Samba: differenze tra le versioni
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==Storia del samba==
Il Samba trova la sua origine a [[Salvador di Bahia]], il porto dove venivano sbarcati gli schiavi rapiti nell'[[Africa|Africa occidentale]]. Alla sua formazione contribuirono le tradizioni musicali di varie [[etnia|etnie]] africane, soprattutto [[joruba]] e [[naghò]]; nel samba originario (bajano) troviamo miscelati i ritmi delle liturgie di varie divinità appartenenti alle religioni di vari popoli africani: [[jongo]], [[cateretè]], [[batuca]], [[bajao]] ed altri. L'origine del samba è legato alla formazione del [[candomblé]], la religione sincretica afro-brasiliana che si formò a [[Bahia]] dall'incontro delle varie entnie che, sottoposte alla [[cristianesimo|cristianizzazione]] forzata, furono costrette a nascondere le loro credenze nei simboli del [[cattolicesimo]]. Significativamente nei testi del samba si ritrovano tali divinità ed il [[poeta]] [[Vinicius de Moraes]] con il chitarrista [[Baden Powell de Aquino|Baden Powell]] rivendicarono tale origine scrivendo afro-samba dedicati agli dei del candomblé. Il termine ''samba'' sembra derivi da due parole africane: ''sam'' (paga!) e ''ba'' (ricevi!). Il samba fu coltivato sui ''morros'' (colline) dove gli emarginati costruivano le [[favela]]s in cui vivevano, ma divenne termine ufficiale per definire questo tipo di musica (vari generi) nel [[1917]], quando venne inciso il primo disco <ref>Edison n.121.313</ref>.
Gli autori erano [[Donga]] (Ernesto dos Santos) e Mauro de Almeida detto "peru dos pés frios" (letteralmente "tacchino dai piedi freddi"): essi chiamarono samba la loro canzone (''Pelo telefone''), il cui testo parla del capo della polizia che manda a chiamare il sambista per calmare la confusione e l'agitazione del gioco d'azzardo "bicho"; ciò fa comprendere l'origine del samba come espressione umile, emarginata, accomunato alla delinquenza comune e comunque elemento di disturbo sociale. È singolare il fatto che allora la polizia, quando arrestava qualcuno per vagabondaggio o aspetto poco raccomandabile, controllasse se avesse callosità sui polastrelli della mano sinistra; queste erano considerate sicuro indizio di reato poiché si trattava di suonatore di [[chitarra|violão]], dunque ''malandro'' o sambista. A [[Rio de Janeiro|Rio]] il samba fu coltivato nella casa di Tia Ciata (Maria Hilaria Baptista de Almeida) a Praça Onze; Tia Ciata era una bajana trasferitasi a Rio, sacerdotessa del Candomblé e la sua casa era il punto di incontro dei più famosi sambisti ([[Sinhò]], [[Donga]], [[Heitor dos Prazeres]], [[Pixinguinha]], [[Caninha]], [[Joao da Baiana]] ed altri). Il samba si insediò sui morros di Rio, dando vita alle famose ''escolas'' di samba, di cui la più famosa e quella di Mangueira, frequentata anche da [[Antonio Carlos Jobim]], [[Luiz Bonfá]], [[Chico Buarque de Hollanda]], che le hanno dedicato molte musiche. A Mangueira appartengono anche il più grande sambista popolare, Agenor de Oliveira (più famoso come [[Cartola]] perché, essendo muratore, portava un cappello di carta), [[Nelson Sargento]], attualmente ancora attivo, Alcione, Joao Nogueira, Leci Brandao e molti altri grandi sambisti.
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