Rifiuto: differenze tra le versioni

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{{L|tecnologia|marzo 2015|arg2=diritto}}
[[File:Vuilnis.JPG|thumb|upright=0.8|Rifiuti contenuti in un [[cassonetto]] nel 2004]]
I '''rifiuti''' sono materiali di scarto di svariate [[Antropizzazione|attività umane]]. Esempi tipici ne sono i [[rifiuti solidi urbani]], le [[acque reflue]] (contenenti [[Rifiuto organico umano|rifiuti corporei]]), il [[Ruscellamento|deflusso superficiale]] della [[pioggia]] in [[idrologia]] e in particolar modo nei sistemi di [[Fognatura|drenaggio urbano]], i [[Scoria radioattiva|rifiuti radioattivi]] e altri.
 
== Definizione normativa ==
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=== Unione europea ===
L'[[Unione europea]], con la [[direttiva europea|Direttiva]] n.2008/98/Ce del 19 novembre 2008 ([[Gazzetta ufficiale dell'Unione europea]] L312 del 22 novembre 2008) li definisce "''qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi''".<ref>[http://www.professionisti24.ilsole24oreprofessionistiilsole24ore.com/art/Professionisti24/Ambiente-e-Sicurezza/2008/11/rifiuti.shtml?uuid=bb891282-baf5-11dd-a2fd-575857747b1d&type=Libero Dalla nuova Direttiva sui rifiuti arriva la definizione di "sottoprodotto"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130731181436/http://www.professionisti24.ilsole24oreprofessionistiilsole24ore.com/art/Professionisti24/Ambiente-e-Sicurezza/2008/11/rifiuti.shtml?uuid=bb891282-baf5-11dd-a2fd-575857747b1d&type=Libero |data=31 luglio 2013 }}</ref>
Non sono considerati rifiuti i "sottoprodotti", ossia i residui ottenuti da un ciclo produttivo che soddisfano i requisiti elencati nell'art. 184-bis del D.lgs. 152/2006:
* la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;
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=== Italia ===
[[File:Landfill compactor.jpg|thumb|Pala motorizzata in azione in una discarica di tipo tradizionale]]
La definizione normativa in [[Italia]] è data dall'art. 183 del [[decreto legislativo]] 3 aprile 2006 n. 152 (cosiddetto ''[[Testo unico ambientale]]''<ref>{{normattiva|tipo=DLGS|giorno=03|mese=04|anno=2006|nunero=152|articolo=183}}</ref>), modificata dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 "''Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del [[Parlamento europeo]] e del [[Consiglio europeo|Consiglio]] del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive''". (10G0235) (GU n. 288 del 10-12-2010 - Suppl. Ordinario n.269):<ref>{{normattiva|tipo=DLGS|giorno=03|mese=12|anno=2010|numero=205}}</ref>
{{q|Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi}}
 
L'atto di "disfarsi" va inteso indipendentemente dal fatto che il bene possa potenzialmente essere oggetto di riutilizzo, diretto o previo intervento manipolativo. Secondo la [[Circolare]] del [[Ministero dell'Ambiente]] 28.06.1999 "disfarsi" equivale ad avviare un oggetto o sostanza ad operazioni di smaltimento o di recupero (rispettivamente allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006).
 
=== Canada ===
La produzione totale di rifiuti stimata in Canada è la più grande del mondo. Ha un totale annuo stimato di rifiuti è 1,325,480,289{{m|1325480289}} tonnellate. Data la popolazione canadese di 36,7 milioni, si tratta di uno spreco annuo stimato pro capite di 36,1 tonnellate<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/articles/markets-economy/090716/5-countries-produce-most-waste.asp|titolo=5 Countries That Produce the Most Waste|autore=Full Bio, rew Sebastian is the founder of ADS Insights He has 10+ years of experience in investing strategies, 7+ years writing about financial topics Learn about our editorial policies, rew Sebastian|sito=Investopedia|lingua=en|accesso=2021-08-24}}</ref>.
 
=== Bulgaria ===
Sebbene la Bulgaria abbia una popolazione di circa 7 milioni di persone, genera un po' più di spazzatura rispetto agli Stati Uniti, che hanno una popolazione di oltre 325 milioni di persone. Lo spreco annuo stimato pro capite in Bulgaria è di 26.7 tonnellate e il totale annuo stimato dei rifiuti è di 189,141.945{{m|1891945}} tonnellate.
 
La grande impresa edile bulgara è il principale produttore dei rifiuti del paese: l'industria da sola produce 172 milioni di tonnellate di rifiuti. Tra il 2010 e il 2016, la costruzione di immobili ha visto un aumento dell'attività del 16,4% nel Paese.<ref name=":0" />
 
=== Stati Uniti ===
Gli Stati Uniti hanno la terza popolazione più grande di tutti i paesi e hanno prodotto il maggior numero di rifiuti solidi urbani al mondo: nel 2017 sono stati generati 258 milioni di tonnellate di RSU. Il paese più popoloso del mondo, la Cina, invece, ha generato 210 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani nel 2017.20 La produzione di rifiuti pro capite tra gli americani è aumentata da 4,5 libbre per persona al giorno nel 2017 a 4,9 libbre per persona al giorno nel 2018.20 Nel corso di un anno, ciò equivale a circa 0,8 tonnellate metriche pro capite all'anno. La Banca Mondiale ha una categoria speciale per rifiuti industriali, medici, rifiuti elettronici, pericolosi e agricoli. Gli Stati Uniti hanno generato circa 8,4 miliardi di tonnellate in questa categoria di rifiuti nel 2017<ref name=":0" />.
 
=== Estonia ===
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=== Finlandia ===
La popolazione della Finlandia è di 5,5 milioni. I suoi rifiuti annuali stimati pro capite erano 16.,6 tonnellate e il totale stimato dei rifiuti annuali del paese era 91,698.449{{m|916449}} tonnellate in 2017.20 La Finlandia è uno dei paesi più ricchi del mondo. Il settore immobiliare ha registrato un enorme vantaggio grazie ai bassi tassi ipotecari e alla crescita dei centri urbani. In queste aree urbane è esplosa una crescente domanda di nuovi edifici, in particolare di piccoli appartamenti<ref name=":0" />.
 
=== Danimarca ===
La Danimarca è il più grande produttore di rifiuti urbani pro capite nell'Unione europea, con ogni abitante che ha generato una media di 844 chilogrammi di rifiuti nel 2019.20 Seguono Lussemburgo e Malta<ref name="statista.com">{{Cita web|url=https://www.statista.com/statistics/789638/production-waste-tons-by-inhabitant-union-european/|titolo=EU: waste generation per capita by country 2019|sito=Statista|lingua=en|accesso=2021-08-24}}</ref>.
 
== Classificazione ==
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== Rifiuti solidi urbani ==
{{Nota disambigua|il gruppo musicale|Rifiuti Solidi Urbani (gruppo musicale)|Rifiuti Solidi Urbani}}
[[File:CASSONETTI1180818A.jpg|thumb|upright=1.3|Cassonetti nel centro di [[Roma]] il 22 luglio 2018]]
I rifiuti solidi urbani sono una classe fortemente eterogenea; vengono abbreviati internazionalmente nell'acronimo MSW dall'inglese ''"Municipal Solid Waste"'' o dall'acronimo italiano RSU.
 
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* rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici delle seguenti tipologie:
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1. rifiuti organici;
carta e cartone;
 
plastica;
2. carta e cartone;
legno;
 
metallo;
3. plastica;
imballaggi compositi;
 
multimateriale;
4. legno;
vetro;
 
tessili;
5. metallo;
toner non contenenti sostanze pericolose;
 
ingombranti;
6. imballaggi compositi;
vernici, inchiostri, adesivi, resine non contenenti sostanze pericolose;
 
detergenti non contenenti sostanze pericolose;
7. multimateriale;
altri rifiuti non biodegradabili;
 
rifiuti urbani indifferenziati
8. vetro;
 
9. tessili;
 
10. toner non contenenti sostanze pericolose;
 
11. ingombranti;
 
12. vernici, inchiostri, adesivi, resine non contenenti sostanze pericolose;
 
13. detergenti non contenenti sostanze pericolose;
 
14. altri rifiuti non biodegradabili;
 
15. rifiuti urbani indifferenziati
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{{div col}}
1. musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto;
cinematografi e teatri;
 
autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta;
2. cinematografi e teatri;
campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi;
 
stabilimenti balneari;
3. autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta;
esposizioni, autosaloni;
 
alberghi con ristorante;
4. campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi;
alberghi senza ristorante;
 
case di cura e riposo;
5. stabilimenti balneari;
ospedali;
 
uffici, agenzie, studi professionali;
6. esposizioni, autosaloni;
banche ed istituti di credito;
 
negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli;
7. alberghi con ristorante;
edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze;
 
negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato;
8. alberghi senza ristorante;
banchi di mercato beni durevoli;
 
attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista;
9. case di cura e riposo;
attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista;
 
carrozzerie, autofficine, elettrauti;
10. ospedali;
attività artigianali di produzione beni specifici;
 
ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub;
11. uffici, agenzie, studi professionali;
mense, birrerie, hamburgerie;
 
bar, caffè, pasticcerie;
12. banche ed istituti di credito;
supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari;
 
plurilicenze alimentari e/o miste;
13. negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli;
ortofrutta, pescherie fiori e piante, pizza al taglio;
 
ipermercati di generi misti;
14. edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze;
banchi di mercato generi alimentari;
 
discoteche, night club;
15. negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato;
 
16. banchi di mercato beni durevoli;
 
17. attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista;
 
18. attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista;
 
19. carrozzerie, autofficine, elettrauti;
 
20. attività artigianali di produzione beni specifici;
 
21. ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub;
 
22. mense, birrerie, hamburgerie;
 
23. bar, caffè, pasticcerie;
 
24. supermercati, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari;
 
25. plurilicenze alimentari e/o miste;
 
26. ortofrutta, pescherie fiori e piante, pizza al taglio;
 
27. ipermercati di generi misti;
 
28. banchi di mercato generi alimentari;
 
29. discoteche, night club;
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== Gestione ==
{{Vedi anche|Gestione dei rifiuti}}
[[File:Waste generation per day per capita, September 2018.jpg20jpg|alt=Produzione di rifiuti misurata in chilogrammi per persona al giorno.|miniatura|290x290px|Produzione di rifiuti misurata in chilogrammi per persona al giorno<ref name="statista.com" />.]]
Per quanto riguarda il problema attuale della gestione (trattamento o recupero) dei rifiuti si rimanda alla voce specifica:
 
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{{q|L'articolo 177 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è sostituito dal seguente: Articolo 177 (Campo di applicazione e finalità)
 
1. La parte quarta del presente decreto disciplina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, anche in attuazione delle direttive comunitarie, in particolare della direttiva 2008/98/CE, prevedendo misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana, prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell'uso delle risorse e migliorandone l'efficacia.
 
2. La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse.
 
3. Sono fatte salve disposizioni specifiche, particolari o complementari, conformi ai principi di cui alla parte quarta del presente decreto adottate in attuazione di direttive comunitarie che disciplinano la gestione di determinate categorie di rifiuti.
 
4. I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e in particolare: a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora; b) senza causare inconvenienti da rumori o odori; c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente.|}}
 
== Note ==