Signa: differenze tra le versioni

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===Istruzione===
====Biblioteca e Ludoteca====
Il comune di Signa contadispone di una [[ludoteca]] comunale, "La Gallina d'Oro", situata in via Dante Alighieri.</br> La [[biblioteca]] comunale è intitolata a [[Boncompagno da Signa]] ed è situata in via degli Alberti nello stesso edificio che ospita il Museo della Paglia e dell'Intreccio.
 
====Scuole====
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Ricco è il patrimonio artistico e culturale a Signa, città che ha ospitato ed è stata il luogo di nascita per vari artisti nel corso dei secoli. Vari sono gli affreschi realizzati nelle chiese di Signa e di particolare valore e importanza a livello culturale e religioso sono le opere presenti nella città.
 
Nel [[Novecento]] sono importanti in ambito artistico alcune personalità che a livello artistico diedero lustro a Signa. Tra questi ci furono Alimondo Ciampi, che dedicò gran parte delle proprie opere all'universo femminile e di cui alcune sculture sono ora visibili nei pressi dei giradinigiardini comunali di Piazza della Repubblica a Signa, Bruno Catarzi, Giuseppe Santelli ed [[Alvaro Cartei]]. Di quest'ultimo è l'immagine della [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]] nel tabernacolo all'imbocco di Via dei Renai e il dipinto ''San Miniato'' del [[1992]].
 
==== Dal Duecento al Quattrocento ====
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[[Immagine:Signa - Tabernacolo1.JPG|left|170px|thumb|Tabernacolo di Benedetto Michelino in Via dell'Edera]]
 
Parte di quella produzione artistica tutt'oggi rimasta, che comunque conta quantitivamentequantitativamente e qualitativamente un vasto numero di opere, è oggi visibile tra le principali chiese del paese. All'interno della [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|chiesa di Santa Maria in Castello]] rimane una parte della ''Crocifissione'', su cui dal [[1971]] al [[1973]] sono stati effettuati degli interventi di [[restauro]], originariamente attribuita a [[Cimabue]] come affermò nel [[1806]] il [[priore]] dell'epoca, tale Giannini. Tra i critici moderni vengono seguite due correnti contrastanti tra di loro: c'è chi sostiene l'illustre paternità e c'è chi sostiene che sarebbe attribuibile ad un autore vissuto all'ombra sia di [[Cimabue]] sia di [[Giotto]].<ref> ''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. V, pagp. 53-54.</ref>
 
Altre opere importanti sono gli [[affreschi]] [[trecento|trecenteschi]] di Pietro Nelli presenti nella [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]] raffigurati tra il [[1365]] e il [[1370]] sulla parete destra della chiesa di cui il più importante è ''San Lorenzo e le anime del Purgatorio'' con riferimento alle fonti [[agiografia|agiografiche]] che indicherebbero come alla sua morte [[San Lorenzo]] sia disceso agli [[inferno|Inferi]] e poi salito al [[Paradiso]]. Altri affreschi di grande importanza culturale sono quelli presenti nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Chiesa di San Giovanni Battista]], attribuiti al [[Maestro di Signa]] e al [[Maestro del 1441]] che raffigurarono, il primo sulla parete sinistra e il secondo su quella destra, i miracoli attribuiti alla [[Beata Giovanna]]. Secondo la critica, per quantroquanto riguarda il Maestro del 1441, venne usato negli affreschi uno stile arcaico nonostante l'artista avesse realizzato ottime scene dal punto di vista narrativo. Per il Maestro di Signa, invece, venne rinnovato lo stile rimanendo, comunque, fedele alla visione popolare delle immagini sacre.
 
Attribuiti al Maestro di Signa ci sono vari tabernacoli visibili oggi lungo le strade del centro storico del paese.
 
Per quanto concerne la produzione scultorea fu di gran lunga quantitativamente inferiore a quella pittorica. Di epoca medievale sono poche le sculture presenti nel territorio signese poiché è possibile citare solo alcuni rilevi murari, per lo più identificabili con [[bassorilievo|bassorilievi]], raffiguraniiraffiguranti contesti religiosi. Unica importante opera di questo periodo fu la fonte battesimale della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pieve di San Giovanni Battista]], attribuita alla bottega di [[Benedetto da Maiano]] secondo i precisi segni di stile utilizzati. Un'altra scultura importante fu quella commissionata a [[Luca della Robbia]] per lo stemma di Signa del [[1446]].
 
==== Dal Cinquecento all'Ottocento ====
Differentemente dalla precedente epoca, la produzione pittorica che va dal [[Cinquecento]] all'[[Ottocento]], seppur cospicua, è qualitativamente inferiore. Nel [[Cinquecento]] furono privilegiati gli orientamenti culturali e stilistici dell'arte fiorentina dell'epoca ed in particolar modo l'arte di [[Raffaello]], il [[Manierismo]], le inflessioni più devote alla [[Controriforma]] e al tardo [[Barocco]] come testimoniato sia dalla ''Madonna col Bambino e San Giovannino'', sia dall<nowiki>' </nowiki>''Annunciazione'', entrambe della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]], sia da altre opere sempre prettamente di carattere religioso. La produzione artistica del [[Seicento]], invece, fu rappresentata a Signa da vari artisti promettenti. Prima fra tutti è la tela attribuita a Sigismondo Coppacani raffigurante l'''Adorazione dei Magi'' del [[1617]] originariamente eseguita per la chiesa fiorentina di San Baldassare e poi, nel [[1809]], acquistata dal priore Gaetano Giannini, già citato in precedenza. Anche la produzione artistica del [[Settecento]] e [[Ottocento]] ebbe a Signa rappresentati della pittura di notevole attraverso opere che dimostrarono il forte legame che la città aveva con la propria patrona, [[Giovanna da Signa]]. Tra le più importanti ci sono due dipinti commissionati nel [[1775]] e raffiguranti ''Il miracolo della grandine'' e ''La morte della Beata Giovanna''.
 
Per la scultura poche furono le opere pervenute e di cui si ha traccia. L'unica importante fu il [[bassorilievo]] presente nella [[Chiesa di San Mauro]] in cui veniva rappresentata la Madonna col Bambino i quali resti sono stati solo ultimamente ricomposti come in origine soprattutto perché alcuni di questi furono staccati e rivenduti a dei collezionisti.
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Tra gli artisti maggiormente annoverati ci fu Alimondo Ciampi che fin da giovane iniziò la sua attività artistica, soprattutto di scultore. Tra le opere principali ci furono ''Piedino Ferito'', ''Formica'', ''Abbandonata'', ''Piccola Bagnante'', ''La morte di Ofelia'' e ''Bagnante al sole'', tutte sculture dedicate all'universo femminile cui Ciampi tributò un grande omaggio. Importanti furono le opere di Bruno Catarzi, legato alla Manifattura di Signa così come Giuseppe Santelli il cui padre, Pietro, ne era il fondatore. Di notevole rilevanza artistica per Signa era il legame tra Giuseppe Santelli e l'allievo [[Alvaro Cartei]] soprattutto nella [[pittura]]. Come Marco Moretti disse ne ''Le Virtù..''{{quote
|'' Maestro e allievo seduti uno di forntefronte all'altro si ritraevano, in un esercizio continuo che al di là della disciplina del "mestiere" rappresentava una ragione di vita, improntata a una necessità di pensare e di parlare tramite immagini''<ref> ''Le Virtù'', Marco Moretti</ref>}}
=== Cinema e Teatro ===
[[Immagine:Signa pzza pratelli 028.jpg|thumb|180px|Piazza Ugo Pratelli]]
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Un altro importante giorno della ''Fiera di Settembre'' è il “''Palio degli Arceri''”, una rievocazione storica tipicamente toscana che fa riferimento al “[[Palio di Siena]]” o alla “[[Giostra del Saracino (Arezzo)|Giostra del Saracino]]”.
 
Durante il “''Palio degli Arceri''” i quattro “''popoli''” di Signa competono tra di loro in un’affascinante gara di tiro con l’arco che prevede, per il vincitore, il diritto per la successiva Festa della [[Beata Giovanna]] di portare su un ciuchino appossitamenteappositamente addobbato il primo nato nell'anno del proprio popolo.
 
==== Il Carnevale di San Mauro ====