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===Altri interpreti===
[[Immagine:PortraitInigoJones.jpg|thumb|Inigo Jones ritratto da [[Anthony van Dyck]]]]
In particolar modo nell'età elisabettiana si ebbe la fioritura di numerose compagnie teatrali, come i [[The Admiral's Men]] o i [[Lord Chamberlain's Men]], oltre che di figure di spicco come gli impresari [[James Burbage]] e [[Philip Henslowe]]. Compagnie di giro, che si produssero in tournée europee furono quella di [[Robert Browne]]<ref name= Macleod> Joseph Macleod. ''Storia del teatro britannico''. Sansoni, Firenze 1958, pag. 23. </ref>, allievo del celebre attore [[Edward Alleyn]], altro celebre protagonista dell'epoca. Altra compagnia fu quella di [[George Webster]], mentre pare che un certo [[John Kempe]] fu celebre in [[Italia]] agli inizi del [[1600]].<ref name= Macleod />
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Dal punto di vista della produzione drammatica, oltre a Shakespeare agirono per le scene numerosi autori, alcuni dei quali di stampo profondamente classicheggiante quali [[Samuel Daniel]], [[William Alexander]], [[Fulke Greville]], [[Lord Brooke]] e [[William Alabaster]], che si rifacevano ai moduli tragici [[Seneca|senechiani]]<ref name= Masolino34>Masolino D'Amico. ''Storia del teatro inglese''. Newton & Compton, Roma 1995, pag. 34.</ref> e le cui opere, di rado rappresentate, erano destinate ad una cerchia elitaria distante dalle rumorose playhouses. Il gusto degli [[spettatore|spettatori]] si spostò pian piano sulla [[tragicommedia]], sebbene [[tragedia|tragedie]] e [[commedia|commedie]] furono ancora rappresentate fino alla chiusura dei teatri nel [[1660]] per volere dei puritani.
[[File:John Fletcher (1).JPG|thumb|[[John Fletcher]]]]
[[File:Francis Beaumont - Project Gutenberg eText 13220.png|thumb|left|[[Francis Beaumont]]]]
Di altro stampo erano gli autori di mestiere i quali, ad eccezione di [[Thomas Dekker (scrittore)|Thomas Dekker]], possedevano una buona cultura di base pur senza farne puro esercizio di stile: la loro produzione era quindi finalizzata essenzialmente alla rappresentazione. [[Francis Beaumont]] e [[John Fletcher]] lavorarono in alcuni drammi in coppia e Fletcher in particolare collaborò con Shakespeare nella stesura de ''[[I due nobili congiunti]]''. Sebbene Beaumont fosse più dotato di Fletcher<ref>Masolino D'Amico. ''Storia del teatro inglese''. Newton & Compton, Roma 1995, pag. 37.</ref> fu quest'ultimo ad assicurarsi larga fama presso i contemporanei.
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