Roberto Luciani: differenze tra le versioni

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Nel 1981 entra nei ruoli del [[Ministero per i beni e le attività culturali]], dopo un primo periodo trascorso nella Soprintendenza ai Monumenti di Bologna, con la successiva qualifica di Architetto Direttore sarà impegnato come responsabile di alcuni uffici tecnici di Soprintendenze effettuando restauri monumentali e storico artistici, soprattutto a Roma e in Sardegna.
Nella Capitale interviene su vari settori del [[Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande]] e di [[Castel Sant'Angelo]]<ref>Alessandro Mondo, ''L’Indipendente è entrato nel cantiere. Torna alla luce dopo tre anni di lavori la scala elicoidale del colossale mausoleo'', in “L’Indipendente”, 23 febbraio 1994, pp. 29-30</ref>, mentre in Sardegna progetta (in coll) il restauro dell’ex Collegio gesuitico del Canopoleno di Sassari trasformato grazie ai proventi del gioco del lotto in Pinacoteca<ref>A. Casula, S. Della Torre, S. Gizzi, E. Rosina (a cura di), ''Il Canopoleno di Sassari da casa professa a pinacoteca. Storia e restauri'', Silvana Editoriale, Milano, 2009, ISBN 9-788836-611850</ref> e di molte fabbriche architettoniche e beni storico artistici<ref>Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ''Restauro e Tutela'', Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Sassari e Nuoro, 1 Quaderno, Sassari 2002</ref>.
Al fine di coordinare restauri e cantieri inseriti nel Pianopiano del Grandegrande [[Giubileo del 2000]], nel 1998 viene nominato Componente dell’Ufficio per Roma Capitale e Grandi Eventi istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri<ref>R. Luciani, ''Il Giubileo come occasione per la conoscenza del patrimonio archeologico'', in “Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia” (letta nell’Adunanza pubblica del 14 marzo 2002), volume LXXIV, 2001-2002, pp. 253-280</ref>.
 
=== Orientamento critico ===