Monte Cavo: differenze tra le versioni
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Il ''Mons Albanus'' dei Latini, divenuto in seguito alla potenza della vicina città latina di [[Cabum]] ''Monte Gabo'', da cui ''Monte Gavo'' ed in ultimo l'odierno [[toponimo]] di '''Monte Cavo''', era una [[montagna]] sacra ai [[popoli dell'Italia antica|popoli italici]] del [[Latium|Lazio]], quindi montagna sacra ai romani, poiché vi sorgeva il [[tempio]] di [[Giove Laziale|Iuppiter Latiaris]], una delle più ambite mete di [[pellegrinaggio]] per i popoli latini e nei secoli di dominazione romana. Il percorso, che partiva dall'[[Roma|Urbe]], si diramava per oltre 30 [[chilometro|chilometri]], passando per il [[Lago di Nemi]], ove si adorava ''[[Diana (divinità)|Diana]] Nemorensis'' ("Diana del [[bosco sacro]]"), dea della [[Caccia]], per poi raggiungere la base della montagna, dalla quale iniziava una [[strada]] lastricata in [[basalto]], detta appunto ''Via Sacra'' o ''Via Trionfale'', che con un percorso di 6 chilometri, ottimamente conservatosi finora, giungeva al tempio.
Sul Mons Albanus, tra [[gennaio]] e [[marzo]], si svolgevano le ''[[Feriae latinae]]''. I [[console (storia romana)|Consoli]] appena insediati dovevano sacrificare a Giove Laziale e indire le Ferie Latine. Quando il Console otteneva una vittoria in [[guerra]] doveva anche celebrare il [[trionfo]] sul Monte Albano.
== Tempio pagano, romitorio, albergo ==
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