Tempio malatestiano: differenze tra le versioni

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La quantità di riferimenti pagani è tale per cui Pio II riportò nei suoi Commentari: {{Citazione|Costruì un nobile tempio a Rimini in onore di San Francesco; ma lo riempì di tante opere pagane che non sembra un tempio di cristiani ma di infedeli adoratori dei demoni |[[papa Pio II]], Commentarii, p. 92<ref>{{cita libro |autore=Papa Enea Piccolomini |wkautore=Papa Pio II |titolo=Commentarii |url=http://imagohistoriae.filosofia.sns.it/imageView.php?workId=29&workSign=Piccolomini_Commentarii&selectStru=id2449857&imgNumber=55&imageField.x=20&imageField.y=11 |anno=1582 |città=Roma |p=92 |accesso=19 marzo 2014 |dataarchivio=20 marzo 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320011629/http://imagohistoriae.filosofia.sns.it/imageView.php?workId=29&workSign=Piccolomini_Commentarii&selectStru=id2449857&imgNumber=55&imageField.x=20&imageField.y=11 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita libro |autore1=Cetty Muscolino |autore2=Ferruccio Canali |titolo=Il tempio della meraviglia: gli interventi di restauro al Tempio Malatestiano per il Giubileo (1990 - 2000)| url=http://books.google.com/books?id=Yt0BhZLhwPMC&pg=PA14|anno=2007 |editore=Alinea Editrice |isbn=978-88-6055-183-2 |p=14 }}</ref> |Aedificavit tamen nobile templum Arimini in honorem divi Francisci; verum ita gentilibus operibus implevit ut non tam Christianorum quam Infidelium daemones templum esse videretur|lingua=la}}
[[File:Tempio Malatestiano (pre-war).jpg|thumb|Interno come appariva prima della guerra]]
[[File:Tempio Malatestiano 1944.jpg|thumb|Interno vista abside dopo i [[Operazione Olive|bombardamenti del 1944]]]]
 
Tuttavia sarebbe riduttivo leggere il tempio malatestiano solo come sfida personale, ma piuttosto come massima manifestazione di una raffinata cultura di tipo [[accademia neoplatonica|neoplatonico]], intellettuale e idealistica, intenzionalmente lontana dalla realtà, non timorosa di esprimersi attraverso un linguaggio, tra ethos apollineo e pathos dionisiaco, estraneo alla cristianità proprio in quello che doveva essere un tempio cristiano<ref>{{Cita libro | titolo=La rinascita del paganesimo antico e altri scritti 1917-1929 | nome=Aby | cognome=Walburg | editore=Nino Aragno Editore | anno=2008 | isbn=978-88-8419-251-6}}</ref>. La lettura dell'apparato del Tempio non si presenta affatto agevole. Tra le fonti letterarie ispiratrici si possono rinvenire [[Macrobio]], [[Platone]], [[Porfirio]], [[Giamblico]] e [[Gemisto Pletone]]<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Ethos apollineo e pathos dionisiaco nel cosmo Malatestiano |altri=da appunti di Aby Warburg e collaboratori del 1929 |rivista=Engramma |numero=35 |data=agosto–settembre 2004 |url=http://www.engramma.it/engramma_v4/homepage/35/sezion_alpha_omega/iii/25.html |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131111182112/http://www.engramma.it/engramma_v4/homepage/35/sezion_alpha_omega/iii/25.html |dataarchivio=11 novembre 2013 }}</ref>. [[Roberto Valturio]], membro della corte illuminata che circondava il Malatesta e che tanta parte ha avuto nella definizione del gusto e dei temi, ribadì nel ''De re militari'' che il Tempio era colmo di “simboli tratti dai più occulti penetrali della filosofia" che solo gli iniziati potevano penetrarne il significato<ref>C. Mitchell, ''The Imagery of the Tempio Malatestiano'', in «Studi Romagnoli», II, 1951, pp. 77-90; ''Il Tempio Malatestiano'', in Studi Malatestiani, cit., pp. 71-103.</ref>.