Pierre Trudeau: differenze tra le versioni
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{{F|politici canadesi|maggio 2025
{{Carica pubblica
|nome = Pierre Trudeau
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|GiornoMeseMorte = 28 settembre
|AnnoMorte = 2000
|Attività =
|Attività2 =
|Nazionalità = canadese
|PostNazionalità = , [[Primo ministro del Canada]] dal 1968 al 1979 e dal 1980 al 1984
}}
Giornalista e avvocato [[Québec (provincia)|quebecchese]], divenne una figura pubblica nel secondo dopoguerra come oppositore del governo conservatore provinciale di [[Maurice Duplessis]]. Dopo un periodo di attivismo a sinistra con il Commonwealth Cooperativo e il [[Nuovo Partito Democratico]], nel 1965 la sua prospettiva quebecchese e le sue ambizioni politiche lo spinsero verso il [[Partito Liberale del Canada|Partito Liberale]]. Eletto parlamentare nelle [[Elezioni federali in Canada del 1965|elezioni di quell'anno]], divenne rapidamente un esponente di spicco del partito, e tra il 1967 e il 1968 ricoprì la carica di Ministro della giustizia. In tale veste fu responsabile della depenalizzazione dell'omosessualità, dell'introduzione del [[divorzio]] a livello federale e di una parziale apertura all'[[aborto]], legalizzando alcune casistiche.
Fu nominato capo dei liberali nel 1968, e vinse una maggioranza nelle [[Elezioni federali in Canada del 1968|elezioni di quell'anno]]. Riconfermato [[Elezioni federali in Canada del 1972|nel 1972]] e [[Elezioni federali in Canada del 1974|1974]], rimase in carica fino alle [[Elezioni federali in Canada del 1979|elezioni del 1979]], che conferirono ai conservatori di [[Joe Clark]] un governo di minoranza. Tale esecutivo ebbe però vita breve, e Trudeau ottenne un altro governo [[Elezioni federali in Canada del 1980|dal 1980]] al 1984.
Sancì il [[Bilinguismo ufficiale in Canada|bilinguismo ufficiale]], gestì la risposta alle crisi energetiche degli anni settanta e fu il principale interprete del [[rimpatrio della Costituzione canadese]].
Suo figlio [[Justin Trudeau]] è stato [[Primo ministro del Canada]] dal 2015 al 2025.
== Biografia ==
Nato a Montréal da padre franco-canadese, Charles-Émile "Charley" Trudeau, e madre con origini franco-scozzesi, Grace Elliott, Trudeau è cresciuto in una famiglia economicamente benestante: parlava in inglese a scuola e francese a casa. Si iscrisse all'[[Università di Montréal]] e lì cominciò a frequentare gli ambienti culturali, unendosi a un gruppo chiamato ''The Snobs'', che si riuniva per bere vino e discutere d'arte e di politica, e opponendosi con decisione alle [[coscrizione]] obbligatoria durante la [[seconda guerra mondiale]]. La laurea in legge conseguita nel [[1943]] fu seguita da un master in politica economica ad [[Università di Harvard|Harvard]].
Negli anni quaranta Trudeau maturò un forte cambiamento ideologico, allontanandosi dalla destra [[Conservatorismo nazionale|nazional-conservatrice]] in favore di un [[federalismo]] [[Cosmopolitismo|cosmopolitano]]. Iniziò quindi ad esporsi nella vita politica del Québec, in opposizione al governo conservatore provinciale di [[Maurice Duplessis]]. Si schierò contro la repressione degli scioperi minerari del 1949, e nel 1950 insieme ad altri intellettuali fondò una rivista bilingue, ''Cité libre'', dalla linea editoriale spiccatamente anti-Duplessis.<ref>{{Cita|English 2006|pp. 198-203, 224-226, 237-256}}.</ref>
== Carriera politica ==▼
▲=== Gli inizi ===
▲Nato a Montréal da padre franco-canadese, Charles-Émile "Charley" Trudeau, e madre con origini franco-scozzesi, Grace Elliott, Trudeau è cresciuto in una famiglia economicamente benestante: parlava in inglese a scuola e francese a casa. Si iscrisse all'[[Università di Montréal]] e lì cominciò a frequentare gli ambienti culturali, unendosi a un gruppo chiamato ''The Snobs'', che si riuniva per bere vino e discutere d'arte e di politica, e opponendosi con decisione alle [[coscrizione]] obbligatoria durante la [[seconda guerra mondiale]]. La laurea in legge conseguita nel [[1943]] fu seguita da un master in politica economica ad [[Università di Harvard|Harvard]]. Nei primi [[anni 1950|anni cinquanta]], divenne sostenitore della Federazione Cooperativa del Commonwealth (''Co-operative Commonwealth Federation''), dalla quale esperienza negli anni a venire nacque il [[Nuovo Partito Democratico]]. Sempre negli [[anni 1950|anni cinquanta]], Trudeau fu inserito nella lista nera di coloro a cui era vietato l'ingresso negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per aver preso parte a una conferenza a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ed aver aderito a diverse pubblicazioni di sinistra. Successivamente, Trudeau fece appello contro tale interdizione e ne ottenne la revoca.
[[File:Cité libre Page Couverture juin 1950.png|miniatura|upright=0.7|Copertina del primo numero di ''Cité libre'', 1950]]
Negli anni cinquanta si avvicinò agli intellettuali della Federazione Cooperativa del Commonwealth (''Co-operative Commonwealth Federation''), un partito socialdemocratico con rappresentanza parlamentare. Si tesserò con la CCF e fu influenzato dal pensiero della sua classe dirigente.<ref>{{Cita|English 2006|pp. 261, 294-296, 364}}.</ref>
Sempre negli anni cinquanta Trudeau intraprese diversi viaggi internazionali in Europa, Africa e Medio Oriente. Una visita a Mosca per una conferenza economica gli procurò problemi nel clima fortemente [[Anticomunismo|anticomunista]] del periodo: fu inserito nella lista nera di coloro a cui era vietato l'ingresso negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per la visita a Mosca e suoi contributi su pubblicazioni di sinistra. Successivamente, Trudeau fece appello contro tale interdizione e ne ottenne la revoca.<ref>{{Cita|English 2006|pp. 262-272}}.</ref>
Nei primi anni sessanta seguì la trasformazione della CCF nel [[Nuovo Partito Democratico]], ma Trudeau, ormai oltre i 40 anni, percepiva una crescente distanza dai neodemocratici. Vedeva CCF e NDP come lontani sia dal potere governativo sia dalle sue sensibilità quebecchesi e federaliste, soprattutto in un Québec in rapido rinnovamento: l'era Duplessis era finita, e il nuovo governo del [[Partito Liberale del Québec]] stava diventando l'interprete di rapidi cambiamenti politici, sociali e culturali per la provincia, in un periodo che divenne poi noto come "rivoluzione tranquilla".<ref>{{Cita|English 2006|pp. 359-367}}.</ref>
Durante il suo periodo da professore associato di legge all'[[Università di Montréal]], dal 1961 al 1965, maturò un cambiamento di partito. Le crescenti differenze con l'NDP, la sua opposizione ai movimenti nazionalisti e [[Indipendentismo del Québec|indipendentisti del Québec]], le scarse prospettive elettorali dei neodemocratici nella provincia a maggioranza francofona e le sue personali ambizioni spinsero Trudeau a cambiare colore politico, e si unì al [[Partito Liberale del Canada]] nel 1965. Considerato un candidato di primo piano dall{{'}}''élite'' del partito, sia per le sua attività in Québec sia come strumento riassorbire l'elettorato tentato dai neodemocratici, fu scelto ed eletto lo stesso anno come membro della [[Camera dei comuni (Canada)|Camera dei Comuni]] nella circoscrizione di Mount Royal. Zona dall'elettorato anglofono, benestante e fortemente liberale nella [[Montréal]] orientale, fu rappresentata da Trudeau per la sua intera carriera parlamentare.<ref>{{Cita|English 2006|pp. 381, 403-424}}.</ref>
Nel [[1967]] fu nominato Ministro della Giustizia dal [[Primo ministro del Canada|primo ministro]] [[Lester Pearson]]. Durante il suo periodo come ministro, Trudeau divenne popolare per aver ottenuto l'abrogazione delle leggi contro l'[[omosessualità]] dal codice criminale del Canada, nonché per aver legalizzato il [[divorzio]].
=== Leader di partito ===
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== Bibliografia ==
* [[Peter C. Newman]], ''Drawn & Quartered: The Trudeau Years'', Key Porter Books, Toronto, 1984.
* {{Cita libro|nome=John|cognome=English|titolo=Citizen of the world: the life of Pierre Elliott Trudeau (1919-1968)|url=http://archive.org/details/citizenofworldth00john|lingua=en|anno=2006|volume=1|editore=Vintage Canada|ISBN=978-0-676-97522-2|cid=English 2006}}
* {{Cita libro|nome=John|cognome=English|titolo=Just watch me: the life of Pierre Elliott Trudeau (1968-2000)|lingua=en|anno=2009|volume=2|editore=Vintage Canada|ISBN=978-0-676-97522-2|cid=English 2009}}
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