Cerrè Marabino: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
{{w|Emilia-Romagna|luglio 2008}}
{{
|nomeFrazione = Cerrè Marabino
|immagine =
|didascalia =
|stemma =
|nomeUfficiale =
|statoalternativo=
|siglaRegione = EMR
|siglaRegione2 =
|siglaProvincia = RE
|siglaProvincia2 =
|nomeDelComune = Toano
|nomeDelComune2 =
|nomeDelComune3 =
|nomeDelComune4 =
|nomeDelComune5 =
|linkStemma = Stemma Toano.gif
|linkStemma2 =
|linkStemma3 =
|linkStemma4 =
|linkStemma5 =
|latitudineGradi = 44
|latitudineMinuti = 23
|latitudineSecondi = 03
|longitudineGradi = 10
|longitudineMinuti = 30
|longitudineSecondi = 08
|altitudine =
|superficie =
|abitanti =
|anno =
|nomeAbitanti =
|patrono =
|prefisso = [[0522]]
|cap = 42010
}}
'''Cerrè Marabino''' è una frazione del comune di [[Toano]] in [[Provincia di Reggio Emilia]]. I suoi abitanti sono chiamati cirelliani. al dicembre 2008 la popolazione è composta di 146 abitanti.
Il paese è collocato tra i 600 e i 750 metri s.l.m ed è situato su di un crinale delimitato a nord-est dal fiume Secchia e a sud-ovest dal fiume Secchiello. Fanno parte del paese di Cerrè, le borgate di Roncaciso, Vignola, Armignone.
==Storia==
L’antico nome del paese deriva dal latino “Cirellium” che significa luogo rigoglioso di boschi di cerri. Nel secolo XII cambiò il nome in “Cerelio”, nel XVI sec, in Cereto Verabino, fino all’attuale nome. Diventato autonomo gia dall’epoca feudale, la frazione compare in un documento datato 1218, del comune di Reggio quando la città cercava aggregati per il Comune sottoscrivendo un giuramento di fedeltà.
Riga 25 ⟶ 59:
Una porta laterale con architrave in sasso reca il simbolo del S.S. Sacramento con la data 1636. Due caratteristiche finestre a "campana" illuminano la sacrestia costruita nei primi del 1900. A fianco sorge un elegante campanile del XIX secolo che domina tutte le due vallate: costruito in arenaria squadrata all'origine possedeva una cuspide a base ottagonale in mattoni, che slanciava la torre fino a 27 metri; fu demolita negli anni '50 perché definita "pericolante".
L'interno a navata unica con due cappelle laterali è in stile neoclassico, conserva alcune suppellettili di notevole pregio artistico e storico: tele del 1500 e 1600 confessionale del 1700 finemente intagliato, pulpito in noce e legno decorato, mobili e paramenti ed argenteria. Da menzionare sono due sportelli in noce intagliato per gli oli santi risalenti al primo '6oo attribuiti ad Antonio Ceccati capostipite di una famiglia di famosi intagliatori del legno e scultori di pietra delle nostre terre.
==Bibliografia==
| |||