Claudio Scajola: differenze tra le versioni

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| predecessore7 = [[Giuseppe Pisanu]]
| successore7 = [[Stefano Caldoro]]
| carica8 = [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|Ministro dell'interno]]<br><small>[[Dipartimento della protezione civile|con delega alla Protezione Civile]]</small><ref>Dal 21 settembre 2001</ref>
| mandatoinizio8 = 11 giugno 2001
| mandatofine8 = 3 luglio 2002
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| mandatoinizio11 = 9 maggio 1996
| mandatofine11 = 14 marzo 2013
| partito = {{abbr|Polis}} <small>(dal 2018)</small><br>''In precedenza'':<br>[[Democrazia Cristiana|DC]] <small>(1980-1994)</small><br>[[Indipendente (politica)|Ind.]] di [[Centrismo|cx]] <small>(1994-1995)</small><br>[[Forza Italia (1994)|FI]] <small>(1995-2009)</small><br>[[Il Popolo della Libertà|PdL]] <small>(2009-2013)</small><br>[[Forza Italia (2013)|FI]] <small>(2013-2015)</small><br>[[Partito Radicale Transnazionale|PRT]] <small>(2015-2018)</small>
| titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
| alma mater = [[Università di Genova]]
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| incarichi11 = '''XV legislatura:'''
*[[Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti#Presidenti|Presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti]] <small>(dal 11/07/2006 al 11/10/2007)</small>
*[[Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica#Presidenti|Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica]] <small>(dal 12/10/2007 al 28/04/2008)</small>
| legislatura11 = {{NumLegRepubblica|D|XIII|XIV|XV|XVI}}
| sito11 = http://leg16.camera.it/29?shadow_deputato=50150&idpersona=50150
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Nel 1995 Scajola aderisce a [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] di [[Silvio Berlusconi]], ottenendo inizialmente l'incarico di coordinatore provinciale, con cui alle [[elezioni politiche in Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]] viene eletto deputato nel collegio uninominale Liguria 2 di Imperia della coalizione [[Polo per le Libertà]] con 35.443 voti (44,7%), facendo parte del consiglio direttivo del [[gruppo parlamentare]] di Forza Italia a [[Montecitorio]].
 
Scajola attribuisce l'adesione al partito di Berlusconi al suggerimento del padrino [[Paolo Emilio Taviani|Taviani]]<ref name="ReferenceA">Articolo de “Il Potere” – Il ricordo pagg. 24-25</ref>:{{citazione|<small>Nell’autunno del ’95 andai a trovarlo per chiedere il suo parere su una decisione che dovevo prendere a breve. Dopo la caduta della DC mi ero candidato a [[Imperia]] con una lista civica terzo polista. Grande successo al primo turno, ma la divisione dei moderati favorì la vittoria della sinistra. Ora si avvicinavano le probabili elezioni politiche. Berlusconi mi corteggiava... Che fare? Smettere di fare politica o seguire Berlusconi con Forza Italia? Lui mi guardò fissandomi, poi rispose: “Mi pare che quest’ultima sia per te l’unica scelta possibile”. È proprio in seguito a quella scelta che, divenuto deputato, iniziò il mio percorso politico romano, il coordinamento di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], la sua trasformazione con l’adesione al [[Partito Popolare Europeo]]</small><ref name="ReferenceA"/>.</small>}}
 
Il rapporto tra Scajola e Taviani nasce dall'amicizia con Ferdinando, padre di Claudio, attivo prima della guerra nell'Azione Cattolica e nel Partito Popolare. Politico ligure di riferimento, figura centrale della Democrazia Cristiana, storico e più volte Ministro, il senatore a vita Taviani fu, nel 1955, padrino di [[confermazione|cresima]]<ref>"Taviani ricoverato in gravi condizioni" - Quotidiano.net - 17 luglio 2001</ref><ref>"È morto il senatore Taviani 50 anni di crocevia della politica" - La repubblica.it - 18 giugno 2001</ref><ref name="ReferenceB">"Scajola raccoglie l'eredità di Taviani - La Repubblica.it - 24 maggio 2002</ref><ref>"Addio a Taviani, il partigiano tra i segreti del potere" - Corriere della Sera.it - 19 giugno 2001</ref><ref>"Oltre l'orizzonte" - pag. 25</ref> e nel 1978 testimone di nozze <ref>“Una piazza per Paolo Emilio Taviani” - Genova press del 13 ottobre 2005</ref><ref>"Oltre l'orizzonte" pag. 38</ref> di Scajola.
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La sera del 19 marzo 2002 a Bologna venne assassinato [[Marco Biagi]], [[giurista]] ed [[economista]] nonché [[consulente]] del [[Ministri del lavoro e delle politiche sociali della Repubblica Italiana|Ministro del lavoro e delle politiche sociali]] [[Roberto Maroni]], da parte di un commando delle [[Nuove Brigate Rosse]]. Scajola finì al centro delle polemiche poiché il ministero da lui diretto aveva tolto la scorta a Biagi, nonostante questi avesse manifestato preoccupazione per la propria vita. Per quanto riguarda le responsabilità relative alla mancata assegnazione della scorta a Biagi, autore del Libro Bianco sul lavoro, dagli atti giudiziari relativi all'inchiesta sull'uccisione di Biagi, è emerso che dal 25 luglio all'11 settembre 2000 il servizio di scorta per Biagi si estendeva a Bologna, Milano, Roma e Modena<ref>Volume "Oltre l'Orizzonte" pag. 183</ref>. A decidere a chi assegnare le scorte e a chi no, erano per legge i Comitati Provinciali per l'Ordine e la Sicurezza<ref>Volume "Oltre l'Orizzonte" pag. 200</ref>. Ed è quello di Roma, improvvisamente, che il 9 giugno 2001 revoca la scorta a Biagi. Biagi, che continuava a ricevere minacce di morte, inoltra la sua protesta e scrive ripetutamente ad amici delle istituzioni (ministri, prefetti e questori): [[Maurizio Sacconi]] (sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali), [[Stefano Parisi]] (direttore di Confindustria), [[Pier Ferdinando Casini]] (presidente della Camera), [[Sergio Iovino]] (prefetto di Bologna) e [[Roberto Maroni|Maroni]] stesso.<ref>Volume "Oltre l'Orizzonte"</ref>
 
Il 30 giugno [[2002]] il ''[[Corriere della Sera|]]''Corriere della Sera'']] e il [[Il Sole 24 Ore|''Sole 24 Ore'']] pubblicarono una chiacchierata tra Scajola (in visita ufficiale a [[Cipro]]) e alcuni giornalisti.<ref>{{Cita news |autore = [[Dino Martirano]] |url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/30/Scorta_negata_Biagi_sfogo_Scajola_co_0_02063010821.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/30/Scorta_negata_Biagi_sfogo_Scajola_co_0_02063010821.shtml|titolo = Scorta negata a Biagi, lo sfogo di Scajola |pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|giorno = 30 |mese = 06|anno = 2002 |p=3|accesso=19 marzo 2008}}</ref>
 
{{citazione|<small>A Bologna hanno colpito Biagi che era senza protezione ma se lì ci fosse stata la scorta i morti sarebbero stati tre. E poi vi chiedo: nella trattativa di queste settimane sull'articolo 18 quante persone dovremmo proteggere? Praticamente tutte». E a questo punto il ministro sorprende i presenti quando gli viene detto che Biagi era comunque una figura centrale nel dialogo sociale: protagonista del patto di Milano, coautore del Libro Bianco, consulente del ministero del Welfare, della Cisl, della Confindustria. C'è un attimo di silenzio, Scajola volta le spalle, si blocca, azzarda: «Non fatemi parlare. Figura centrale Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza.</small>}}
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Il 25 luglio, a meno di un mese dell'insediamento, per preservare gli equilibri di bilancio del Comune, Scajola vende le azioni possedute dell'[[Autostrada dei Fiori (azienda)|Autostrada dei Fiori S.p.A.]] pari allo 0,88% del capitale sociale alla società [[Società Autostrada Ligure Toscana|Salt S.p.A.]] al prezzo di 5,30 per azione per un incasso totale di 3.779.000 euro<ref>[http://www.imperiapost.it/337412/imperia-il-comune-cede-le-azioni-dellautofiori-spa-lannuncio-di-scajola-in-consiglio-vendute-a-3-milioni-e-700-mila-euro-preservati-gli-equilibri-di-bilancio IMPERIA: IL COMUNE CEDE LE AZIONI DELL’AUTOFIORI SPA. L’ANNUNCIO DI SCAJOLA IN CONSIGLIO: “VENDUTE A 3 MILIONI E 700 MILA EURO. PRESERVATI GLI EQUILIBRI DI BILANCIO”]</ref>. Il valore azionario concordato risulta superiore sia al valore patrimoniale di 5,189 €, sia a quello di 5,12 € indicato come base dell’asta del 2016, peraltro andata deserta, sia, ancora, alla precedente offerta che la Salt aveva fatto alla vecchia amministrazione [[Carlo Capacci|Capacci]] (4,85 €).<ref>[http://www.imperiapost.it/338027/vendita-azioni-autostrada-dei-fiori-lassessore-giribaldi-replica-a-imperia-al-centroofferta-congrua-superiore-al-valore-patrimoniale VENDITA AZIONI AUTOSTRADA DEI FIORI, L’ASSESSORE GIRIBALDI REPLICA A “IMPERIA AL CENTRO”: ” OFFERTA CONGRUA, SUPERIORE AL VALORE PATRIMONIALE”]</ref>
 
Il 15 ottobre 2018 fonda l'associazione politica ''Polis''<ref>{{Cita web|url=https://www.riviera24.it/2018/10/imperia-nasce-lassociazione-politica-del-sindaco-claudio-scajola-573670/|titolo=Imperia, nasce il "partito" del sindaco Claudio Scajola|sito=Riviera24|data=15 ottobre 2018|accesso=25 luglio 2020}}</ref> la quale, nel corso delle [[Elezioni regionali in Liguria del 2020|elezioni regionali liguri del 2020]], sostiene il Presidente uscente [[Giovanni Toti]] correndo in un'unica lista con [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] e [[Maurizio Lupi|Liguria Popolare]]; il suo candidato [[Luigi Sappa]] raccoglie 2.800 preferenze nella Provincia di Imperia arrivando primo ma non risultando eletto poiché la lista ottiene solo un seggio nella Provincia di Genova.<ref>{{Cita web|url=https://www.genova24.it/2020/08/regionali-i-moderati-corrono-insieme-anche-scajola-con-forza-italia-e-liguria-popolare-240621/|titolo=Regionali, i moderati corrono insieme: anche Scajola con Forza Italia e Liguria Popolare - Genova 24|sito=Genova24.it|data=10 agosto 2020|accesso=10 agosto 2020}}</ref> Il nipote Marco invece è rieletto tra le file della lista Toti..
 
==== Presidente della Provincia di Imperia e Incarichi nell'ANCI e nell'UPI ====
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L'8 maggio [[2014]] viene arrestato dalla [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] di [[Reggio Calabria]] con l'accusa di aver agevolato la latitanza verso il [[Libano]] dell'ex deputato [[Amedeo Matacena]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2014/05/08/news/arrestato_scajola-85533400/|titolo=Scajola arrestato dalla Dia: "Ha favorito la latitanza dell'ex deputato Matacena"|pubblicazione=la Repubblica|data=8 maggio 2014|accesso=8 maggio 2014}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Giovanni Bianconi e Fiorenza Sarzanini|url=http://www.corriere.it/cronache/14_maggio_10/lettera-gemayel-trovata-casa-scajola-lo-portiamo-libano-64a5a1f0-d805-11e3-8ef6-8a4c34e6c0bb.shtml|titolo=La lettera di Gemayel trovata in casa di Scajola: «Lo portiamo in Libano»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=10|mese=maggio|anno=2014|accesso=10 maggio 2014}}</ref>
 
Il 13 giugno [[2014]], dopo 36 giorni di reclusione nel carcere di Regina Coeli, il tribunale del Riesame di [[Reggio Calabria]] gli ha concesso gli arresti domiciliari accogliendo in parte il ricorso dei suoi legali, Giorgio Perroni ed Elisabetta Busuito. Resta invece in carcere Chiara Rizzo, la moglie di [[Amedeo Matacena]].<ref>[https://www.corriere.it/politica/14_giugno_13/scajola-arresti-domiciliari-resta-invece-carcere-matacena-a131aed2-f2d3-11e3-9109-f9f25fcc02f9.shtml Scajola agli arresti domiciliari Resta invece in carcere la Matacena]</ref> Nel dicembre [[2018]] il procuratore aggiunto di [[Reggio Calabria]] [[Giuseppe Lombardo (magistrato)|Giuseppe Lombardo]] con un'ordinanza ha riqualificato il capo d'imputazione, contestando a Scajola ''di avere agevolato un'associazione segreta collegata ad associazione di tipo mafioso ed armata... consentendo, o comunque agevolando, condotte delittuose diversificate.''<ref>[https://www.ilmessaggero.it/italia/inchiesta_su_scajola_per_la_fuga_di_matacena-4148965.html Scajola, si aggrava l&#039;accusa. Il pm: «Ha agevolato associazione segreta»]</ref><ref>[http://www.ansa.it/liguria/notizie/2019/02/18/scajola-chiese-aiuto-cosche-su-impregilo_5eeafdbc-cb3e-47b4-a0a7-b360676c2f96.html Scajola chiese aiuto cosche su Impregilo - Liguria - ANSA.it]</ref> Il 4 novembre 2019 il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, pur escludendo l’aggravante mafiosa, ha chiesto la condanna di Scajola a quattro anni e sei mesi di reclusione per aver aiutato l'ex parlamentare berlusconiano, ancora oggi latitante a Dubai. Il 24 gennaio 2020 viene condannato a 2 anni di reclusione con sospensione condizionale della pena per procurata inosservanza della pena mentre risulta caduta l'aggravante mafiosa.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_24/claudio-scajola-condanna-2-anni-l-ex-ministro-dell-interno-3c612f36-3ecd-11ea-8542-4d802b9e331b.shtml|titolo=Claudio Scajola e il caso Matacena: in primo grado condanna a 2 anni per l’ex ministro dell’Interno|autore=Carlo Macrì|sito=Corriere della Sera|data=24 gennaio 2020|accesso=24 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/01/24/news/processo_matacena_scajola_condannato_a_due_anni-246601108/|titolo=Reggio Calabria, processo Matacena, Scajola condannato a due anni ma non per mafia|sito=Repubblica.it|data=24 gennaio 2020|accesso=24 gennaio 2020}}</ref>
 
=== Caso Biagi: prescritto (2014-2015) ===
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|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 8 maggio 2008 – 4 maggio 2010
|precedente = [[Pier Luigi Bersani]]<br/>[[Paolo Gentiloni]]<br /><small>(Telecomunicazioni)</small><ref name="ReferenceD">Ministero accorpato a quello dello sviluppo economico.</ref>
|successivo = [[Paolo Romani]]
|note = <references />
}}
{{Box successione
Riga 386:
|periodo = 23 aprile 2005 – 17 maggio 2006
|precedente = [[Antonio Marzano]]
|successivo = [[Pier Luigi Bersani]]<ref name="ReferenceE">Rinominato Ministero dello sviluppo economico.</ref>
|note = <references />
}}
{{Box successione