[[Immagine:Ta'if, Saudi Arabia locator map.png|right|thumb|250px|Tā'if]]
'''Ta’if''' ({{Arabo|الطائف|Ṭā’if }}= è una città della [[Provincia di Mecca]], in [[Arabia Saudita]], che si erge a un'altezza di più di 1800 metri s.l.m., sui fianchi della catena montuosa del [[Sarat]]. Ha una popolazione di 521.273 abitanti (censimento del [[2004]]). Ogni estate il governo saudita si trasferisce da [[Riyad]] a Tā'if. La città è centro agricolo d'una certa importanza e da quasi due millenni vi si coltiva la [[vite]] e l'uva detta [[zibibbo]] (dall'[[Lingua araba|arabo]] ''zabīb'', ossia "uva passita") e vi si produce miele.
==Storia==
Nel corso del cosiddetto [[Anno dell'Elefante]], la città fu coinvolta negli eventi<ref>http://www.islamawareness.net/Muhammed/saw.html</ref> {{el}}
===620 – 632: l'età di MuhammadMaometto ===
====620: il tentativo di lapidazione di MuhammadMaometto ====
MuhammadMaometto giunse nella cittadina di Tā'if ed esortò i suoi abitanti ad abbracciare l'Islam, ma essi risposero in modo rude e cominciarono a lanciargli contro sassi, causandogli sanguinose ferite. L'intera visita si esaurì in una sola giornata. Infine egli abbandonò la città e si sedette accanto a una fonte, in uno stato di prostrazione tale da fargli offuscare la vista. L'arcangelo [[Gabriele]] si accostò a MuhammadMaometto e gli chiese se egli voleva che distruggesse Tā'if facendole crollare addosso le montagne vicine. Al che il Profeta dell'Islam avrebbe dato una risposta negativa dicendo che "forse Allah avrebbe creato dai loro figli quanti avrebbero adorato Lui solo." La cittadina più tardi si convertì all'Islam.
====630: La [[Battaglia di Hunayn|battaglia di Hunayn]] e la conversione della città====
Dieci anni più tardi, nel 630, la posizione di MuhammadMaometto era radicalmente mutata. Egli era ora il signore di [[La Mecca|Mecca]] e il padrone di quasi tutto l'Hijāz.
Nel 630, ebbe luogo la [[Battaglia di Hunayn|battaglia di Hunayn]], nei pressi della città. Immediatamente dopo si ebbe l'infruttuoso [[Assedio di Ta'if|Assedio di Tā'if]]. La città fu assaltata con [[catapulta|catapulte]] dai [[Banu Daws]], ma gli attacchi vennero respinti. La [[Battaglia di Tabuk|battaglia di Tabuk]] del 631 lasciò Tā'if completamente isolata, cosicché membri dei Thaqīf giunsero a Mecca per negoziare la conversione della città all'Islam.
L'idolo [[Allat|al-Lāt]] fu distrutto dal thaqafita musulmano [[al-Mughira ibn Shu'ba]] insieme ad altri simboli della precedente fase pagata della città.
====?: Esilio di [[Marwan ibn al-Hakam|Marwān]]====
[[Al-Hakam ibn Abi al-As]] e suo figlio [[Marwan ibn al-Hakam]] furono esiliati da [[Medina]] a Ta'if da [[Maometto|Muhammad]] per bestemmie. Furono perdonati e autorizzati a riguadagnare Medina dal [[Califfo]] [[Uthman ibn Affan|‘Uthmān]]. Più tardi Marwān divenne il primo califfo della branca marwanide della dinastia [[Omayyadi|omayyade]].<ref>http://www.dartabligh.org/books/ebooks/Role_vol1/p. 139.asp</ref>
===632 – 661: Età dei califfi Rāshidūn era===
Parco al-Rudaf: situato a sud di Tā'if è un ampio parco naturale in cui gli alberi sorgono fra rocce [[granito|granitiche]]. In esso trova ospitalità anche un piccolo [[zoo]].
Wadi Mitna: Il rifugio del Profetaprofeta [[Maometto|Muhammad]]: qui nel 662 - anno 1 dell'[[Egira]] - MuhammadMaometto giunse nella speranza di convertire i [[Banu Hawazin]] e i Thaqīf e di sfuggire alle persecuzioni dei suoi concittadini. Fu però accolto da un tentativo di lapidazione della gente. Qui si dovette rifugiare in un fiondo di proprietà dei [[Banu Umayya]], clan meccano a lui avverso ma imparentato col clan del Profeta e che, in base alla ferrea legge dell'onore e dell'ospitalità, non poterono rifiutare di dare rifugio a MuhammadMaometto. Nel luogo sorge ora una moschea.
Al-Shafa: Un piccolo villaggio che sorge sulle montagne del Sarat, ricco sotto un profilo agricolo. I frutteti di Tā'if sono qui.
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