Isma'il Pascià: differenze tra le versioni

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Ismāʿīl sognava di espandere il suo regno su tutto il bacino del [[Nilo]], incluse le sue varie sorgenti, e sull'intera costa africana del [[mar Rosso]]. Ciò, insieme a voci circa l'esistenza di ricchezze naturali nel sottosuolo e a terre fertili, indusse Ismāʿīl ad avviare una politica di espansione ai danni dell'[[Etiopia]], governata dall'[[Imperatore d'Etiopia|Imperatore]] [[Giovanni IV d'Etiopia|Giovanni IV]]. Nel 1865 la Sublime Porta ottomana cedette a Ismāʿīl la provincia ottomana di [[Habesh]] (con [[Massaua]] e Sawakin sul mar Rosso e le principali città di quella provincia). Questa provincia, confinante con l'Etiopia, essenzialmente consisteva soltanto in una striscia costiera, ma il suo ''hinterland'' naturale era il territorio controllato dal governo etiopico. Qui Ismāʿīl occupò le regioni originariamente reclamate dagli Ottomani nel momento in cui essi s'erano insediati nella provincia ( ''eyaleti'' ) di Habesh nel [[XVI secolo]]. Furono avviati nuovi progetti economicamente allettanti, come estese coltivazioni di cotone a Barka. Nel 1872 Bogos (con la sua città di [[Keren]]) fu annessa dal Governatore della nuova "Provincia del Sudan orientale e della Costa del mar Rosso", Werner [[Munzinger]] [[Pascià]]. Nell'ottobre del 1875 l'esercito di Ismāʿīl occupò l'adiacente altopiano di [[Hamasien]], che era all'epoca tributario dell'Imperatore d'Etiopia. In novembre questo esercito fu virtualmente annientato nella [[battaglia di Gundet]], presso il fiume [[Mereb]]. Nel marzo 1876 l'esercito di Ismāʿīl soffrì ancora una disfatta drammatica dopo un attacco dell'esercito di Giovanni IV nella [[battaglia di Gura']]. Il figlio di Ismāʿīl, Hassan, fu catturato dagli etiopici e rilasciato solo dietro un pesante riscatto. Ciò fu seguito da una prolungata "guerra fredda", finita solo nel 1884 col Trattato anglo-egiziano-etiopico di Hewett]], quando Bogos fu restituita all'Etiopia. La provincia del mar Rosso creata da Ismāʿīl e dal suo Governatore Munzinger Pascià fu conquistata di lì a poco dagli [[Italia|italiani]] e divenne la base territoriale della [[Colonia Eritrea]] (proclamata nel 1890).
 
===Canale di Suez===<!--
Il Khedivato di Ismāʿīl è strettamente connesso con la costruzione del [[Canale di Suez]]. Egli fu d'accordo circa l'impresa e sorvegliò la parte egiziana della sua costruzione. Al momento della sua ascesa al trono, rifiutò di ratificare le concessioni alla Compagnia del Canale fatte dal suo predecessore Saʿīd, e la questione du affidata nel 1864 al giudizio di un arbitrato di [[Napoleone III]], che riconobbe un compenso alla Compagnia di 3.800.000 di sterline britanniche per le perdite derivanti dai cambiamenti imposti da Ismāʿīl rispetto al piano originario. Ismāʿīl allora usò ogni possibile mezzo, grazie al suo indubbio fascino personale e alle sue sapienti spese, per rafforzare la sua causa di fronte ai sovrani stranieri e alla pubblica opinione, conseguendo grande successo. Nel 1867 visitò Parigi e [[Londra]], dove fu ricevuto dalla [[regina Vittoria del Regno Unito|regina Vittoria]]]] e dal [[Lord Mayor di Londra|Lord Mayor]]. Mentre era in Gran Bretagna passò in rivista la flotta di Sua Maestà con il [[Sultano ottomano]]. Nel 1869 effettuò un'altra visita nel Regno Unito. Quando il Canale fu infine inaugurato, Ismāʿīl organizzò un festival senza precedenti, invitando dignitari da tutto il mondo, mentre l'Opera del Cairo era inaugurata con la prima mondiale dell'[[Aida]] di [[Giuseppe Verdi]], che doveva esaltare le glorie della civiltà egiziana.
Ismail's khedivate is closely connected to the building of the [[Suez Canal]]. He agreed to, and oversaw, the Egyptian portion of its construction. On his accession, he refused to ratify the concessions to the Canal company made by Said, and the question was referred in 1864 to the arbitration of Napoleon III, who awarded £ 3,800,000 to the company as compensation for the losses they would incur by the changes which Ismail insisted upon in the original grant. Ismail then used every available means, by his own undoubted powers of fascination and by judicious expenditure, to bring his personality before the foreign sovereigns and public, and he had much success. In 1867 he visited Paris and [[London]], where he was received by [[Victoria of the United Kingdom|Queen Victoria]] and welcomed by the [[Lord Mayor of London|Lord Mayor]]. Whilst in England he also saw a [[Fleet Review, Royal Navy#Queen Victoria|Royal Navy Fleet Review]] with the [[Ottoman Sultan]]. In 1869 he again paid a visit to [[England]]. When the canal finally opened, Ismail held a festival of unprecedented scope, inviting dignitaries from around the world.
 
===DebtsDebiti===<!--
These developments - especially the costly war with Ethiopia - left Egypt in deep debt to the European powers, and they used this position to wring concessions out of IsmailIsmāʿīl. One of the most unpopular among Egyptians was the new system of mixed courts, by which [[Europe]]ans were tried by judges from their own nation. But at length the inevitable financial crisis came. A national debt of over one hundred million pounds sterling (as opposed to three millions when he became viceroy) had been incurred by the khedive, whose fundamental idea of liquidating his borrowings was to borrow at increased interest. The bond-holders became restive. Judgments were given against the Khedive in the international tribunals. When he could raise no more loans, he sold his Suez Canal shares (in 1875) to the [[British Government]] for only £ 3,976,582; this was immediately followed by the beginning of foreign intervention.<ref>[http://weekly.ahram.org.eg/2001/543/ismail.jpg.]</ref>
 
In December 1875, [[Stephen Cave]] was sent out by the British government to inquire into the finances of Egypt, and in April 1876 his report was published, advising that in view of the waste and extravagance it was necessary for foreign Powers to interfere in order to restore credit. The result was the establishment of the [[Caisse de la Dette]]. In October, [[George Joachim Goschen, 1st Viscount Goschen|George Goschen]] and Joubert made a further investigation, which resulted in the establishment of Anglo-French control over finances and the government. A further commission of inquiry by [[Evelyn Baring, 1st Earl of Cromer|Major Baring]] (afterwards 1st Earl of Cromer) and others in 1878 culminated in Ismail making over his estates to the nation and accepting the position of a constitutional sovereign, with Nubar as premier, [[Charles Rivers Wilson]] as finance minister, and de Blignières as minister of public works.