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'''Mosè''' è un personaggio dell'epica ebraica e della [[Bibbia]].
 
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La sua fama è legata al suo ruolo di condottiero nell'[[esodo]] degli [[Ebrei]] dall'[[Egitto]] alla Terra promessa attraverso il [[Mar Rosso]] e il deserto, e alla funzione di legislatore a seguito delle rivelazioni divine sul [[Monte Sinai]], dove gli sarebbe stato consegnato da [[Dio]] stesso il Decalogo con i [[Dieci comandamenti|comandamenti]] che formeranno parte della cosiddetta "Legge mosaica" o [[Torah]].
 
Il nome Mosè significa '''"salvato dalle acque'''". Mosè, infatti, ancora in fasce fu posto dalla madre in una cesta lungo il fiume [[ Nilo]], sperando così di salvarlo dalla persecuzione che il [[faraone]] aveva intrapreso contro i primogeniti degli ebrei. Il bambino fu trovato da un'ancella della figlia del faraone, questa prese il bambino con se, pur avendo capito che era ebreo, e lo allevò come suo figlio.
 
Oramai, giovane, cresciuto come figlio del faraone, Mosè venne a sapere di essere ebreo e decise di abbandonare la condizione privilegiata in cui viveva per seguire la sorte del suo popolo, in schiavitù.
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Mentre lavorava in una cava uccise un suo compatriota e per evitare di essere arrestato fuggì nel deserto. Qui conobbe, ad un pozzo, la sua futura moglie Sefora, figlia del [[sacerdote]] Jetro.
 
Nel pascolare le pecore del suocero Jetro, Mosè salì sul monte '''Sinai''', considerato sacro, ed ebbe la prima visione di Dio. vide, infatti, un roveto, che ardeva senza bruciare, e ricevette da Dio il mandato di liberare gli ebrei dalla schiavitù dell'Egitto.
 
Tornato in Egitto, Mosè cerco di usare la sua precedente ascendenzainfluenza presso ilsul faraone per far liberare gli ebrei, ma non vi riusci. Nonostante l'incredulità degli ebrei, invocò l'aiuto di Dio che mandò sull'Egitto '''10dieci piaghe'''. L'ultima di queste, la morte di tutti i primogeniti maschi degli egiziani, che coinvolse anche il faraone, lo convinsero a far andar via gli ebrei. L'ultima notte prima di partire gli ebrei cenarono con l'agnello, pane azimo e erbe amare. Quel giorno sarà ricordato dagli ebrei come il giorno della "[[Pasqua]]", la Liberazione, il Passaggio dalla schiavitù alla libertà.
 
Il faraone, pentitosi di aver liberato gli ebrei, invia il proprio esercito per catturarli, ma Dio invia una Colonnacolonna di nubi, che oscurava il percorso agli egiziani e lo illuminava agli ebrei. Giunti al '''[[Mar Rosso]]''', Mosè ottiene da Dio che nelle acque si apra un passaggio che permette agli ebrei di mettersi in salvo.
 
Giunti al monte Sinai, Mosè ottiene da Dio il '''[[Decalogo]]''', la Legge di Dio per gli ebrei, ma ritornato nell'accampamento trova gli ebrei intenti a venerare la statua di un bue e distrugge la statua con le tavole della legge ed è costretto a ritornare sul monte per ottenerle di nuovo.
 
Il popolo ebreo, che era partito dall'Egitto con la promessa di una terra dove poter vivere libero, non potrà giungere in questo territorio se non dopo '''40 anni''' nel deserto, perché Dio aveva voluto che passasse tutta la generazione che aveva, ai piedi del Sinai, adorato il vitello d'oro. Lo stesso Mosè, giunto al fiume '''[[ Giordano]]''', non potè oltrepassarlo per espresso ordine divino.
 
==Le origniorigini della figura di Mosè ==
 
Secondo diversi ricercatori, quali ad esempio [[Freud]], la storia bilbicabiblica di Mosè mette in evidenza la forte influenza della cultura e della religione monoteistica del dio [[Aton]] dell'[[antico Egitto]] sulla cultura ebreaebraica antica ed il suo monoteismo.
 
Innanzitutto, va fatto notare che nella lingua egiziana antica, "Mosè" aveva il significato di "bambino", "figlio", "discendente", (si veda ad esempio il testo citato di J. Lehmann). Inoltre, il racconto biblico della nascita di Mosè, coerentemente con altre leggende semitiche, riprendreriprende esattamente il racconto della nascita del grande [[Sargon]] di [[Accadi|Accad]], che fu abbandonato nelle acque e poi salvato per diventare poiin seguito un grande re.
 
Riportiamo di seguito quanto afferma ancora Sigmund Freud a proposito dell'origine del noto credo presente nel VeccioVecchio Testamento: :"''Il credo ebraico, come è noto, recita: "SchemaShemà JisroelIsrael Adonai Elohenu Adonai EchodEhad". Se la somiglianza del nome dell'egizio Aton alla parola ebraica Adonai e al nome divino siriaco Adonis non è casuale, ma proviene da una vetusta unità di linguaggio e significato, così si potrebbe tradurre la formula ebraica: "OdiAscolta Israele il nostro Dio Aton (Adonai) è l'unico Dio"''".
 
Inoltre vannova ricordatericordata la fortaforte somiglianza del salmo biblico 104, che canta la gloria di Dio nel creato, con l'''Inno al Sole'' di [[Akhenaton]], il faraone che nel [[XIV secolo AC|secolo XIV a.C.]] introdusse il culto monoteistico del dio [[Aton]].
 
==Bibliografia==
* Sigmund Freud, ''Mosè e il monoteismo''
* J.Johannes Lehmann, ''Mosè l'egiziano'', Garzanti, Milano, 1987.
 
== Voci correlate ==