Assenzio: differenze tra le versioni

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Una semplice [[macerazione]] dell'assenzio senza [[distillazione]] produce una bevanda estremamente amara, dovuta alla presenza di [[absintina]] solubile in acqua, una delle sostanze più amare conosciute. Ricette autentiche richiedono la distillazione dopo la macerazione principale e prima di quella secondaria o "colorante". La distillazione di assenzio, anice, e finocchio fiorentino produce un "[[alcolato]]" senza colore, il colore verde di questa bevanda deriva invece dall'infusione con foglie di assenzio romano, issopo, e [[melissa]].
 
Varietà meno pregiate di questa bevanda sono fatte per mezzo di [[essenze]] o olii mischiati a freddo nell'[[Etanolo|alcol]], il processo di distillazione, in questi casi, può essere omesso.
 
Il contenuto alcolico è estremamente elevato (tra il 45% ed il 90%), data la bassa solubilità di molte delle erbe presenti nell'alcol. Non viene, di solito, bevuto "d'un fiato", ma viene consumato dopo un rituale abbastanza elaborato nel quale uno specifico cucchiaio scanalato contenente un cubetto di [[zucchero]] è posto sopra un bicchiere, e dell'acqua viene versata sopra di esso fintanto che lo zucchero risulta diluito in proporzione che va da 3:1 fino a 5:1. Durante questo rituale, i componenti che sono insolubili nell'acqua emergono dalla soluzione e rendono scura la bevanda; quella opalescenza lattiginosa è sempre stata chiamata "louche" (parola francese il cui significato è losco, torbido).