delle lavoratrici: «Di previdenza per malattia o per vecchiaia nessuna traccia, le organizzazioni di resistenza sono lettera morta. I tentativi fatti per riunire in lega le lavoratrici naufragarono tutti per l'opera deleteria delle egoiste e delle fanatiche sobillate dai preti».<ref>{{Cita web|autore=Barbara Paknazar|url=https://ilbolive.unipd.it/it/news/cultura/grandi-battaglie-donne-lavoratrici|titolo=Le grandi battaglie per le donne lavoratrici}}</ref>
 
Nel 1914 venne trasferita a Torino presso la Regia Scuola complementare autonoma «Margherita di Savoia» e, dopo un breve ritorno all'''Anguissola'' di Cremona, nel 1919 assunse l'incarico di preside pressodove l'Istitutorimase Magistraleper dicinque Bellunoanni.
 
Il dissenso con la linea del partito si approfondì negli anni successivi, fino alla rottura definitiva nel 1915, quando Baricelli assunse posizioni apertamente interventiste, in contrasto con l'orientamento neutralista del PSI. Nello stesso anno fondò il giornale ''L’Alleanza Interventista'', segnando una netta svolta rispetto al precedente impegno socialista.<ref name=":4" />
 
=== Ultimi anni e conversione ===
Dopo l'esperienza torinese e la delusione dell'esperienza socialista, nel 1919 Baricelli, fece ritorno a Cremona. Dada sempre abituata ad una vita politica attiva, cambiò radicalmente atteggiamento nei confronti degli eventi di quegli anni, scegliendo il silenzio e l'estraneità. <ref>{{Cita|Telli|pp. 54, 116}}</ref>
 
RipreseDopo l'insegnamentoalcuni pressoanni latrascorsi Scuolaa Normaleinsegnare femminilea "Sofonisba Anguissola" fino al 1923Cremona, quando venne trasferita a Belluno, dove concluse la carriera scolastica assumendocome incarichipreside direttividi un istituto magistrale. Nel 1931 tornòfece ritorno a Cremona.<ref name=":4" />
 
Negli anni successiviseguenti si riavvicinò alla religione cattolica. Tra la fine del 1934 e l'inizio del 1935 entrò come ospite pagante nell’Istituto del "Buon Pastore" di Cremona, dove trascorse gli ultimi undici anni della sua vita, dedicandosi all’istruzione delle giovani ospiti e ad attività religiose.<ref name=":0">{{Cita sito|url=https://liberliber.it/autori/autori-b/carmela-baricelli/|titolo=Carmela Baricelli|accesso=}}</ref>
 
Nel 1941 scrisse il libro autobiografico ''Ritorno alla fede sulle vie del Vangelo''.<ref>{{Cita libro|autore=Carmela Baricelli|titolo=Ritorno alla fede sulle vie del Vangelo : uno sguardo sul mondo|anno=1941|editore=Tip. Editrice Vescovile Queriniana|città=Brescia}}</ref>Morì il 14 aprile 1946.<ref name=":0" />
 
== Opere ==
Morì il 14 aprile 1946.<ref name=":0" />
 
=== Produzione letteraria ===
Oltre che giornalista, Baricelli fu anche una scrittrice di manuali di divulgazione, specie per l'istruzione femminile, e di drammi e romanzi.<ref name=":4" />
 
==== Manuali e Antologie ====
 
* ''L'istruzione popolare. Libro di lettura per operai e contadini,'' (Cremona, Tip. Sociale, 1894)
* ''Tra fiori e messi. Guida alla pratica dell'apprendimento dell'arte del comporre ed all'acquisto delle idee'', Pavia, Ottani, (1900)
* ''Serto muliebre. Creazioni femminili de' nostri maggiori poeti'', Pavia, Stab. D'arti Grafiche Ottani-Bernasconi, (1904)
* ''Per la scuola e per la vita. Antologia ad uso speciale delle scuole medie femminili'', Pavia, A. Boerchio, (1910)
 
==== Romanzi ====
 
* ''Una coscienza. Dramma romantico in quattro atti'', Cremona, Tip. Lit. Fezzi, 1903
* ''I vinti, ovvero il Genio oppresso'', Pavia, Tip. Succ. Ottani-Bernasconi, 1907
* ''Il poema venduto.'' ''Seguito del romanzo'' ''I vinti''. Pavia, Ottani-Bernasconi, 1911
* ''Ritorno alla fede sulle vie del Vangelo. Uno sguardo sul mondo'', Brescia, Tip. Editrice Vescovile “Queriniana” dell’istituto Artigianelli, 1941
 
== Note ==