Formula One Group: differenze tra le versioni

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Venne firmato il “[[Patto della Concordia]]”, un contratto che dava alla FOCA di Ecclestone i diritti di negoziare i contratti televisivi, spartendo i proventi con tutte le squadre. Fino alla fine della stagione precedente, i contratti TV non erano molto lucrativi ed erano persino rischiosi. L'[[Eurovisione]], che deteneva i diritti delle riprese, a un certo punto fu costretta a rinunciare poiché la televisione tedesca non voleva continuare a finanziare uno sport nel quale non erano impiegati, in quel momento, né costruttori né piloti del suo paese. Quando i termini del primo Patto finirono nel [[1987]], Bernie Ecclestone cessò di essere un proprietario di scuderia e stabilì la [[Formula One Promotions and Administration]] (FOPA), finalizzata all'amministrazione dei diritti televisivi per le scuderie.
 
La [[FOPA]] più avanti èsarà meglio conosciuta come Formula One Management. La FOPA riceveva il 23% dei proventi TV, il 47% andava alle scuderie, e il 30% alla FIA. La FOPA, naturalmente, riceveva tutti i proventi pagati dai promotori dell'evento. In cambio di questo, la FOPA elargiva premi in denaro ai vari teams.[[File:Formula One organisation.png|thumb|Diagramma raffigurante le complesse attività organizzative e commerciali della [[Formula 1]] nel 2007.]]
Nel [[1995]] la FIA decise di estendere i diritti commerciali della Formula 1 alla [[Formula One Administration]] (controllata dalla FOM) per un periodo di 14 anni (e dunquequindi fino al 2009). In cambio, Ecclestone provvedeprovvide a un pagamento annuale. Quando la FOM ottiene i diritti commerciali esclusivi dalle scuderie più popolari ([[McLaren]], [[Williams F1|Williams]] e [[Tyrrell]]) gli altri team protestarono con decisione minacciando di rigettare il seguente Patto della Concordia da siglare per il [[1997]]. La [[McLaren]], la [[Williams F1|Williams]], la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e la [[RenaultF1|Renault]] formarono la [[GPWC Holdings]] e iniziarono ad affermare di voler competere in un campionato diverso dalla F1 a partire dal [[2008]], prima stagione dopo la scadenza dei contratti.
 
Nel [[1999]] l'assistenza finanziaria alla FOM venne cancellata a causa di un'investigazione ordinata dalla Commissione Europea di Controllo. La mossa di Ecclestone fu quella di assicurare 1.4 milioni di azioni in [[Eurobond]] garantendo alla compagnia profitti futuri.
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Dalla fine del [[2000]] la famiglia di Ecclestone ridusse il possesso del gruppo al 25% del loro fondo personale, denominato ''Bambino Holdings''. Bernie Ecclestone, naturalmente, rimane ancora stretto controllore della FOM.
 
Tre banche, inoltre (una tedesca, la [[Bayerische Landesbank]], e due americane, la [[Lehman Brothers]] e la [[JP Morgan Chase]]) acquistanoacquistarono all'inizio del 2005 il 75% della [[SLEC Holdings]], che in quel momento era la holding di controllo principale per tutte le compagnie gestori della F1 (denominata Formula One Group e composta dalla Formula One Holdings, Formula One Administration, la Petara Limited, la stessa FOM e diverse altre). La cordata di banche era sorta a seguito del collasso del [[Kirch Media Company]]. Kirch investì ingenti capitali sui diritti della Formula 1 e della Coppa del Mondo – prima dell'avvento di [[Rupert Murdoch]] – causando una larga perdita che lo portò naturalmente presto alla bancarotta. Queste banche, attivandosi come creditrici, presero il controllo delle azioni che Kirch deteneva sulla SLEC Holdings come una via di recupero di una parte del denaro che doveva a loro.
 
=== Acquisizione CVC ===
Naturalmente questo controllo non poteva essere trasferito attraverso un simile possesso della Formula One Holdings e delle sue compagnie sussidiarie e operative; in particolare la Formula One Management, che fino alla fine del 2005 è stata responsabile del lato commerciale della Formula 1, prima del passaggio alla [[CVC Capital Partners]].
 
Dopo la presa di possesso della catena di holding, le tre banche (riunite con la Speed Investments) instaurarono una causa presso la High Court of England and Wales dove la Formula One Holdings era chiamata a difendersi. QuesteLe prime sostenevano di avere il diritto di nominare la maggioranza dei membri dei vari consigli di amministrazione, poiché la divisione di competenze tra queste società diverse non era ben chiara e i componenti erano spesso identici. Il caso venne discusso nella londinese High Court of Justice of England and Wales 59 che il 23 marzo [[2005]] confermò Bernie Ecclestone ancora in pieno possesso della F1, con i suoi alti guadagni annuali, calcolati in centinaia di milioni di dollari, per almeno oltre 20 anni. Si parlò di risoluzione della causa grazie a un accordo extra giudiziario, anche se i termini dell'accordo non sono mai stati ufficialmente divulgati. Per un osservatore esterno questo accordo poteva risultare ampiamente sfavorevole a Ecclestone, ma il suo status di manager ne usciva praticamente intatto. Secondo una dichiarazione di un portavoce delle banche, queste ultime avevano ottenuto il controllo desiderato.
 
Tale previsione si rivelò fondata nel novembre del 2005, quando la SLEC Holdings viene venduta da Ecclestone tramite le banche riunite nella Speed Investments. Dopo cinque mesi di trattative e controlli, la [[CVC Capital Partners]] annunciaannunciò nel marzo 2006 il controllo acquisito sui diritti finanziari e commerciali della Formula 1. La Commissione Europea di Controllo approva la complessa transazione finanziaria, a condizione ulteriore che la CVC acquisisca anche il controllo sulla spagnola [[Dorna Sports]], detentrice dei diritti della [[MotoGP]]. Ecclestone investirà il capitale rimasto dentroin una nuova compagnia da lui fondata, la [[Alpha Prema]], passando alla condizione di socio di minoranza ma restando al comando dei diritti promozionali e organizzativi della massima serie.
 
=== Acquisizione di Liberty ===