== I negoziati intergovernativi di New York sulla riforma del Consiglio di sicurezza ==
Nel febbraio 2009 (in conformità con unala decisione dell62/577 adottata dall'AG nel settembre 2008) sono cominciati a New York i negoziati intergovernativi sulla riforma del Consiglio di sicurezza (intergovernmental negotiacions /IGN), anell'ambito margine della sessione informale dell'Assemblea Generale. In occasione dei suddetti negoziati ai gruppi negoziali sopra menzionati si aggiunse inizialmente anche lo [[Small Five]]. Da allora i negoziati si sono tenuti ogni anno, in base alla rollover resolution adottata dall' Assemblea Generale al termine di ciascuna sessione.
In occasione dei suddetti negoziati ai gruppi sopra menzionati si è aggiunto lo [[Small Five]].
IlNella grupponuova UfCproposta sipresentata èil allineato20 allaaprile posizione2009 italianadal (sestoRappresentante contribuentePermanente dell'ONU), illustrata dal rappresentante permanenteItalia presso l'ONU, Amb. [[Giulio Terzi di Sant'Agata]].,<ref>[https://italyun.esteri.it/rappresentanza_onu/en/comunicazione/archivio-news/2009-03-24-terzi.html Statement by the Permanent Representative of Italy H.E. Ambassador Giulio Terzi di Sant’Agata (March 24, 2009) ]</ref> Ll'opposizione all'allargamento del numero dei membri permanenti sivenne fondaspiegata principalmente sullcon l'inopportunità di mantenere l'istituto del ''veto'', nato nel dopoguerra ma insensato dopo la fine della [[guerra fredda]]. Consci del carattere irrealistico della proposta di eliminare il veto (più realizzabile la restrizione dell'ambito di applicazione dello stesso o il vincolo del suo utilizzo a un obbligo di motivazione), i Paesi dell'UfC sostengono, tuttavia, l'inopportunità della creazione di Membri permanenti senza veto del CdS, che relegherebbe gli altri Stati alla condizione di membri di Serie B. Il Gruppo propose pertanto di incrementare il numero dei membri non permanenti per ciascun gruppo regionale, lasciando la decisione sulle modalità di elezione di tali seggi ai gruppi stessi. In particolare, erano proposte due opzioni alternative:1) un mandato di 3-5 anni senza possibilità di rielezione; 2) un mandato di due anni con possibilità di rielezione per un massimo di due volte consecutive. Venivano inoltre mantenuti i seggi di durata biennale, senza la possibilità di rielezione immediata, assegnati sia su base regionale che a piccoli e medi Paesi. Inoltre venivano reiterati i punti della proposta del 2005 relativi a: miglioramento dei metodi di lavoro del Consiglio i sicurezza, maggiore trasparenza e migliore coordinamento con l'Assemblea Generale. Infine, venne introdotto un meccanismo di revisione ogni 10-16 anni, che comprendeva una rivalutazione sia della composizione che dei metodi del lavoro del Consiglio di Sicurezza. Rispetto alle precedenti proposte, il nuovo modello testimoniava una maggiore flessibilità, indice della volontà di arrivare a una soluzione condivisa.
L'Italia propone che venga incrementato il numero dei membri non permanenti per ciascun gruppo regionale, lasciando la decisione sulle modalità di elezione di tali seggi ai gruppi stessi, due le opzioni alternative:
1) un mandato di 3-5 anni senza possibilità di rielezione;
2) un mandato di due anni con possibilità di rielezione per un massimo di due volte consecutive.
In vista del settantesimo anniversario della creazione dell' ONU nel 2015, ci fu un nuovo impulso nel process di riforma. A gennaio di quell'anno, il gruppo Ufc pubblicò un nuovo documento, intitolato "UN Security Council reform is possible. Uniting for Consensus is committed to this approach. Compromise to achieve broad-based consensus is needed, in cui riproponeva la proposta di "appropccio ntermedio", elaborata nel 2014 e incentrata sulla creazione di nuovi seggi a "lunga durata", assegnat8i ai Gruppi regionali (non a singoli Paesi) con possibilità di una rielezione immediata (oggi esclusa dallo Statuto ONU). Veniva altresì riaffermata la necessità di raggiungere un compromesso.
Oltre alle proposte menzionate, l'Italia e l'Ufc pongono questioni di metodo e premono per una maggiore trasparenza nei negoziati per la riforma del CdS.
Nonostante tali sforzi, in mancanza di un accordo complessivo, nel settembre 2025 l' assemblea Generale non potè far altro che approvare la consueta decisone di rolover che rinviava alla sessone successiva dell' UNGA a prosecuzione dei lavori dell' IGN.
== Note ==
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