Al Boca le cose non iniziarono per il verso giusto: l'allenatore [[Silvio Marzolini]] puntualizzò subito che per Maradona non ci sarebbe stato alcun tipo di "favoritismo"<ref name=favolamaradona7>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=645 |titolo= La Favola di Maradona - 7^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=07-11-2009 |}}</ref> e i dirigenti, al contrario della squadra precedente, ponevano molta pressione allo spogliatoio<ref name=favolamaradona7 />. Per il passaggio alla nuova squadra fu organizzata un'amichevole con l'Argentinos, il [[20 febbraio]] [[1981]]: Maradona giocò il primo tempo con i vecchi compagni e la ripresa con il Boca, davanti a venticinquemila spettatori. L'amichevole finì 3-2 per l'Argentinos, con un gol di Maradona per la sua vecchia squadra<ref name=favolamaradona7 />. Due giorni dopo ci fu il debutto ufficiale alla [[Bombonera]], con il Boca che vinse contro il [[Talleres de Córdoba]] per 4-1, dove fece una doppietta segnando due calci di rigore<ref name=favolamaradona7 /> (curiosamente, la stessa squadra contro cui esordì con la maglia dell'Argentinos Juniors). Uno strappo muscolare lo fermò per quattro giornate<ref name=favolamaradona7 />, ma al suo rientro diventò l'idolo dei tifosi guidando il Boca alla vittoria del [[Campionato Metropolitano]] di [[Apertura]] [[1981]], segnando 17 reti<ref>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesa/arghist-pro1980s.html |titolo=Campionato Argentino 1981 |editore=''Rsssf.com'' |accesso= 07-11-2009 |lingua=en |}}</ref>.
Ma laLa squadra argentina (in forte difficoltà economica per l'esborso dovuto all'acquisto di Maradona e per l'alta inflazione che colpiva in quegli anni l'Argentina) non riusciva però a trovare il denaro necessario per l'acquisto definitivo di Maradona: essendo arrivato in prestito con diritto di riscatto, il Boca avrebbe dovuto pagare altri 4 milioni di dollari all'Argentinos entro il 1982<ref name=favolamaradona8>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=665 |titolo= La Favola di Maradona - 8^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=07-11-2009 |}}</ref><ref>{{Cita|Levinsky|pag.39}}</ref>. Pertanto organizzò una tournée di amichevoli imponente per cercare di fare cassa: otto partite in ventuno giorni in giro per il mondo a [[Los Angeles]], [[Hong Kong]], [[Malesia]], [[Messico]], [[Guatemala]] e [[Giappone]]<ref name=favolamaradona8 /> più un quadrangolare in [[Costa d'Avorio]]<ref name=favolamaradona8 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.36}}</ref>. Fu addirittura organizzata una [[Riffa (diritto) | riffa]] in accordo con il governatore provinciale<ref>{{Cita|Levinsky|pag.35}}</ref>, senza successo: nonostante gli sforzi, il Boca dovette privarsi di Maradona, il cui cartellino tornò ad essere di proprietà dell'Argentinos. Arrivò un'offerta del [[Santos Futebol Clube | Santos]] per 7 milioni di dollari<ref>{{Cita|Levinsky|pag.35}}</ref>. Ma tornò alla carica il [[Barcellona FC|Barcellona]], che trovò l'accordo sia con l'Argentinos che con il Boca: la cifra complessiva del trasferimento era pari a 15 miliardi di [[Lira_italiana|lire]], di cui 7 miliardi e mezzo all'Argentinos, 2 miliardi e mezzo al Boca Juniors e 5 miliardi di ingaggio a Maradona tra stipendio e sponsor (premi esclusi)<ref name=favolamaradona8 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.39}}</ref>. Fu il trasferimento più costoso della storia del calcio<ref name=favolamaradona8 /> e Maradona divenne il giocatore più pagato di quegli anni<ref>{{Cita|Levinsky|pagg.39-40}}</ref>. Il tutto venne reso pubblico il [[4 giugno]] [[1982]] ma potè essere effettivo soltanto dopo i [[Campionato_mondiale_di_calcio_1982|Mondiali]], in seguito alla scadenza della lista degli instraferibili all'estero disposta dall'AFA<ref name=favolamaradona8 /><ref>{{Cita|Levinsky|pag.40}}</ref>.