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=== L'intelligenza nelle piante ===
{{vedi anche|Neurobiologia vegetale}}
Le [[Plantæ|piante]] non hanno un cervello o una [[rete neurale]], ma le reazioni all'interno delle loro vie di segnalazione possono fornire una base biochimica per forme di [[apprendimento]] e [[memoria (psicologia)|memoria]].<ref>{{citeCita pmidpubblicazione|nome=U. S.|cognome=Bhalla|nome2=R.|cognome2=Iyengar|data=1999-01-15|titolo=Emergent properties of networks of biological signaling pathways|rivista=Science (New York, N.Y.)|volume=283|numero=5400|pp=381–387|accesso=2025-09-07|doi=10.1126/science.283.5400.381|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9888852}}</ref> Seppure in maniera controversa, il cervello viene usato come una metafora atta a fornire una visione integrata della segnalazione nell'intelligenza vegetale.<ref>{{doiCita pubblicazione|nome=Eric D.|cognome=Brenner|nome2=Rainer|cognome2=Stahlberg|nome3=Stefano|cognome3=Mancuso|data=2006-08-01|titolo=Plant neurobiology: an integrated view of plant signaling|rivista=Trends in Plant Science|volume=11|numero=8|pp=413–419|accesso=2025-09-07|doi=10.1016/j.tplants.2006.06.009|url=https://www.cell.com/trends/plant-science/abstract/S1360-1385(06)00164-6}}</ref>
 
Le piante non sono soggetti passivi meramente sottomessi alle forze ambientali, né sono organismi simili ad automi basati solo sui riflessi e ottimizzati esclusivamente per la [[fotosintesi]]. Le piante reagiscono sensibilmente agli [[Stimolo|stimoli ambientali]] di [[Tropismo|movimento]] e alle variazioni di [[morfologia (biologia)|morfologia]]. Esse segnalano e comunicano tra di loro in quanto attivamente competono per le risorse limitate, sia sopra che sotto terra. Inoltre, le piante calcolano con precisione la loro situazione, usano sofisticate [[analisi costi-benefici]] e intraprendono azioni strettamente controllate per mitigare e controllare diversi fattori di stress ambientale. Le piante sono anche in grado di discriminare le esperienze positive e negative e di ''apprendere'' (registrando ricordi) dalle loro esperienze passate.<ref>{{doiCita pubblicazione|nome=Chang-Hyo|cognome=Goh|nome2=Hong Gil|cognome2=Nam|nome3=Yu Shin|cognome3=Park|data=2003-10|titolo=Stress memory in plants: a negative regulation of stomatal response and transient induction of rd22 gene to light in abscisic acid-entrained Arabidopsis plants|rivista=The Plant Journal: For Cell and Molecular Biology|volume=36|numero=2|pp=240–255|accesso=2025-09-07|doi=10.1046/j.1365-313X313x.2003.01872.x|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14535888}}</ref><ref>{{doiCita pubblicazione|nome=Alexander G.|cognome=Volkov|nome2=Holly|cognome2=Carrell|nome3=Andrew|cognome3=Baldwin|data=2009-06|titolo=Electrical memory in Venus flytrap|rivista=Bioelectrochemistry (Amsterdam, Netherlands)|volume=75|numero=2|pp=142–147|accesso=2025-09-07|doi=10.1016/j.bioelechem.2009.03.005|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19356999}}</ref><ref>{{doiCita pubblicazione|nome=Ludger|cognome=Rensing|nome2=Michael|cognome2=Koch|nome3=Annette|cognome3=Becker|data=2009-12|titolo=A comparative approach to the principal mechanisms of different memory systems|rivista=Die Naturwissenschaften|volume=96|numero=12|pp=1373–1384|accesso=2025-09-07|doi=10.1007/s00114-009-0591-0|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19680619}}</ref> Le piante utilizzano queste informazioni per aggiornare il loro comportamento in modo da sopravvivere alle sfide presenti e future del loro ambiente. Le piante sono anche in grado di raffinati riconoscimenti del sé e del non-sé, e sono territoriali nel comportamento.
 
Per studiare i calcoli e le risposte delle piante si richiede lo studio del ruolo della [[Trasduzione del segnale|segnalazione]], della comunicazione e del comportamento, integrando i dati a livello [[genetica|genetico]], [[molecola]]re, [[Fitochimica|biochimico]] e [[cellula]]re con la fisiologia, lo sviluppo e il comportamento dei singoli organismi e con le conoscenze dell'[[fitocenosi|ecosistema vegetale]] e dell'[[evoluzione]] delle piante.
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Il punto di vista neurobiologico vede le piante come organismi di elaborazione delle informazioni con processi piuttosto complessi di comunicazione che si verificano in tutto il singolo organismo vegetale. La neurobiologia delle piante studia come le informazioni ambientali vengano raccolte, elaborate, integrate e condivise per abilitare risposte adattative e coordinate; e come le percezioni e manifestazioni comportamentali vengano "ricordate" in modo da consentire previsioni di future attività sulla base delle esperienze passate. Le piante, sostengono i fisiologi vegetali, sono sofisticate nel comportamento tanto quanto gli animali, ma questa sofisticazione viene mascherata dalle scale di tempo vegetali di risposta agli stimoli, molti [[Ordine di grandezza|ordini di grandezza]] più grandi di quelle degli animali.<ref>Umberto Castiello, ''La mente delle piante. Introduzione alla psicologia vegetale.'', 2019, il Mulino,pgg 175, ISBN 978-88-15-28318-4</ref>
 
Si è sostenuto che, anche se le piante sono capaci di adattamento, ciò non dovrebbe essere chiamato intelligenza, in quanto i neurobiologi si basano principalmente su metafore e analogie per sostenere che le risposte complesse delle piante possano essere prodotte solo da intelligenza.<ref name="NoBrain">Plant neurobiology: no brain, no gain? Alpi A, Amrhein N, Bertl A, Blatt MR, Blumwald E, Cervone F, Dainty J, De Michelis MI, Epstein E, Galston AW, Goldsmith MH, Hawes C, Hell R, Hetherington A, Hofte H, Juergens G, Leaver CJ, Moroni A, Murphy A, Oparka K, Perata P, Quader H, Rausch T, Ritzenthaler C, Rivetta A, Robinson DG, Sanders D, Scheres B, Schumacher K, Sentenac H, Slayman CL, Soave C, Somerville C, Taiz L, Thiel G, Wagner R. (2007). Trends Plant Sci. Apr;12(4):135-6. PMID 17368081</ref> Come afferma R. Firn, "''un batterio può monitorare il suo ambiente e istigare processi di sviluppo adeguate alle circostanze del momento, ma è ciò intelligenza? Tale semplice comportamento adattativo potrebbe essere l'intelligenza dei batteri, ma chiaramente non è l'intelligenza degli animali''".<ref name="firn2004">{{citeCita pmidpubblicazione|nome=Richard|cognome=Firn|data=2004-04|titolo=Plant intelligence: an alternative point of view|rivista=Annals of Botany|volume=93|numero=4|pp=345–351|accesso=2025-09-07|doi=10.1093/aob/mch058|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15023701}}</ref>
 
Tuttavia, l'idea di un'intelligenza vegetale si adatta con la definizione di intelligenza proposta da [[David Stenhouse]] in un libro che ha scritto sull'[[evoluzione]]: "un comportamento adattativo variabile durante la vita dell'individuo".<ref>[https://www.newscientist.com/article/mg17523535.700-not-just-a-pretty-face.html Not just a pretty face | New Scientist<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>