Arduino d'Ivrea: differenze tra le versioni
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La cultura ( e finanche la storiografia) romantica hanno reso popolare la figura di '''Arduino di Ivrea''', vedendo in lui un esponente precoce della lotta per l'affrancamento dell'Italia dal giogo della dominazione straniera, ed attribuendo un significato simbolico eccessivo alla sua nomina a
Per contro, la Chiesa, memore delle sanguinarie scorribande di Arduino contro i vescovi di [[Ivrea]] e di [[Vercelli]], aveva teso in passato a ridimensionarne la statura politica e militare, vedendo nelle sue gesta sacrileghe la mera brama di potere e la "giacobina" mancanza di rispetto per le prerogative ecclesiastiche.<br>
La figura di Arduino esce da tali opposte ed avventate interpretazioni, quando la si inquadri nel contesto storico del [[X secolo|X]]-[[XI secolo]] e delle acerrime lotte per il potere che coinvolsero l'intera struttura feudale ai tempi dell'impero romanico-germanico degli Ottoni.
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*907 Arduino, con i suoi vassalli minori, entrò in Vercelli ed incendiò il Duomo, causando la morte del vescovo Pietro. Feroci furono in quell'anno anche gli scontri contro [[Beato Warmondo|Warmondo]], vescovo di Ivrea, che per due volte lanciò contro Arduino terribili maledizioni e scomuniche.
* 999 Il nuovo papa Sivestro II (salito al soglio pontificio per volere di Ottone III) convocò Arduino a Roma e lo scomunicò di fronte al Sinodo ed allo stesso imperatore. La ulteriore e più solenne scomunica non fiaccò tuttavia lo spirito ribelle di Arduino e le sue trame di lotta anti-imperiale.
* [[1002]] Approfittando della morte di Ottone III, un nutrito gruppo di vassalli, ostili al potere imperiale - nella chiesa di San Michele a [[Pavia]] - elesse Arduino
*1002-[[1003]] [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]], succeduto ad Ottone III, inviò truppe in Italia per far deporre ad Arduino lo scettro di
* [[1004]] Enrico II calò in Italia, chiamato dai vescovi-conti e dai feudatari ostili al marchese di Ivrea. Dopo aver sconfitto Arduino alle chiuse della [[Valsugana]], costringendolo a ripiegare nella sua Marca, Enrico II gli tolse il titolo regale, facendosi a sua volta incoronare a Pavia
* [[1005]] Arduino donò i prorpi beni tra i fiumi Orco e Malone all'abbazia di [[Fruttuaria]] - posta nel territorio di [[San Benigno Canavese]]- la cui edificazione egli aveva appoggiato ed alla quale fu costantemente legato.
* [[1007]] Attaccato nelle sue terre, Arduino resistette all'assedio delle milizie imperiali, rifugiandosi nella roccaforte di [[Sparone]], nell'Alto Canavese.
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==Le vicende delle spoglie mortali di Arduino==
Sulle spoglie di
Verso la seconda metà del XVII secolo, il cardinal Ferrero, abate di Fruttuaria, considerava ancora indegno il fatto che le ossa di Arduino, macchiate dai tanti misfatti contro la Chiesa, fossero conservate come preziose reliquie nell'abbazia. Decise dunque di violare il sepolcro e di seppellire in terra sconsacrata le ossa che si erano conservate. Ma un pio frate si incaricò di spiare l'abate, di segnare il luogo della sepoltura e di avvisare dell'accaduto il conte Filippo di Agliè, che vantava antiche discendenze da
Quest'ultimo fece allora nuovamente esumare le nobili spoglie ordino di trasporle nel suo castello in [[Agliè]] ove rimasero sin al [[1764]]. <br>
In quell'anno il castello passò ai [[Casa Savoia|Savoia]], ai quali nulla importava delle ceneri di Arduino. Ma la sorte dispose che la marchesa Cristina di Saluzzo Miolans, moglie del marchese Giuseppe San Martino, ex proprietario del castello, fosse anche amante riamata del conte Francesco Valperga di Masino.<br>
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Cristina, per amore di Francesco e per dispetto verso i Savoia, fece in modo di introdursi furtivamente nel [[Castello di Agliè]], trafugare la cassetta con i resti di Arduino e trasportarla al [[Castello di Masino]], dai suoi legittimi discendenti. <br>
In questo bel castello (ora di proprietà del [[Fondo per l'Ambiente Italiano|F.A.I.]]) le spoglie mortali di
La storia si inscrive manifestamente nelle strategie di nobilitazione dinastica perseguite con frequenza nel passato e testimonia la grande popolarità di cui ha continuato a godere, nel Canavese, la figura di
== La figura di Arduino nel folklore del Canavese==
La passione per le rievocazioni storiche medievali - che ha connotato la cultura romantica e che si è tramandata sino ai nostri giorni - si manifesta nel Canavese in numerose feste in costume. Tra esse vanno ricordate:
*la Settimana Fructuariense che si celebra a [[San Benigno Canavese]];
*il Torneo di Maggio, istituito a [[Cuorgnè]] con il proposito esplicito di celebrare la leggenda di
*le manifestazioni storiche di [[Sparone]], celebrate ai piedi dei ruderi dell'antica roccaforte di Arduino.
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