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{{Controlcopy|motivo=questa e molte altre località spagnole sembrano scritte troppo dettagliatamente per quanto sono disordinate|firma=--[[Utente:Francisco83pv|Francisco83pv]] 18:42, 9 nov 2007 (CET)|argomento=
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{{Comune spagnolo <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune_spagnolo -->
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La distribuzione della popolazione attiva sulla base del settore d'impiego registra infatti che solo il 5% si dedica all'agricoltura e all'allevamento del bestiame, di fronte al 18,9% dell'industria, al 14,5% della edilizia e al 61,7% del settore terziario dei servizi.
Con 8 km di costa, Piélagos può vantarsi di sette spiagge, tra le quali merita citare quella di Valdearenas, (letteralmente ''valle di sabbia'') situata allo sbocco del fiume [[Pas (fiume)|Pas]], all'interno del Parco naturale delle dune di [[Liencres]], fissate dalla presenza nel parco di una pineta di pini marittimi. Questa spiaggia, assieme a quella di Canallave a lei adiacente, è molto frequentata dai turisti e dai surfisti locali.
==Storia==
Nel territorio comunale esistono moltissime cavità dalle quali sono emersi oggetti e decorazioni delle pareti con grafiti e dipinti rupestri, che attestano la presenza umana nella zona con continuità dal Paleolitico al periodo castrense delle tribù cantabre fino alla dominazione romana e al Medio Evo, epoca a cui risalgono le prime citazioni scritte di località dell'attuale comune di Pielagos. Da questi documenti risulta che intorno all'anno 1000 si costruirono chiese attorno alle quali si formarono dei nuclei abitati che dipesero dall' '''Abadia di Santillana del Mar'' fino alla presa di potere da parte di [[Garci Fernandez Manrique]] signore del luogo al quale subentrò [[Gonzalo Ruiz de la Vega]] a seguito della concessione del re [[Alfonso XI]] nel 1335 che si consolidò nel 1444 con [[Iñigo Lopez de Mendoza]] grazie all'elargizione del re [[Juan II]] che lo nominò anche marchese di Santillana del Mar.
Il nuovo signore si inimicò le popolazioni della zona che si videro private del regime di ''realengo'' di dipendenza diretta dal re che la esercitava tramite suoi governatori lasciando però una certa autonomia amministrativa ai Consigli nominati dalla popolazione. A nulla valsero le proteste di diversi consigli della zona che chiesero al re [[Juan II]] il ripristino del realengo, perché il re non prese in considerazione questa richiesta. I Consigli decisero allora di ricorrere alle vie legali intentando un processo che va sotto il nome di ''Pleito de los Valles'' che soltanto oltre un secolo dopo, nel 1581 con la sentenza della ''Real Chancilleria de Valladolid'' si risolse con la vittoria delle Valli e il ritorno al realengo delle diverse località che formarono la ''Provincia de las nueve Valles'' le cui Juntas si riunivano in Puente San Miguel e che fu il germe da cui nacque poi la provincia di Cantabria
sanzionata nel 1773 dal re [[Carlos III]].
Nel periodo detto ''Triennio liberale'' dal 1820 al 1822 fu abolito il regime feudale e quindi anche la signoria su Pielagos. Come tante altre località anche '''Pielagos''' si eresse in comune costituzionale e lo stesso fece '''Arce'''. I due comuni nel 1835 si riunirono in un unico comune da cui si staccò nel 1980 la località di Rumoroso passata a far parte del comune di Polanco. Il comune prese il nome di Pielagos con capoluogo in Renedo, come è attualmente.
Il territorio municipale è ricco di grotte (cuevas) e cavità d'interesse sia archeologico che speleologico, quasi tutte hanno le pareti con grafiti e figurazioni pittoriche di arte rupestre rappresentanti animali, in particolare si fanno notare la '''Cueva de Santan''', la '''Cueva del Calero II''' dove fu trovato materiale databile dal Neolitico al Medio Evo, le '''Cuevas Covalejos I y II''', ed altre. Fa parte del patrimonio archeologico di Pielagos la '''Estela de Zurita''' una stele circolare in pietra del diametro di 2 metri e dello spessore di 20 centimetri con figurazioni di difficile interpretazione una delle maggiori stele fra quelle di diverse dimensioni trovate in Cantabria. Sono dotale di un basamento perché possano stare verticali e si pensa che fossero stele funerarie, altri le collegano al sole che era venerato dai popoli celti. Questa stele si trova ora al ''Museo de Prehistoria y Arquelogia de la Cantabria''.
Di interesse sono pure il '''Castillo de Liencres''' resti di una fortezza medioevale su una collina che porta i segni della guerra civile spagnola del 1936-39 con bunker, trincee, postazioni per armi, cavità
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del 1572, dichiarato BIC, il '''Puente Real''' di Barcenilla del secolo XVIII anch'esso dichiarato BIC. il '''Parque Natural Dunas''' di Lliencres. Nel patrimonio religioso sono da notare le chiese di '''Santa Maria''' del 1226 in Barcenilla, di '''Santa Eulalia''' in Lliencres dei secoli XVII-XVIII, di '''San Julian''' del 1709 in Zurita, di ''' San Martin''' del 1712 in Zurita, di '''Santa Eulalia''' del XVIII secolo in Oruña, della '''Asuncion''' in Arce del XVII secolo con torre del XVIII, di '''Santa Maria''' in Renedo di origine medioevale ma rifatta nel XVII secolo, di '''San Vicente''' di Vioño dei secoli XVII-XVIII, della '''Immaculada Concepcion y San Julian''' del 1886 in Mortera. Fra le numerose ermitas, cappelle e santuari sono da citare l' '''Ermita de Santa Ana''' del XVI secolo in Arce, la '''Capilla de San Miguel''' del XVII secolo in Quijano, il '''Santuario de la Virgen de Valencia''' in Vioño del 1622, la '''Ermita de San Gregorio y San Antonio''' del XVII secolo in Barcenilla, la '''Ermita de San Antonio''' del 1724 in Rebedo, la '''Ermita de de N.tra S.ra de la Concepcion'''del 1729 in Arce e la '''Ermita de San Miguel''' del XX secolo in Arce.
Molte sono le feste sacro e profane allo stesso tempo che si svolgono secondo la consuetudine spagnola in cui dopo i riti religiosi si svolge la festa con musica, danze, gare sportive e manifestazioni del folclore locale. Le ''romerias''sono pellegrinaggi ai santuari con accompagnamento di danze tipiche seguiti da colazioni campestri e feste con musica, canti , balli e giochi. Il calendario delle feste prevede il 9 aprile la festa di ''San Gregorio'' in Barcena, il 13 giugno ''San Antonio'' in Renedo con la messa solenne e poi la romeria ed inoltre il ''Concurso de ganado'' cioè di animali d'allevamento, la Feria (fiera) di prodotti gastronomici tipici e molte gare sportive, il 2 luglio in Arce ''irgen de la Soledad'', il 25 luglio ''Santiago'' in Lliencres, il 26 luglio in Arce ''Santa Ana'' con romeria, il 10 agosto in Vioño ''San Lorenzo'',
il 17 agosto ''San Roque'' in Quijano ed anche in Boo, il 31 agosto in Mortera ''San Ramon Nonato'', la prima somenica di settembre ''N.tra S.ra de la Cianca'' inParbayón'', l'8 settembre in Vioño ''Virgen de Valencia'', festa che in effetti comincia il 31 agosto con diverse gare sportive, festa montanara, ed esibizioni musicali nella domenica precedente l'8 settembre e l'11 novembre in Basconilla ''San Martin''
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[[Categoria:Comuni della comunità della Cantabria|Pielagos]]
[[Categoria:Comuni della provincia della Cantabria|Pielagos]]
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