Roberto Farinacci: differenze tra le versioni
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===La riammissione alla politica===
Con la [[guerra d'Etiopia]], "il selvaggio Farinacci" (com'era affettuosamente chiamato dai suoi fedelissimi) partì volontario della [[MVSN|Milizia]] con i [[bombardiere|bombardieri]] di [[Galeazzo Ciano]], nuovamente insieme a Starace (per il quale aveva nel frattempo maturato un disprezzo assoluto). Raggiunse il grado di [[generale]]; perse la mano destra per un incidente occorsogli mentre pescava di frodo con le [[Bomba a mano|bombe a mano]] in un laghetto africano, ma fu passata per ferita bellica e ne ottenne un vitalizio (devoluto però in opere di [[beneficenza]]). Con un'incisività che il suo carattere non rendeva ingiustificata, fu in seguito velenosamente chiamato "la mano destra di Mussolini", mentre da [[Ettore Muti]] fu soprannominato "martin pescatore"<ref>Arrigo Petacco, "L' archivio segreto di Mussolini", Oscar storia Mondadori, pagina 19</ref>.
L'esperienza africana gli valse comunque una rivalutazione intanto sotto il profilo militare. Inviato come osservatore militare in [[Spagna]] durante la [[guerra civile spagnola]], le sue relazioni furono tecnicamente assai lucide, delineando un quadro prospettico che gli eventi successivi avrebbero confermato.
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