Strategia r-K: differenze tra le versioni

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Il concetto di ''capacità portante dell'ambiente'' o ''capacità biologica specifica'' (detta ''carrying capacity'' in [[Lingua inglese|inglese]]) fu elaborato matematicamente dallo statistico [[Pierre François Verhulst]] nel [[1838]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=P.F. Verhulst|anno=1838|titolo=Notice sur la loi que la population poursuit dans son accroissement|rivista=Correspondance mathématique et physique|volume=10|pp=113-121}}</ref>. La capacità portante esprime il numero massimo di individui che possono essere mantenuti stabilmente in un ambiente.
 
La teoria della selezione r-K applica come [[modello matematico]] l'equazione di Verhulst:
 
<math>\frac{dN}{dt} = rN \left( 1 - \frac{N}{K} \right)</math>
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* a meno della capacità portante, le specie con potenziale riproduttivo elevato manifestano ritmi di crescita della popolazione elevati, mentre le specie con basso potenziale riproduttivo manifestano una crescita lenta;
* a meno del potenziale riproduttivo, una capacità portante elevata indica che una specie, in un determinato ambiente, può raggiungere elevate [[densità di popolazione]], mentre un basso valore del fattore K indica che la popolazione avrà una densità bassa.
 
In definitiva, l'equazione di Verhulst sintetizza matematicamente la dinamica della popolazione di una specie in un determinato ambiente in funzione del rapporto fra le variabili r e K e del grado di sviluppo della popolazione. In sintesi si possono verificare le seguenti condizioni:
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Per quanto riguarda la taglia corporea, si trovano o individui (estremamente) grandi o individui (estremamente) piccoli ([[regola di Bergmann]]).
 
Per quanto riguarda l’aspetto etologico, la selezione A opera in [[habitat]] sottoposti ad alto stress ambientale, ma con basso livello di fluttuazione e con scarsa disponibilità di energia.
 
Si nota che le interazioni biotiche sono scarse e semplici. Negli ambienti costantemente ostili con condizioni come, ad esempio, primavere molto calde o fiumi a correnti veloci oppure dotati di chimismo particolare, le specie adattate si trovano ad avere una competitività interspecifica ridotta. Ne consegue la relazione per cui la complessità trofica diminuisce con l’aumento delle condizioni avverse. Un esempio di conseguenza di ciò è la riduzione dell’intensità degli attacchi dei predatori.