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==== Programmi in corso ====
===== {{Bandiera|UGA}} UGA =====
Da Aprile 2021 Emergency opera in Uganda con il [[Centro di chirurgia pediatrica di Entebbe]].
 
===== {{Bandiera|AFG}} AFG =====
[[File:Emergency-hospital-anabah.jpg|thumb|Edificio di Emergency ad Anabah, in Afghanistan, con le montagne del [[Hindu Kush]] sullo sfondo.]]
Emergency è presente in Afghanistan con 3 centri chirurgici (a [[Kabul]], [[Distretto di Anaba|Anabah]] e [[Lashkar Gah]]), un centro di maternità con reparto [[Pediatria|pediatrico]] (ad Anabah) e una rete di 30 Posti di primo soccorso e Centri sanitari collegati ai suoi ospedali. Inoltre, Emergency garantisce assistenza medica ai detenuti delle principali carceri della capitale Kabul.
 
===== {{Bandiera|IRQ}}IRQ =====
In Iraq, Emergency gestisce un centro di produzione [[Protesi ortopedica|protesi]], riabilitazione e reintegrazione sociale a [[Sulaymaniyya]] ([[Kurdistan iracheno]]), aperto nel 1998. Inoltre, organizza dei corsi di formazione professionale per i pazienti e li aiuta nell'avvio di botteghe e piccole [[Cooperativa sociale|cooperative]] artigiane.
 
===== {{Bandiera|ITA}} ITA =====
In Italia, Emergency gestisce 3 poliambulatori, 3 ambulatori, 3 ambulatori mobili, 2 unità mobili e uno sportello di orientamento socio-sanitario<ref>{{Cita web |url=http://www.emergency.it/italia/polibus.html |titolo=Emergency - Cosa facciamo - Italia - Ambulatori mobili<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=20 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150408123813/http://www.emergency.it/italia/polibus.html |urlmorto=no }}</ref>:
* Nel 2006 Emergency ha aperto in Sicilia, a [[Palermo]], un Poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti, con o senza permesso di soggiorno, e a tutti coloro che ne abbiano bisogno. Un secondo Poliambulatorio ha cominciato le attività a [[Marghera]], in [[provincia di Venezia]], il 2 dicembre 2010. Il 15 luglio 2013 ha aperto il Poliambulatorio di [[Polistena]], in [[provincia di Reggio Calabria]], situato in un palazzo confiscato alla [['ndrangheta]]. Da marzo 2015 è attivo anche il Poliambulatorio di [[Castel Volturno]], e dal 1º settembre 2015 quello di [[Napoli]], nel [[quartiere]] [[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]].
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* Dal luglio 2013 Emergency offre assistenza socio-sanitaria ai migranti sbarcati sulle coste italiane; in particolare opera in [[Sicilia]] nei porti di [[Augusta (Italia)|Augusta]], [[Pozzallo]], [[Porto Empedocle]] e nei centri di accoglienza di Priolo, Villa Sikania e Rosolini.
 
===== {{Bandiera|CAF}} CAF =====
In [[Repubblica Centrafricana]], Emergency dal 2009 gestisce un Centro pediatrico nella capitale [[Bangui]]; il centro offre assistenza di base e di emergenza ai bambini fino ai 14 anni, assistenza prenatale e attività di educazione igienico-sanitaria rivolta alle famiglie.
 
Inoltre dal 2013, a seguito delle violenze dopo il [[Repubblica Centrafricana#Il golpe di Djotodia .282013.29|colpo di stato]], è attivo un team per la chirurgia di guerra e di emergenza, che ha riattivato le sale operatorie dell'ospedale pediatrico cittadino.
 
===== {{Bandiera|SLE}} SLE=====
[[File:Emergency Surgical Hospital - Sierra Leone.webm|thumb|thumbtime=1|{{cita testo|url=https://en.wikibooks.org/wiki/Development_Cooperation_Handbook/Stories/Emergency_Surgical_Hospital|titolo=Emergency Hospital in Sierra Leone}} ⇒ {{simbolo|Film-Camera.png|17}}.]]
In [[Sierra Leone]], Emergency gestisce un Centro chirurgico (dal 2001) e un Centro pediatrico (dal 2002) a [[Goderich]], nei sobborghi della capitale [[Freetown]].<ref name=faber/> A settembre 2014, per far fronte all'[[Epidemia di febbre emorragica di Ebola in Africa occidentale del 2014|epidemia di Ebola]] nel Paese ha aperto un Centro per la cura dei malati di Ebola a [[Lakka]], a pochi chilometri da Freetown, realizzato in collaborazione col [[Department for International Development|DFID]]<ref name="sierra">{{Cita web|autore = Emergency|url = http://www.emergency.it/sierraleone/ebola.html|titolo = Emergency in Sierre Leone|accesso = 20 aprile 2015|editore = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150427111525/http://www.emergency.it/sierraleone/ebola.html|urlmorto = no}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Department for International Development|url = http://devtracker.dfid.gov.uk/projects/GB-1-204838/transactions/|titolo = Emergency support to respond to the Ebola Virus Disease in Sierra Leone 2014 [GB-1-204838]|accesso = 20 aprile 2015|editore = |data = |citazione = To support to Lakka Ebola Treatment Centre in Sierra Leone - EMERGENCY|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160223181119/https://devtracker.dfid.gov.uk/projects/GB-1-204838/transactions/ |urlmorto = no}}</ref>, l'agenzia per la [[cooperazione internazionale]] del [[Regno Unito]]. Nei mesi successivi sono stati aperti un Posto di primo soccorso a [[Waterloo (Sierra Leone)|Waterloo]] e un Centro di cura da 100 posti a Goderich.<ref name="sierra"/>
 
===== {{Bandiera|SDN}} SDN =====
In [[Sudan]] Emergency gestisce dal 2007 il Centro ''Salam'' di cardiochirurgia a [[Khartum]] (nei pressi di Soba Hilla) e 2 centri pediatrici: uno (dal 2005) nel [[campo profughi]] di [[Mayo (Sudan)|Mayo]], nei sobborghi della capitale, e uno a [[Port Sudan]], sul [[mar Rosso]] (dal 2011).
 
==== Programmi completati ====
===== {{Bandiera|AFG }} AFG (2004-2013) =====
Programma di aiuti alle vedove di guerra con la distribuzione di bestiame per l'allevamento a 400 famiglie della [[Vallata del Panjshir|Valle del Panshir]] (2001).<br />
Avvio di un laboratorio di produzione di tappeti per favorire l'autonomia economica di donne, vedove o indigenti, della [[Valle del Panshir]] (2003-2007).
 
===== {{Bandiera|DZA}} DZA =====
Avvio di un Centro di riabilitazione e produzione [[protesi]] a [[Médéa|Medea]] (2003) trasferito alle autorità locali nel 2004.
 
===== {{Bandiera|AGO}}ago =====
Ristrutturazione, equipaggiamento e gestione per oltre un anno di due centri sanitari; formazione del personale nazionale (2003).
 
===== {{Bandiera|KHM}} KHM=====
Costruzione e gestione di un Centro chirurgico a [[Battambang]] e di 5 Posti di primo soccorso nel distretto di [[Samlot]] (1998). Nel 2012, con la consegna in gestione del centro di Battambang alle autorità locali, Emergency ha concluso il suo intervento in [[Cambogia]]. I posti di primo soccorso erano stati anch'essi consegnati alle autorità locali negli anni precedenti.
 
===== {{Bandiera|ERI}} ERI=====
Invio di un ''team'' chirurgico nell'ospedale ''Mekane Hiwet'' di [[Asmara]], su richiesta della Cooperazione Italiana. Il personale di Emergency ha curato le vittime del [[Guerra Etiopia-Eritrea|conflitto tra Etiopia ed Eritrea]] (2000).
 
===== {{Bandiera|IRQ}} IRQ=====
Costruzione e gestione di due centri chirurgici per vittime di guerra a [[Sulaymaniyya]] (1996) ed [[Erbil]] (1998) e di 22 posti di primo soccorso. Nel 2005 queste strutture sono state date in consegna alle autorità locali.<br />
Costruzione di un Centro di riabilitazione e produzione protesi a [[Diana (Iraq)|Diana]] (2000), dato in consegna alle autorità sanitarie locali.<br />
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Sostegno alla popolazione di [[Fallujah]] durante l'[[Prima battaglia di Falluja|assedio della città]], con distribuzione di generi di prima necessità, acqua e farmaci ai rappresentanti della comunità e all'ospedale cittadino (2004).
 
===== {{Bandiera|ITA}} ITA=====
Assistenza sanitaria in alcune carceri [[Lazio|laziali]] (2005-2007).
 
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Nella primavera del 2020, durante la pandemia da [[COVID-19]], Emergency ha operato e gestito l'ospedale da campo di Bergamo.<ref>{{Cita web|url=https://it.euronews.com/2020/04/03/covid-19-ecco-il-nuovo-ospedale-da-campo-realizzato-dagli-alpini-e-da-emergency|titolo=Covid-19: ecco il nuovo ospedale da campo a Bergamo|autore=Stefano De Michele|sito=euronews|data=3 aprile 2020|lingua=it|accesso=23 giugno 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lifegate.it/bergamo-emergency-coronavirus|titolo=Emergency gestisce l’ospedale da campo di Bergamo destinato al coronavirus|autore=Cecilia Bergamasco|sito=LifeGate|data=27 marzo 2020|accesso=23 giugno 2023}}</ref>
 
===== {{Bandiera|LBYlLBY}} LBY=====
Programma di chirurgia di guerra nella città di [[Misurata]] sotto assedio (2011).
 
Dall'ottobre 2015 all'agosto 2016<ref>{{Cita web |url=http://www.emergency.it/libia/index.html |titolo=Copia archiviata |accesso=29 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151016235621/http://www.emergency.it/libia/index.html |urlmorto=no }}</ref> Emergency ha attivato un Centro chirurgico per vittime di [[Seconda guerra civile in Libia|guerra]] a [[Gernada]], su richiesta del ministero della Sanità del governo di [[Tobruk]]. Il programma è stato interrotto per la mancata assicurazione da parte della autorità sui requisiti minimi di sicurezza dell'ospedale.<ref>{{Cita web |url=http://www.emergency.it/libia/emergency-interrompe-attivita-in-libia.html |titolo=Copia archiviata |accesso=16 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160913032438/http://www.emergency.it/libia/emergency-interrompe-attivita-in-libia.html |urlmorto=no }}</ref>
 
===== {{Bandiera|NIC}} NIC =====
Fornitura di farmaci alla ''Casa de la mujer'', una rete di dispensari che presta assistenza alle donne malate di tumore e [[diabete]] (2003-2004).
 
===== {{Bandiera|PSE}} PSE =====
Invio di un team chirurgico presso l'unità ortopedica dell'ospedale pubblico di [[Jenin]] (2003-2004).
 
===== {{Bandiera|RWA}} RWA =====
Primo intervento di Emergency (1994) - Ristrutturazione e riapertura dei reparti di chirurgia e di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di [[Kigali]].<ref>{{Cita web |url=http://milano.mentelocale.it/58860-milano-20-anni-emergency-guerra-fa-schifo/ |titolo=20 anni di Emergency. Cecilia Strada: «La guerra fa schifo». Intervista, mentelocale.it |accesso=6 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140606233733/http://milano.mentelocale.it/58860-milano-20-anni-emergency-guerra-fa-schifo/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
===== {{Bandiera|SRB}}SRB =====
Sostegno all'[[orfanotrofio]] ''Jova Jovanovic Zmaj'' di [[Belgrado]] (1999).
 
===== {{Bandiera|LKA}} LKA =====
In seguito allo [[Tsunami dell'oceano Indiano del 2004|tsunami del 2004]], forniture di materiale all'ospedale di [[Kalutara]] (2005), distribuzione di barche a motore, canoe e reti da pesca ai pescatori del villaggio di [[Punochchimunai]] e di kit scolastici agli studenti (2005), ricostruzione di 91 abitazioni (2005-2008).
 
===== {{Bandiera|SDN}} SDN =====
Ricostruito e allestito il reparto di Chirurgia d'urgenza dell'ospedale di [[Al Fashir]] in [[Nord Darfur]] (2004). Il reparto è stato trasferito al ministero della Sanità nell'agosto 2005.