Plotino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 26542972 di Atre (discussione)
mNessun oggetto della modifica
Riga 60:
La seconda ipostasi è quella dell'[[Intelletto]], generato — non creato — per emanazione o [[processione (teologia)|processione]] (''apòrroia''). L'emanazione avviene per una sorta di auto-contemplazione [[estasi|estatica]] dell'Uno: nel contemplarsi, l'Uno si sdoppia in un soggetto contemplante e un oggetto contemplato. Questa autocontemplazione non appartiene propriamente all'Uno, perché in Lui non c'è dualismo alcuno. L'autocontemplazione o [[autocoscienza]] è soltanto la conseguenza del traboccare dell'Uno, che ne rimane al di sopra. Tale autocoscienza, che tra l'altro è ancora piena identità di soggetto e oggetto, è l’Intelletto (o [[Essere]]). In altre parole, l’Intelletto è l'[[estasi]] dell'Uno: estasi vuol dire infatti "uscire da sé". L'Uno esce di sé non per un libero atto di amore, ma per un processo necessario ed eterno, «verosimilmente perché è ridondante» dice Plotino: si tratta come abbiamo visto di una necessità originata dall'Uno stesso, che ne resta comunque superiore.
 
Nell'Intelletto il [[soggetto (filosofia)|Soggetto]], cioè il Pensiero, è identico immediatamente all'[[oggetto (filosofia)|Oggetto]], cioè l'Essere: sono infatti due termini complementari, che non possono logicamente sussiteresussistere senza l'altro. Si tratta dell'[[identità (filosofia)|identità]] di essere e pensiero di cui già aveva detto [[Parmenide]]. Plotino però chiama la chiama "''Noùs''", che è il nome dato da [[Aristotele]] al "pensiero di pensiero" (''Nòesis noèseos'' in [[lingua greca|greco]]), e prima ancora da [[Anassagora]] all'[[intelletto cosmico|Intelletto ordinatore]]. ''Nòesis'' in greco vuol dire [[intuizione]]: l'Intelletto è infatti auto-intuizione, ovvero riflessività. Ma l’originalità di Plotino rispetto ad Aristotele sta nel collocare nell'Intelletto le [[idea|idee]] platoniche: in tal modo, egli sottrae il "pensiero di pensiero" all'apparente astrattezza aristotelica, dandogli un contenuto e rendendolo più articolato. Le idee platoniche costituiscono infatti il ''principium individuationis'', la ragione o ''lògos'' per cui una certa realtà risulta fatta così, e non diversamente.
 
Le idee platoniche non sono per Plotino degli oggetti di pensiero: l’Intelletto non ''pensa'' le idee, piuttosto, le Idee sono tutte identiche all'Intelletto stesso, e sono perciò principalmente [[soggetto (filosofia)|Soggetti]] di pensiero. In altri termini, le idee sono infiniti modi di prospettarsi dell'unico Intelletto. In esso è presente un'alterità solo in potenza; nell'[[Essere]] ogni idea è tutte le altre.