Common rail: differenze tra le versioni

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Le valvole a solenoide o piezoelettriche permettono di controllare [[elettronica|elettronicamente]] la durata dell'iniezione e la quantità di carburante introdotta inoltre l'alta pressione permette una migliore [[atomizzazione]] del combustibile. Per ridurre la [[rumorosità]] di funzionamento del motore viene introdotta una piccola quantità ''pilota'' di carburante prima dell'iniezione principale riducendo la sua esplosività; i motori più sofisticati possono effettuare fino a cinque iniezioni per ciclo, sono detti [[motore Multijet|multijet]].
 
I motori common rail non hanno bisogno di preriscaldamento, sono più silenziosi e meno [[inquinamento|inquinanti]] rispetto ai precedenti modelli. dal momento che le pressioni massime nella [[camera di combustione]] risultano più basse e il carburante brucia in modo più graduale: tali motori, rispetto ad un analogo motore a [[precamera]], presentano un miglioramento medio delle prestazioni del 12%, oltre che una riduzione media dei consumi del 15%.
 
== Storia ==
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Il principio del motore "Common rail" ad l’iniezione diretta è stato sviluppato dai ricercatori del politecnico di [[Zurigo]] negli [[anni 1950|anni '50]] ma non è stato applicato su delle [[automobile|autovetture]] fino al [[1997]]: una pompa, indipendente dal regime di rotazione del motore, introduce del [[gasolio]] all'interno di una condotta, e genera una pressione all'interno della stessa, che diventa un accumulatore idraulico, cioè una riserva di combustibile in pressione pronto per essere iniettato nei cilindri del motore.
 
La pre-industrializzazione del sistema "Common rail" è iniziata, nel [[1990]] dalla collaborazione tra [[Magneti Marelli]], Centro Ricerche [[Fiat]] ed [[Elasis]]. Dopo le ricerche portate avanti dal Gruppo Fiat, il progetto venne ceduto alla ditta tedesca Robert Bosch SA per il completamento dello sviluppo e l'industrializzazione.
Circa nel 1990, iniziava la preindustrializzazione del sistema ‘Common rail‘, l'impianto sviluppato da Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat ed Elasis sul principio del "Common Rail". Dopo le ricerche portate avanti dal Gruppo Fiat, il progetto venne ceduto alla ditta tedesca Robert Bosch SA per il completamento dello sviluppo e l'industrializzazione. Dopo che la Fiat presentò nel 1986 la prima vettura con motore a ciclo diesel con l’iniezione diretta, cioè la Fiat Croma TDI, nell'ottobre del 1997, lo stesso Gruppo presentò l’Alfa Romeo 156 JTD equipaggiata con un motore a ciclo diesel che lavorava con il sistema d’iniezione del carburante ‘Common rail‘. Le vetture dotate di questo tipo di motore sono molto più silenziose rispetto ai primi motori a iniezione diretta (Fiat Croma TDI e Rover Montego) siccome le pressioni massime nella camera di combustione risultano più basse e il carburante brucia in modo più graduale. Detti motori rispetto ad un analogo motore a precamera, presentano un miglioramento medio delle prestazioni del 12 per cento, oltre che una riduzione dei consumi del 15 percento.
 
La Fiat aveva presentato, nel [[1986]], la prima [[automobile|vettura]] con [[motore]] a ciclo diesel con iniezione diretta, la [[Fiat Croma]] TDI; a questa fece poi seguito, nell'ottobre del [[1997]], l'[[Alfa Romeo]] [[Alfa 156|156]] JTD equipaggiata con un motore a ciclo diesel che lavorava con il sistema d'iniezione del carburante "Common rail".
I primi motori common rail vennero montati dall'[[Alfa Romeo]] ed attualmente sono in uso su vari modelli Fiat con il nome di MultiJet. Sono adatti ad ogni tipo di automobile, comprese le utilitarie come la [[Fiat Panda (2003)|Fiat Panda]].
 
I motori common rail sono attualmente in uso su vari modelli (come, ad esempio, la [[Fiat Panda (2003)|Fiat Panda]]) con il nome commerciale di ''MultiJet''. .
 
== Collegamenti esterni ==