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== Topologia ==
Il paese è diviso in due parti, una alta e una bassa, servite rispettivamente da due strette strade. Dopo una corta e ripida salita si giunge alla piazzetta principale, detta ''dei Caselli'' che è collocata in centro al borgo. La chiesa è invece posizionata nella parte alta del paese e risulta essere un pò più isolata rispetto al resto del paese. Il nucleo abitativo si raggiunge percorrendo due chilometri di strada panoramica a partire dal bivio con la [[strada statale 586 della Valle dell'Aveto]].
 
==Origini==
IlDalle paesesue finorigini dalleil sue originipaese visse di [[agricoltura]], [[artigianato]] e [[pastorizia]] effettuando ogni anno l'[[alpeggio]] nelle alture dei [[montagna|monti]] che sovrastano il [[Borgo (geografia)|borgo]]. I numerosi campi sparsi per tutto il paese e nelle sue vicinanze venivano principalmente coltivati ad [[ortaggi]] stagionali ([[patate]], [[pomodori]], [[verdura|verdure]], [[fagiolini]], [[cavolo|cavoli]]) ed, i più estesi a cereali come il [[frumento|grano]] o il [[granoturco]]. I campi non utilizzati nel periodo, secondo la [[rotazione triennale]], venivano coltivati a [[foraggio]] come [[fieno]] o [[erba medica]] per il sostentamento dei capi di bestiame. Gli animali allevati erano principalmente [[Bovinae|bovini]], [[Ovis|pecore]], [[Caprinae|capre]], assieme a [[coniglio|conigli]] e [[gallina|galline]]. I mestieri artigianali erano quelli utili alla vita del paese ed erano principalmente il [[fabbro]], il [[falegname]], il [[muratore]], il [[tessitura|tessitore]]. Il paese era anche un buon centro di produzione casearia, i [[formaggio|formaggi]] venivano commerciati nei paesi limitrofi ma anche lontani come [[Ottone (Italia)|Ottone]]. Le forme venivano trasportate a spalla con appositi zaini lungo i sentieri che collegavano i [[Paese (geografia)|paesi]] e le [[valle|vallate]]. Tutti questi mestieri sono andati via via perdendosi poiché molti dei discendenti degli abitanti sono emigrati nel [[provincia di Piacenza|piacentino]] o nella [[riviera ligure di levante]] per cercare lavoro non portando avanti la tradizione contadina.
Gli abitanti del paese di Castagnola hanno partecipato hai lavori di costruzione della vicina [[diga dei Boschi]] e alla lotta [[partigiani|partigiana]] durate i [[guerre mondiali|conflitti mondiali]]. Molti degli abitanti arruolati perirono in guerra nei vari fronti fra qui quello [[Grecia|greco]].
 
==Storia recente==
Fino agli [[Anni 1970|anni 70]] a Castagnola vi erano ben due [[negozio|esercizi commerciali]] (due [[Bar (pubblico esercizio)|bar]]) di cui, il primo, provvisto anche di [[drogheria]] che si approvvigionava nelle vicine [[Località abitata|località]] di [[ Rezzoaglio]], [[Santo Stefano d'Aveto]] e [[Salsominore]] per poi ridistribuire le [[merce|merci]] [[alimentari]] agli abitanti del paese. Il secondo aveva anche spazio per una [[balera]] che apriva il [[sabato]] e nelle giornate di festa. A seguito dell'invecchiamento della popolazione e del progressivo [[spopolamento]] a favore delle città, essi andarono via via riducendo la loro attività per poi chiudere in modo definitivo. Successivamente per lungo tempo l'unico approvvigionamento alimentare del paese fu un negozio itinerante allestito su un [[camion]] di piccole dimensioni che serviva anche alcune altre frazioni limitrofe a Castagnola. Allo stato attuale è sprovvista di esercizi commerciali e di alcun tipo di servizio. L'unico servizio usufruibile è la [[corriera]], la cui fermata non si trova nel paese, bensì sulla statale che segue il fiume [[Aveto]], a circa 2due kmchilometri di distanza dal centro del paese.
 
==Situazione demografica==
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Caratteristica fondamentale dell'opera è stato l'impiego dell'esperienza dei lavoratori che, ancora oggi, hanno messo in opera gli insegnamenti ricevuti dai loro predecessori che avevano personalmente utilizzato regolarmente mulini rurali di tipo identico a quello restaurato. Per accogliere adeguatamente i visitatori è stata realizzata un'area [[pic-nic]] non presente originariamente, con sedie di [[roccia|pietra]] e [[tavolo|tavoli]] realizzati con le vecchie [[macina|macine]] non più utilizzate per la realizzazione della [[farina di castagne]]. Una di esse è stata utilizzata per realizzare il ''Monumento all'ignorante'', eretto a ricordo di alcuni vandali che ruppero le macine in buono stato di conservazione. L'iscrizione recita:
{{quote|l'empio atto compiuto da ignoti per scoprire se le macine, di sasso verde, contenevano smeraldi...}}
Inaugurato domenicail girono 7 dicembre 2003, alle ore 14.30 e ripristinato in ogni sua funzionalità dopo cinquant'anni di inattività, ''U murein vecciou de Castignora'' (il mulino vecchio di Castagnola, in piacentino) è attualmente funzionante ed utilizzato dagli abitanti per macinare le abbondanti quantità di [[castagne]] raccolte nel periodo autunnale, al fine di preparare le scorte della tipica [[farina di castagne]] ligure.
 
== Festività ==