M-learning: differenze tra le versioni
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'''M-learning''' o '''mobile learning''' è una
Una revisione di 97 studi pubblicati tra il 2014 e il 2023 mostra che un mobile learning ben progettato può migliorare l'engagement, le conoscenze e le competenze a diversi livelli educativi.<ref>{{Cite journal |last1=Kyslova |first1=Mariia A. |last2=Semerikov |first2=Serhiy O. |last3=Slovak |first3=Kateryna I. |date=2025-06-20 |title=Mobile learning evolution: a decade of developments (2014-2023) |url=https://acnsci.org/journal/index.php/etq/article/view/25 |journal=Educational Technology Quarterly |language=en |volume=2025 |issue=2 |pages=186–208 |doi=10.55056/etq.25 |issn=2831-5332|doi-access=free }}</ref> La portabilità dei dispositivi mobili consente di apprendere ovunque, da cui il termine "mobile" in "mobile learning".<ref name="Crescente 2011 111–123">{{cite journal|last=Crescente|first=Mary Louise|author2=Lee, Doris|title=Critical issues of m-learning: design models, adoption processes, and future trends|journal=Journal of the Chinese Institute of Industrial Engineers|date=March 2011|volume=28|issue=2|pages=111–123|doi=10.1080/10170669.2010.548856|s2cid=62712900}}</ref> I dispositivi utilizzati nel m-learning includono [[Computer portatile|computer portatili]], [[lettore MP3|lettori MP3]], telefoni cellulari e [[Tablet computer|tablet]]. Il mobile learning può costituire una parte importante dell'apprendimento informale.<ref>{{Cite book |url=https://www.researchgate.net/publication/235929936 |title=Using network and mobile technology to bridge formal and informal learning |date=2013 |publisher=Chandos Publishing |isbn=978-1-84334-699-9 |editor-last=Trentin |editor-first=Guglielmo |series=Chandos learning and teaching series |___location=Oxford |editor-last2=Repetto |editor-first2=Manuela}}</ref>
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I concetti di m-learning furono introdotti da [[Alan Kay]] negli anni '70 quando entrò al ''Palo Alto Research Center'' della [[Xerox Corporation|Xerox]] e formò un gruppo per sviluppare il "''[[Dynabook (azienda)|Dynabook]]''", un computer portatile e pratico destinato ai bambini per fornire accesso al mondo digitale.<ref>{{Cite book|title=Tracing the Dynabook: A Study of Technocultural Transformations|last=Maxwell|first=John|year=2006}}</ref> Tuttavia, il progetto fallì a causa della carenza di supporto tecnologico dell'epoca. Nel 1994, la [[Mitsubishi Electric|Mitsubishi Electric Corporation]] realizzò il primo smartphone chiamato [[IBM Simon]], definito come un comunicatore personale palmare.<ref>{{Cite book|title=Abacus to Smartphone: The evolution of mobile and portable computing|last=Koblentz|first=Evan}}</ref> Successivamente, varie aziende tecnologiche iniziarono a progettare gli attuali "[[Smartphone|smartphone]]", creando le basi per il mobile learning. Le innovazioni successive nei dispositivi mobili hanno ulteriormente promosso il mobile learning in ambito di progetti e ricerche.
Cronologicamente, la ricerca sul m-learning si è caratterizzata in tre fasi: la prima incentrata sui dispositivi; la seconda sull'apprendimento fuori dall'aula; la terza sulla mobilità del discente.<ref name="Cochrane 2013">{{Cite book|title=A Summary and Critique of M-Learning Research and Practice|last=Cochrane|first=Thomas|year=2013|publisher=Routledge |isbn=978-0-415-50369-3}}</ref> Una quarta fase include ora AI, realtà estesa e learning analytics, con l'obiettivo di esperienze personalizzate e immersive.<ref>{{Cite journal |last1=Kyslova |first1=Mariia A. |last2=Semerikov |first2=Serhiy O. |last3=Slovak |first3=Kateryna I. |date=2025-06-20 |title=Mobile learning evolution: a decade of developments (2014-2023) |url=https://acnsci.org/journal/index.php/etq/article/view/25 |journal=Educational Technology Quarterly |language=en |volume=2025 |issue=2 |pages=186–208 |doi=10.55056/etq.25 |issn=2831-5332|doi-access=free }}</ref> Le fasi di ricerca successive hanno adottato modelli teorici come TAM, UTAUT e TCCM per analizzare il comportamento degli studenti e i contesti di implementazione.<ref>{{Cite journal |last1=Mercan |first1=Gamze |last2=Selçuk |first2=Zümrüt Varol |last3=Kaya |first3=Erdem |date=2024-10-29 |title=Research on Mobile Learning (M-Learning) in Higher Education: A Systematic Review (2016 to 2023) |url=https://dergipark.org.tr/tr/pub/johass/issue/87911/1565945 |journal=İnsan ve Sosyal Bilimler Dergisi |language=en |volume=7 |issue=2 |pages=286–307 |doi=10.53048/johass.1565945 |issn=2667-4343}}</ref><ref>{{Cite journal |last1=Naveed |first1=Quadri Noorulhasan |last2=Choudhary |first2=Heena |last3=Ahmad |first3=Naim |last4=Alqahtani |first4=Jarallah |last5=Qahmash |first5=Adel Ibrahim |date=2023-09-11 |title=Mobile Learning in Higher Education: A Systematic Literature Review |journal=Sustainability |language=en |volume=15 |issue=18 |article-number=13566 |doi=10.3390/su151813566 |bibcode=2023Sust...1513566N |doi-access=free |issn=2071-1050}}</ref> Intorno al 2005, numerosi progetti di m-learning furono completati, tra cui: "''The Leonardo da Vinci project From e-learning to m-learning''" e "''The Leonardo da Vinci project Mobile learning: the next generation of learning''", entrambi guidati da Ericsson Education Dublin; il progetto IST "M-Learning", guidato dal Learning and Skills Development Agency del [[Regno Unito]]; e il progetto IST "MOBILearn", guidato da Giunti Ricerca di [[Genova]]. Questi progetti si concentravano sugli effetti del m-learning, come la motivazione all'apprendimento, il coinvolgimento nelle attività didattiche e l'attenzione a persone con bisogni speciali. Questi lavori hanno preparato il mobile learning a passare dallo stato di progetto
Attualmente, la ricerca sul m-learning ha una portata globale, con contributi significativi da Africa, Asia, Nord America, Europa, Scandinavia, Australia e Nuova Zelanda.<ref name="Cochrane 2013"/>
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=== Apprendimento a distanza ===
I dispositivi mobili possono essere utilizzati in contesti online per migliorare l'esperienza di apprendimento.<ref>Robinson, R. & Reinhart, J. (2014). [http://bookboon.com/en/digital-thinking-and-mobile-teaching-ebook Digital Thinking and Mobile Teaching: Communicating, Collaborating, and Constructing in an Access Age]. Denmark: Bookboon.</ref>
* Il telefono cellulare (tramite avvisi [[SMS]]) può essere impiegato soprattutto per
* I dispositivi mobili facilitano l'interazione online tra insegnanti e studenti, e tra pari, consentendo la collaborazione in tempo reale, l'autovalutazione e l'apprendimento riflessivo. Ricerche recenti evidenziano che il mobile learning migliora la collaborazione e permette un ritmo di apprendimento personalizzato, specialmente se combinato con app interattive e piattaforme cloud.<ref>{{Cite journal |last1=Valencia-Arias |first1=Alejandro |last2=Cardona-Acevedo |first2=Sebastian |last3=Gómez-Molina |first3=Sergio |last4=Holguín |first4=Rosa María Vélez |last5=Valencia |first5=Jackeline |date=2024-06-07 |title=Adoption of mobile learning in the university context: Systematic literature review |journal=PLOS ONE |language=en |volume=19 |issue=6 |article-number=e0304116 |doi=10.1371/journal.pone.0304116 |doi-access=free |issn=1932-6203 |pmc=11161115 |pmid=38848384 |bibcode=2024PLoSO..1904116V }}</ref><ref>{{Cite journal |last1=Naveed |first1=Quadri Noorulhasan |last2=Choudhary |first2=Heena |last3=Ahmad |first3=Naim |last4=Alqahtani |first4=Jarallah |last5=Qahmash |first5=Adel Ibrahim |date=2023-09-11 |title=Mobile Learning in Higher Education: A Systematic Literature Review |journal=Sustainability |language=en |volume=15 |issue=18 |article-number=13566 |doi=10.3390/su151813566 |bibcode=2023Sust...1513566N |doi-access=free |issn=2071-1050}}</ref>
* Può essere utile anche per professionisti come i rappresentanti commerciali, che non vogliono perdere tempo lontano dai propri impegni per partecipare a corsi formali.
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== Apprendimento mobile per i rifugiati ==
I rifugiati affrontano diverse sfide individuali che possono influire negativamente sulle loro opportunità di apprendimento e di insegnamento, così come sulla vita al di fuori dell'ambiente educativo. Le soluzioni mobili giocano un ruolo chiave nel migliorare l'apprendimento informale dei rifugiati. Le applicazioni educative destinate ai rifugiati dovrebbero includere funzionalità come supporto multilingue, accesso offline, contenuti culturalmente rilevanti e supporto psicologico per affrontare traumi e problematiche identitarie.<ref>{{Cite journal |last1=Drolia |first1=Maria |last2=Papadakis |first2=Stamatios |last3=Sifaki |first3=Eirini |last4=Kalogiannakis |first4=Michail |date=2022-01-30 |title=Mobile Learning Applications for Refugees: A Systematic Literature Review |journal=Education Sciences |language=en |volume=12 |issue=2 |page=96 |doi=10.3390/educsci12020096 |doi-access=free |issn=2227-7102}}</ref><ref>{{Cite journal |last1=Drolia |first1=Maria |last2=Sifaki |first2=Eirini |last3=Papadakis |first3=Stamatios |last4=Kalogiannakis |first4=Michail |date=2020-12-16 |title=An Overview of Mobile Learning for Refugee Students: Juxtaposing Refugee Needs with Mobile Applications' Characteristics |journal=Challenges |language=en |volume=11 |issue=2 |page=31 |doi=10.3390/challe11020031 |doi-access=free |issn=2078-1547}}</ref> Una revisione sistematica ha identificato 14 applicazioni di apprendimento mobile progettate per
* Mancanza di competenze linguistiche e alfabetizzazione nei paesi ospitanti;
* Traumi e difficoltà legate all'identità;
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== Analisi ==
=== Efficacia ===
Uno studio recente
=== Valore ===
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