Gustaf Mauritz Armfelt: differenze tra le versioni

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Nel 1808 la Russia conquista la Finlandia alla quale lo Zar concesse grande autonomia assumendo il titolo di Granduca di Finlandia. La Svezia perdeva così un terzo delle sue risorse.
Nel 1809 Gustavo Adolfo viene deposto e viene eletto re lo zio Carlo di Sodermanland che assume il nome di [[Carlo XIII di Svezia|Carlo XIII]] ma a causa della sua cattiva salute il governo viene esercitato da [[Jean-Baptiste Jules Bernadotte]], maresciallo francese imparentato con Napoleone, che aveva dimostrato grande lealtà verso i prigionieri della divisione svedese inviata nel 1806 da Gustavo Adolfo in Prussia proteggendoli dalle atrocità dei suoi soldati. Bernadotte viene proclamato principe ereditario nel 1810. Armfelt, che non approvava questi sviluppi del governo della Svezia, avrebbe voluto ritirarsi a vita privata in Finlandia, ma, pressato, acconsentì ad assumere incarichi governativi finché i nemici che aveva a corte non ottennero il suo esilio. Armfelt giurò fedeltà allo zar Alessandro I nelle mani del rappresentante russo a Stoccolma e il giorno dopo partì per San Pietroburgo. Per questa scelta di campo fu condannato a morte come traditore. Allo zar Armfelt espose le sue vedute circa il sistema di governo della Finlandia per la sicurezza della quale auspicava lo stato di pace tra Russia e Svezia. Si adoperò anche perché la Finlandia ottenesse la più ampia autonomia. Nel 1811 si ritirò a vita privata assieme alla moglie nella sua tenuta finlandese in Halikko, ma presto fu richiamato alla corte dello zar dove ebbe una posizione influente nella cerchia vicina ad Alessandro I. Fu nominato conte e generale dell'esercito russo. Verso la fine dell'anno fu istituito un comitato per gli affari finlandesi e Armfelt ne fu il primo presidente. Nel giugno 1812 Napoleone invade la Russia. Armfelt partecipa alla guerra contro la Francia, ma per un breve periodo a causa del peggioramento della sua salute. Per proteggere la frontiera orientale la Russia cerca un accordo con la Svezia e nel mese di agosto lo zar, accompagnato da Armfelt, incontra Bernadotte a Turku. Ne scaturì un trattato nel quale la Svezia si impegnava alla neutralità nella guerra russo-francese e rinunciava a qualsiasi pretesa sulla Finlandia. Da parte sua la Russia avrebbe assecondato le mire espansionistiche della Svezia sulla Norvegia. La "Vecchia Finlandia" conquistata dalla Russia nel 1743 fu unita al granducato finlandese e la capitale fu spostata da Turku ad Helsinki essendo considerata Turku troppo vicina alla Svezia sia culturalmente che geograficamente. In Finlandia Armfelt riebbe la nomina di Cancelliere della ora Accademia Imperiale di Turku, carica che ricoprirà dal 1812 al 1814. Fu brevemente governatore della Finlandia nel 1813.
Morì nella sua residenza estiva a Tsarskoje Selo, non lontano da San Pietroburgo il 19 agosto 1814. E' sepolto nella chiesa di Halikko in Finlandia. Fu il primo finlandese ad entrare a far parte dell'ordine dei Cavalieri di Malta. Uno dei suoi figli, conte Alexander Armfelt (1794-1876) sarà ministro-segretario di stato per la Finlandia dal 1841 al 1876 rappresentando gli interessi finlandesi alla corte imperiale di San Pietroburgo. Armfelt è ricordato in Finlandia come uno dei fondatori della nazione.
 
== Bibliografia ==