Eraclea: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m Annullate le modifiche di Taranto1906, riportata alla revisione precedente di Gpvosbot
Riga 1:
{{Stub comuni|Veneto}}
Heraclea (‘Ηράκλεια greco),città antica della Lucania, situata vicino all'attuale Policoro , m. 3 dal litorale del golfo di Taranto, fra i fiumi Aciris (Agri) ed il m. circa 13 S.s.o. di Sinis (Sinni) di Metapontum. Era una colonia greca fondata A.C. da Taras (odierna TARANTO) e dai Thurii nel 432, precedente predominante. È stato scelto come il riunione-posto dell'assemblea generale dei Greci di Italia, che Alexander di Epiro, dopo la sua alienazione da Taras, ha provato a trasferire a Thurii. Qui Pyrrhus, re dell' Epiro, ha sconfitto il consule Laevinus nel 280 A.C., dopo che attraversò il fiume Sinis (veda la battaglia di Heraclea). Nel 278 BC, o 282 AC, probabilmente per staccarlo da Taras, i romani proposero un trattato speciale con Heraclea, a tali favorevoli condizioni che nel 89 A.C. la cittadinanza romana data agli abitanti dal Lex Plautia Papiria è stata accettata soltanto dopo un' esitazione considerevole. Eraclea ha ceduto sotto costrizione a Annibale nel 212. Cicero nella sua difesa del poeta Archias, un cittadino adottato di Heraclea, parla di essa come città fiorente. In conseguenza alla relativa accettazione della cittadinanza romana, si è transformato in in un municipio; parte di una copia del Lex Iulia Municipalis del 46 AC (inciso sulla parte posteriore di due pani bronzee, sulla parte anteriore vi è un'iscrizione greca del terzo secolo BC che definisce i contorni delle terre che appartengono alle varie tempie), è stato trovato fra Heraclea e Metapontum, è di alta importanza per la nostra conoscenza di quella legge. Era ancora un posto di una certa importanza sotto l'impero; una strada del ramo da Venusia ha unito la strada del litorale . Le circostanze della relativa distruzione ed abbandono sono sconosciute; il luogo ora è contrassegnato da alcuni mucchi delle rovine. Il relativo rappresentante medioevale era Anglona ma ora in se un mucchio delle rovine, fra cui sono quelle di una chiesa dell' XI secolo. Orlando Paride
{{nota disambigua|l'antica città della Magna Grecia|[[Eraclea Minoa]]}}
{{nota disambigua|l'antica città della Grecia|[[Eraclea Pontica]]}}
<!-- La prima immagine che si vede arrivando ad Eraclea Mare è quella di una rigogliosa pineta che si estende per circa tre chilometri e mezzo e che separa la spiaggia dal piccolo centro abitato.
Gli accessi che portano al mare la attraversano e insieme alle piccole dune naturali formano un gradevole paesaggio. La presenza della pineta rende il clima di Eraclea Mare particolarmente salubre in tutte le stagioni, specialmente durante l'estate l'aria è sempre fresca e odorosa di resina dei pini.
 
 
Pur se piccola Eraclea Mare offre tutti i comfort ed i servizi di una moderna località turistica inoltre, caratteristica molto importante, la maggior parte degli alberghi, degli appartamenti, dei bungalows e il campeggio sono circondati dal verde ed immersi in quella pineta che rende unica ed affascinante Eraclea.
 
Dotata di una piccola darsena (dal nome evocativo: MARICLEA), che può ospitare fino a duecento posti barca, dalla quale si può raggiungere la riserva naturale della laguna "DEL MORT" per praticare del bird-watching e delle passeggiate.
Durante il giorno sulla spiaggia si possono alternare i rilassanti bagni di sole e di mare con la pratica del windsurf, della vela, partecipare a tornei sportivi di bocce, beach volley e a giochi organizzati.
Per giornate alternative alla spiaggia, si può scegliere tra passeggiate a cavallo a stretto contatto con la natura, splendide escursioni in bicicletta lungo itinerari che si snodano nella campagna veneta, giocare a tennis o approfittare del percorso vita che attraversa il cuore della pineta.
 
La sera il centro di Eraclea Mare, con la sua isola pedonale, permette di fare piacevoli passeggiate lungo la principale via Dancalia tra i numerosi negozi, bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie. Orchestre internazionali, gruppi teatrali, spettacoli cinematografici, sono solo alcune fra le divertenti proposte tra cui scegliere. La notte di Ferragosto lo spettacolo è assicurato con i fuochi d'artificio in spiaggia che fanno parte della tradizione di Eraclea Mare.
 
 
Di seguito tutte le le informazioni per arrivare a Eracleamare ....
 
 
 
Come arrivare a Eraclea Mare
Autostrade - Per chi proviene da Milano o dal Brennero : dall'autostrada A4 , dopo la tangenziale di Mestre, uscita in direzione aeroporto Tessera/Eraclea. Per chi proviene da Tarvisio, Udine, Trieste : dall'autostrada A4, uscita Noventa di Piave.
 
Bus - Bus di linea collegano frequentemente S.Donà di Piave, da dove partono le coincidenze per Eraclea Mare, con l'Italia e i paesi d'Europa. Stazione bus : Piazza IV Novembre. Tel.042152421
 
Treno - Stazioni Ferroviarie a Mestre Tel.041715555 e a S.Donà di Piave tel.0421330835 con frequenti collegamenti autobus di linea.
Aeroporti - Venezia, Marco Polo, tel.0412606111. Treviso, San Giuseppe, tel.042220393. Verona, Valerio Catullo, tel.0458095611. Trieste, Ronchi dei Legionari, tel.040631484.
 
 
Se si vuole aggiungere un tocco di cultura o di arte è facile raggiungere Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona e le Ville Palladiane lungo il Brenta, i centri minori veneti ricchi di storia come Oderzo, Asolo, Este, Monselice, Montagnana, Marostica.
 
 
 
Un caso unico di ambiente raro e incontaminato
 
 
Eraclea Per chi arriva via terra la laguna del Mort appare alle fine di via dei Pioppi, all'entrata della darsena. Se si guarda verso ovest, ed è l'alba o il tramonto, quando gli ombrelloni non ci sono più, si resta senza fiato da quanto è bello il paesaggio. Legambiente l'ha eletta quest'anno come la più bella spiaggia dell'alto Adriatico, tra le prime undici d'Italia.La laguna del Mort è una lama lagunare, cioè una laguna chiusa, formatasi nel 1936, dopo una rotta del Piave che si è aperto una nuova foce a Cortellazzo, lasciando intercluso il vecchio alveo di foce, diventato appunto un ramo morto: il Mort. Con il tempo a ovest si è formato un ambiente paludoso, a nord la pineta, a sud, verso il mare, la spiaggia, invero tutt'altro che notevole in quanto costituita da gradoni di cemento, e per finire a est, dalla laguna vera e propria, il sito che Legambiente ha voluto premiare, ma che si sta lentamente e inesorabilmente interrando. Così lo descrive il naturalista Michele Zanetti: "La sua struttura ambientale ed ecologica è quella di un interessante mosaico: una pineta insediata su dune fossili e ricca di specie floristiche, una laguna salata a basso e fertile fondale melmoso, una duna a mare ricoperta da tenace vegetazione erbacea tipica dei suoli sabbiosi e un palude dolce con stagni permanenti circondati da un fitto canneto. Il tutto racchiuso dalle frontiere fisiche ed ecologiche: del fiume, ad ovest; del mare, a sud; della bonifica di Valle Ossi, a nord". La zona umida conserva varietà di acque e di terreno, dune e retrodune, barene e spiagge di sabbia finissima. E alle spalle il bosco misto, ricco di un fitto sottobosco. L'incontro con la Neotia nidus avis, un'orchidea di montagna, tipica dei boschi di faggio, può meravigliare anche il botanico più esperto. Naturalmente molto rappresentata è l'orchidea palustre che qui ha il suo habitat umido ideale. Da contrappunto le fa l'Apocino veneto, pianta della steppa, che ha nel Veneto l'estrema area occidentale di diffusione ed è qui presente come relitto floristico emigrato quando il clima era steppico. Sulla barena fa bella mostra il Limonio a foglie di margherita, mentre dalla duna si scorgono i bellissimi fiori campanulati a fasce bianche e rosa della Soldanella di mare. Nel bosco, oltre alle varietà di pino marittimo e domestico, sono rappresentati anche il Pinus halepensis e il Pinus brutis. Ma anche molti esemplari di latifoglie miste, tra cui il Gelso, l'Olmo campestre, la Robinia e il Ginepro. Il sottobosco è rappresentato da rovi, ligustrelli, asparagi spinosi e biancospini. Tra la fauna da ricordare la Tartaruga palustre, la Lucertola sicula, il Ramarro e il Biacco, il grande serpente nero delle dune. Non ci sono vipere, invece. Tra gli uccelli oltre al Fratino e al Fraticello, d'estate si possono vedere Baccapesci, Rondini di mare e Aironi rossi; d'inverno si trovano Strolaghe, Cormorani e Aironi bianchi maggiori.--><!-- http://www.eracleamare.it/ -->
{{Template:Comune
|nomeComune = Eraclea
|linkStemma = Eraclea-Stemma.png
|siglaRegione = VEN
|siglaProvincia = VE
|latitudineGradi = 45
|latitudineMinuti = 35
|latitudineSecondi = 0
|longitudineGradi = 12
|longitudineMinuti = 41
|longitudineSecondi = 0
|mappaX = 150
|mappaY = 53
|altitudine = <!-- solo valore numerico dell'altitudine -->
|superficie = 95
|abitanti = 12.695
|anno = 31-12-04
|densita = 131
|frazioni = Ponte Crepaldo, Torre di Fine, Eraclea Mare, Valcasoni, Stretti, Brian, Ca' Turcata
|comuniLimitrofi = [[Caorle]], [[Jesolo]], [[San Donà di Piave]], [[Santo Stino di Livenza]], [[Torre di Mosto]]
|cap = 30020
|prefisso = 0421
|istat = 027013
|fiscale = <!-- B102 -->
|nomeAbitanti = eracleensi
|patrono = <!-- [[San Pietro]]-->
|festivo = <!-- [[7 aprile]] -->
|sito = <!-- http://www.comune.bovezzo.bs.it/ -->
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Eraclea''' è un comune di 12.459 abitanti in [[provincia di Venezia]].
 
{{Provincia di Venezia}}
 
 
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Venezia]]
[[Categoria:Comuni del Veneto]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[eo:Eraclea]]
[[ja:エラクレーア]]
[[pt:Eraclea]]