Tè: differenze tra le versioni
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La parola tè deriva dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''tea'', ed a sua volta dalla pronuncia dialettale ''t'e'' della parola ''cha'' (茶); da quest'ultima pronuncia cinese derivano, con lievi varianti, le parole per ''tè'' in turco, giapponese, portoghese e russo - in [[Amoy]] - 廈門 [[Xiamen]], [[Fujian]] - [[Lingua_(idioma)|lingua]] usata nella [[Cina]] meridionale.
Il tè fu conosciuto dai [[Portogallo|Portoghesi]] che nel [[1560]] esplorarono il [[Giappone]], e di qui fu importato in [[Europa]], dove ebbe un immediato successo di gradimento. Divenne dapprima popolare in [[Francia]] ed in [[Olanda]], poi (forse intorno al [[1650]]) ebbe diffusione anche in [[Gran Bretagna]]. Da qui coninciò a entrare nelle consolidate tradizioni inglesi. I ricchi e gli aristocratici lo sorbivano da porcellane cinesi e tazze piuttosto piccole, mentre gli altri ricorrevano alle ''mug'', tazza in ceramica comune, più capienti e senza sottotazza.
Secondo un antica leggenda fu l'imperatore cinese Shen Nung ascoprire il tè e avesse l'abitudine di ristorarsi nelle pause dei suoi viaggi con acqua di ruscello riscaldata in un recipiente. All'ombra di un albero alcune foglie caddero nella sua tazza e, assaggiatola, lo conquistò.
La [[coltivazione]] del tè è quasi esclusiva della [[Cina]]
[[Image:Teekanne oben.jpg|thumb|left|Teiera giapponese]]
Le sue foglioline, accartocciate e disseccate per esser messe in [[commercio]], sono il prodotto di un [[arbusto]] ramoso e sempre verde che non si eleva in altezza più di due metri. La raccolta della [[foglia]] ha luogo tre volte all'anno: la prima nell'aprile, la seconda al principio dell'[[estate]] e la terza verso la metà dell'[[autunno]].
Una volta raccolte, le foglie di tè vengono trasportate, stipate in grandi [[gerle]], generalmente vicino alle piantagioni, dove sono sottoposte a una serie di trattamenti che le trasformano in tè neri, verdi oppure oolong.
La lavorazione del [[Tè verde]] comincia dal passaggio in forni ventilati con un processo di temperature sempre più elevate per evitare la fermentazione: in tal modo conservano il loro colore e possono produrre l'infuso dal caratteristico colore giallo pallido e dal gusto leggermente amarognolo.
Nel [[Tè nero]] ,invece, l'operazione di appassimento serve a far perdere alle foglie l'acqua, in esse contenuta, in modo da renderle molto morbide e poterle in seguito arrotolare. Le foglie vengono disposte in appositi magazzini, su tralicci a strati sovrapposti. A seconda delle condizioni atmosferiche questo appassimento si ottiene grazie alla ventilazione naturale che varia dalle 18 alle 24 ore. Si passa poi all'arrotolamento delle foglie che, per circa un'ora, attraversano una serie di rulli di piccolo diamentro a ciclo continuo. Passano poi alla fase di fermentazione dove le foglie vengono distese su piani di vetro, in ambienti con forte umidità, e lasciate per circa due ore. Avviate all'ultimo procedimento, cioè quello della essicazione, dove vengono portate in un ambiente secco.
Il procedimento per i tè [[Oolong]] invece, è una lavorazione intermedia fra quella del tè nero e quella del tè verde: effettuato l'appassimento, si procede alla fermentazione una volta prima e una volta dopo l'arrotolamento, quindi si passa all'essiccamento. Ne derivano foglie marroncine dall'infuso con leggero aroma fruttato.
Nella Cina l'uso del tè risale al [[III secolo]], inizialmente presso le prime comunità monastiche buddhiste, quindi presso i cinesi convertiti al [[buddhismo]], infine diffuso in tutta la società; ma in [[Europa]] fu introdotto dalla [[Compagnia Olandese delle Indie Orientali]] sul principio del [[XVI secolo]]; Dumas padre disse che fu nel [[1666]], sotto il regno di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] che il tè, dopo una opposizione non meno viva di quella sostenuta dal [[caffè]], s'introdusse in [[Francia]].
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