Utente:Lorenzo Brunelli WP/Sandbox: differenze tra le versioni

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=== Biografia ===
Figlio di Agostino Brunelli, ingegnere elettrotecnico presso l'Azienda Generale Servizi Municipalizzati (AGSM) e di Ida ..., coniugato con Maria Benciolini nel ...
 
Visse a Verona fino al completamento degli studi liceali; successivamente frequentò la facoltà di Fisica presso l'Università di Bologna dove si laureò in Fisica nel 1947, sotto la guida dei Professori Manlio Mando e [[Gilberto Bernardini|Gilberto Bernardini.]]
 
Dopo la laurea, seguì [[Gilberto Bernardini]] all’Università di Roma dove iniziò la carriera accademica; nel 1956, sotto la guida di [[Enrico Persico|Edoardo Amaldi]] e di [[Enrico Persico]] che teneva la cattedra di Fisica Superiore, iniziò un programma di ricerca sui plasmi <ref>[https://www.analysis-online.net/wp-content/uploads/2013/03/bonolis_magistrelli_fusione.pdf] LA NASCITA E GLI SVILUPPI DELLA RICERCA SUI PLASMI E SULLA FUSIONE NUCLEARE IN ITALIA di Luisa Bonolis e Franca Magistrelli - ANALYSIS Rivista di cultura e politica scientifica N. 3-4/2010, pag. 32 </ref>
Dopo la laurea, seguì [[Gilberto Bernardini]] all’Università di Roma dove iniziò la carriera accademica.
 
A seguito dell'incarico ricevuto da [[Edoardo Amaldi]] e sotto la guida di [[Enrico Persico]] COMPLETARE
 
=== Attività di ricerca ===
perLa prima attività svolta riguardava lo studio dei [[raggi cosmici]] conducendo diversi esperimenti anche al Laboratorio di Testa Grigia (gruppo del Cervino) a 3500 m slm, assieme al fisico [[Sebastiano Sciuti]], sotto la guida di [[Gilberto Bernardini]] e [[Edoardo Amaldi]] <ref>[https://fisica.unipv.it/percorsi/pdf/Maestri.pdf] ''Luisa Bonolis (a cura di),'' Maestri e allievi nella fisica italiana del Novecento - Collana Percorsi della Fisica'', La Goliardica Pavese, Pavia, 2008'', pag. 55</ref> . Nel 1957 [[Edoardo Amaldi]] gli affidò la responsabilità degli studi sui plasmi<ref>[https://legislature.camera.it/_dati/leg09/lavori/stencomm/12/Leg/Serie412/1986/1211/stenografico.pdf] Audizione presidente ENEA]</ref>, che lo portò nel 1960 ad avviare il Laboratorio Gas Ionizzati di [[Frascati]], che diresse fino al 1970. Sotto la sua guida il laboratorio svolse studi pionieristici sui Plasmi, in particolare sulla “fusione inerziale” perseguita prima con campi magnetici impulsati, poi con esplosivi convenzionali, infine con l’aiuto dei [[laser]].
 
Lavorò in quegli anni al Progetto [[IGNITOR|Ignitor]], in collaborazione con l’MIT ed alla progettazione e la costruzione del “Frascati [[Tokamak]]”, macchina che permise successivamente di raggiungere importanti risultati nella ricerca sulla fusione a confinamento magnetico.