Eusebio (console 489): differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Eusebio fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[489]], carica che esercitò per la seconda volta nel [[493]]. Tra il [[492]] e il [[497]] fu ''[[magister officiorum]]'' per la corte orientale; nel [[496]] l'imperatore [[Anastasio I (imperatore)|Anastasio I]] lo inviò come messaggero presso il [[patriarca di Costantinopoli]] [[Eufemio (patriarca di Costantinopoli)|Eufemio]].
È forse da identificarsi con quell'Eusebio che l'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]] inviò nel [[476]] come ambasciatore presso la corte dei sovrano [[sasanidi|sasanide]] [[Peroz]] e che fu presente alla penultima spedizione dei Sasanidi contro gli [[Unni bianchi]]; probabilmente la sua presenza a corte è collegata alla richiesta, avanzata dai Romani nel [[483]], che i Sasanidi restituissero la fortezza di [[Nisibis]], secondo quanto stabilito dal patto stipulato tra [[Gioviano]] e [[Sapore II]] nel [[363]].
== Bibliografia ==
* [[Arnold Hugh Martin Jones|Jones, Arnold Hugh Martin]], John Robert Martindale, [[John Morris (storico)|John Morris]], "Fl. Eusebius 28", ''[[The Prosopography of the Later Roman Empire]]'', volume 2, Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521201594, p. 433.
* [[Arnold Hugh Martin Jones|Jones, Arnold Hugh Martin]], John Robert Martindale, [[John Morris (storico)|John Morris]], "Fl. Eusebius 19", ''[[The Prosopography of the Later Roman Empire]]'', volume 2, Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521201594, p. 431.
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